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Selectra: ecco come ridurre le importazioni di gas dalla Russia

L'indagine di Selectra mostra come una riduzione minima dei consumi del riscaldamento domestico sia la strada giusta da seguire

Un’indagine di Selectra ha evidenziato come abbassando la temperatura di 3° C nelle case, negli uffici e nei negozi durante l’inverno sia possibile ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas dalla Russia. Gli ultimi dati, aggiornati al 2020, confermano che la Russia ha fornito oltre il 43% del gas naturale importato dall’Italia caratterizzandosi come il primo fornitore davanti all’Algeria (con il 22,8%) e la Norvegia (con l’11,1%).

Selectra indica la strada per ridurre la dipendenza dal gas importato dalla Russia

L’indagine di Selectra sui modi per ridurre la dipendenza dal gas importato dalla Russia evidenzia la strada da seguire per il futuro. Attualmente, in Italia, si registra una temperatura media tra i 21° C e i 22,5°C durante i mesi freddi dell’anno all’interno di case, negozi e uffici. Tale temperatura è raggiunta, in molti casi, ricorrendo a sistemi di riscaldamento che sfruttano il gas importato dalla Russia.

Abbassando questa temperatura fino ad un intervallo di 18-19,5°C, secondo i dati di Selectra, è possibile fare a meno dell’16,5% delle importazioni di gas russo. Questo dato tiene conto sia della riduzione dei consumi per le abitazioni che per il settore terziario. Regolando diversamente il termostato del riscaldamento, quindi, è possibile raggiungere una maggiore indipendenza dal gas importato dalla Russia.

Selectra gas russia 2

Per compensare questa riduzione delle temperature basterebbe indossare un maglione in più o una maglia pesante. La riduzione della temperatura, infatti, sarebbe limitata. Questa scelta porterebbe anche un beneficio ecologico con una riduzione delle emissioni di CO2 di 61,9 milioni di tonnellate all’anno.

Il commento di Selectra

Antoine Arel, co-fondatore di Selectra sottolinea: “Abbassare la temperatura di 3°C comporterebbe senza dubbio un piccolo disagio per tutta la popolazione europea e richiederebbe un coordinamento difficile da realizzare su scala continentale. Ma in fondo, il messaggio è semplice e chiaro: ciascuno può fare la propria parte, iniziando con l’indossare un maglione in più”.

 

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