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In quali Paesi potrò volare in vacanza a Natale?

Ecco dove sarà possibile viaggiare, e dove le norme anti Covid lo proibiscono

Si sa, siamo fatti così: appena il tempo di smettere di lamentarci del gran caldo, e già ci stiamo convincendo di non aver mai vissuto un autunno così rigido.

Per fortuna, la stessa inclinazione a dimenticare in fretta quello che ci stava capitando sino a ieri, ci spinge anche a fare previsioni e organizzare il futuro con un certo anticipo.

E così, nonostante manchino ancora diverse settimane, molti di noi stanno già pensando a come organizzare Natale e Capodanno.

Dalla primavera del 2020, però, c’è purtroppo un’altra variabile che condiziona non poco i nostri spostamenti: il Coronavirus.

La domanda da farsi diventa quindi: quali viaggi a Natale saranno possibili? Quali sono i Paesi in cui si potrà volare? Quali invece quelli che le norme anti Covid proibiscono di raggiungere?

Scopriamolo insieme.

I viaggi a Natale: l’Italia

Prima di occuparci delle altre nazioni, è doveroso ricordarci di tutti gli splendidi luoghi del nostro Paese accessibili nelle festività natalizie.

L’intera Italia è attualmente zona bianca, per cui ogni zona è raggiungibile. Con un’avvertenza: dal 1 settembre il green pass è obbligatorio per i trasporti. E più nello specifico per aerei, navi, traghetti per trasporto interregionale (tranne i collegamenti nello Stretto di Messina), treni Intercity e Alta Velocità, autobus per il trasporto interregionale, autobus per servizi di noleggio con conducente.

Se qualche regione dovesse cambiare colore? Spostamenti liberi in zona gialla, mentre tra regioni in zona arancione o rossa ci si potrà spostare per motivi di lavoro, salute o necessità. Oppure esibendo il Green pass o altri certificati verdi rilasciati da altri stati membri dell’Ue. I documenti di altri Paesi saranno validi solo se la vaccinazione effettuata è riconosciuta in Italia.

viaggi Natale

L’ordinanza del 22 ottobre 2021

L’ordinanza del 22 ottobre 2021 del Ministero della salute è valida dal 26 ottobre al 15 dicembre, e norma le regole da seguire per spostarsi in tutti i Paesi, dividendoli in cinque elenchi: A, B, C, D ed E.

Certo, i viaggi di Natale non sono contemplati dall’estensione temporale dell’ordinanza. Ma è facile pensare che, salvo clamorose novità, pochi saranno gli Stati che cambieranno elenco.

L’invito è comunque quello di tenere sempre sott’occhio l’utilissimo sito Viaggiare sicuri, voluto dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Il sito è costantemente aggiornato non solo con le ultime norme per chi viaggia dall’Italia, ma anche con eventuali restrizioni emanate da ogni singolo Paese.

Vediamo ora quali stati appartengono a ogni elenco, e come fare per raggiungerli.

Paesi dell’elenco A, B e C

I Paesi degli elenchi A, B e C sono raggiungibili senza restrizioni. Ma solo se in possesso di Green pass.

All’elenco A appartengono San Marino e Città del Vaticano. All’elenco B non appartiene a oggi nessun Paese.

Fanno parte dell’elenco C Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Ma attenzione. Il fatto che si possa viaggiare nei Paesi dell’elenco C implica che bisogna comunque essere a conoscenza delle eventuali restrizioni all’ingresso di ogni singolo Stato. Per questo anche la Farnesina chiede di verificare sul sito Viaggiare sicuri, poco prima di mettersi in volo, cosa richiede il Paese che si andrà a visitare. Fondamentale sarà sia la conoscenza di eventuale documentazione da esibire, che quella delle norme comportamentali da tenere durante il soggiorno.

Paesi dell’elenco D

Appartengono all’elenco D Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kosovo, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea, Singapore, Stati Uniti d’America, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.

Verso questi Paesi è possibile volare (e organizzare viaggi di Natale, se le cose non cambieranno dopo il 15 dicembre). Ma, si legge su Viaggiare sicuri, “la rimozione delle limitazioni agli spostamenti dall’Italia verso alcuni Paesi non esclude che questi Paesi possano ancora porre dei limiti all’ingresso”.

Anche in questo caso, bisogna sempre controllare il sito per verificare eventuali nuove restrizioni, documenti da esibire e norme comportamentali da tenere all’interno del territorio.

Paesi dell’elenco E

Per tutti gli altri Paesi non menzionati prima, che quindi fanno parte dell’elenco E, non sono consentiti spostamenti per motivi turistici.

Sono stati però aperti, in via sperimentale, sei Corridoi turistici Covid-free che interessano altrettanti Paesi dell’Elenco E (Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam).

Il rientro in Italia

Per rientrare in Italia da Paesi di qualunque elenco è necessario compilare il Passenger Locator Form ed esibirlo prima dell’imbarco, assieme al Green pass.

In assenza della documentazione, ci si dovrà porre in isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di cinque giorni, dopo di che si dovrà effettuare un test molecolare o antigenico.

In aggiunta a ciò, per il rientro dai Paesi dell’elenco D, se si vuole evitare l’isolamento fiduciario occorrerà esibire un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle settantadue ore precedenti l’ingresso in Italia. Il termine è ridotto a quarantotto ore per gli ingressi dal Regno Unito.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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