McDonald’s aumenta il prezzo del suo cheeseburger nel Regno Unito

McDonald’s, una delle catene di fast food più note al mondo, ha annunciato l’aumento del prezzo del suo iconico panino cheeseburger nel Regno Unito. L’aumento, sebbene sia stato contenuto, accende i riflettori sull’inflazione che sta colpendo tutti i settori e anche una multinazionale come McDonald’s: è la prima volta, in più di 10 anni, che il panino subisce una variazione di prezzo.

McDonald’s alza il prezzo del suo cheeseburger nel Regno Unito

La catena di fast food ha annunciato mercoledì che l’hamburger di fama mondiale sarebbe stato uno dei prodotti del meno nel Regno Unito a ottenere un aumento di prezzo. Il costo di un cheeseburger McDonald’s nel Regno Unito è passato da £ 0.99 a £ 1.19, un aumento di 20 centesimi che potrebbe sembrare irrisorio, ma considerando il prezzo base del panino – parecchio basso – significa un +20%.

Questo è il primo aumento di prezzo per il cheeseburger di McDonald’s in 14 anni. L’ultima volta che la catena ha aumentato il prezzo del suo iconico panino nel paese è stato durante la crisi finanziaria globale del 2008. Quindi questo è sicuramente un campanello d’allarme.

Purtroppo il cheeseburger di McDonald’s non è l’unico elemento del menu della catena nel Regno Unito ad essere aumentato di prezzo. La società ha anche aumentato i prezzi dei suoi McNugget; alcuni prodotti da colazione, i caffè grandi e ora i menu medi e grandi sono aumentati di un range che va da 0,10 a 0,20 sterline.

Sebbene alcuni articoli non siano influenzati dagli aumenti dei prezzi, McDonald’s ha affermato che i prezzi potranno variare nei ristoranti di proprietà del franchise nel Regno Unito, che possono impostare i propri prezzi in base alle raccomandazioni della catena.

A cosa è dovuto questo aumento?

La motivazione degli aumenti decisi da McDonald’s nel Regno Unito è l’inflazione che sta colpendo tutto il mondo in questo periodo. Il CEO di McDonald’s nel Regno Unito e in Irlanda, Alistair Macrow, ha affermato che le crescenti pressioni inflazionistiche non hanno lasciato all’azienda altra scelta.

“Le pressioni di oggi significano che dobbiamo fare alcune scelte difficili sui nostri prezzi”, ha detto Macrow. “Stiamo vivendo tempi incredibilmente difficili. Proprio come molte altre persone, la nostra azienda, i nostri affiliati che possiedono e gestiscono i nostri ristoranti e i nostri fornitori stanno tutti subendo l’impatto dell’aumento dell’inflazione”.

Il CEO ha dichiarato che l’azienda ha cercato di ritardare l’aumento dei prezzi il più a lungo possibile, ma che era arrivato il momento in cui non riusciva più ad assorbire i costi all’interno dell’azienda.

Nel Regno Unito, l’inflazione ha raggiunto un nuovo picco del 9,4% a giugno, il livello più alto degli ultimi 40 anni, e si prevede addirittura che raggiungerà l’11% in ottobre. L’aumento del tasso di inflazione nel paese è in parte dovuto alla guerra in Ucraina, che ha portato all’aumento dei prezzi di carburante e cibo.

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Già negli Stati Uniti, l’anno scorso, McDonald’s aveva aumentato del 6% i prezzi di alcuni prodotti all’interno del suo menu. Una soluzione in linea con altre catene di fast food, che hanno dovuto modificare i prezzi poiché stanno anche affrontando una maggiore inflazione a causa della forte domanda post-pandemia e dell’interruzione della catena di approvvigionamento.

Purtroppo queste modifiche al menu in Regno Unito e negli Stati Uniti non fanno ben sperare per l’Italia. Il nostro paese, infatti, potrebbe essere tra i prossimi a subire variazioni di prezzo per far sì che la catena riesca a sopravvivere in questo periodo di prezzi delle materie prime alle stelle.

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