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Crescono in Rete le richieste di donazioni false per l’Ucraina

Alle truffe online non c'è mai fine

Non esiste nessuna situazione, per quanto drammatica sia, che fermi i truffatori dal cercare di derubare gli utenti online. Neppure il conflitto Russia-Ucraina. Non a caso, la divisione di sicurezza Check Point Research ha di recente pubblicato una nota in cui sottolinea l’aumento delle truffe online che hanno come tema proprio le richieste di donazioni per l’Ucraina. Una situazione drammatica, resa ancora più infelice da episodi di questo tipo.

Donazioni per l’Ucraina: la truffa delle false richieste in Rete

Nelle ultime settimane sembrano essere cresciute le richieste di false donazioni a supporto dell’Ucraina. Una tendenza che sembra fortemente collegata a quella dell’uso delle cripto come sostegno economico a Kiev e al popolo ucraino. Come dimostrato dai ricercatori, infatti, le false richieste di donazioni chiederebbero proprio transazioni con Bitcoin o simili, così da renderne il tracciamento più difficile. A quanto pare, i messaggi che circolano in Rete sarebbero ben costruiti, così da invogliare gli utenti ad inviare somme di denaro anche piuttosto consistenti.

Il Check Point Research, ad esempio, ha citato il messaggio di aiuto di una donna di nome Marina, con tanto di foto identificativa. Se non fosse che era stata presa da un sito tedesco di altro genere. Insomme, le richieste false di donazioni per l’Ucraina esistono. E spesso è difficile riconoscerle, perchè combinano elementi reali con altri fraudolenti. A tal proposito Oded Vanunu, responsabile del gruppo di ricerca, ha dichiarato: “CPR ha sempre tenuto sott’occhio il darkweb. Mentre l’anno scorso trovavamo annunci che pubblicizzavano servizi ingannevoli per il Coronavirus, oggi vediamo apparire richieste fasulle di donazioni, via via che il conflitto tra Russia e Ucraina si intensifica. Questi annunci utilizzano finti nomi e storie personali inventate per convincere le persone a donare“.

Pertanto, è evidente che la soluzione migliore per evitare di incappare in una truffa sia quella di rivolgersi a portali riconosciuti per le donazioni in Ucraina. Organizzazioni umanitarie, enti statali o qualunque altra cosa simile.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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