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Dal primo settembre al via la fase 2 del green pass

L’obbligo del certificato verde sarà esteso anche a trasporti e scuole

Da domani, mercoledì primo settembre, il green pass entra nella cosiddetta fase 2.

Il certificato verde è obbligatorio dallo scorso 6 agosto per accedere a una serie di luoghi pubblici, soprattutto al chiuso.

Ma dal primo settembre cambiano alcune regole, e si entra nella fase 2 del green pass. Il passaggio avviene in un momento particolare: da una parte il Governo sta pensando di estendere la validità del vaccino a dodici mesi, dall’altra stiamo assistendo a manifestazioni dei no vax sempre più infuocate, con assurde punte di violenza.

Scopriamo cosa accadrà da domani, quando il certificato verde sarà obbligatorio (per chi ha più di 12 anni) anche per salire su mezzi pubblici a lunga percorrenza. Oltre che per il personale scolastico e degli atenei, e per gli studenti universitari.

green pass

La fase 2 del green pass: i trasporti

Uno dei due settori in cui la fase 2 del green pass avrà ripercussioni a partire da domani sarà quello dei trasporti.

Iniziando dai voli, per tutte le tratte nazionali il possesso del green pass sarà necessario. Il pass dovrà essere mostrato all’imbarco.

L’Italia si uniforma dunque a quanto già previsto in Europa, dove però occorre attendere 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Il certificato nel nostro Paese è valido invece dal quindicesimo giorno dopo la prima somministrazione.

Dal primo settembre, pass necessario anche per navi, traghetti e aliscafi che effettuano trasporto interregionale. Ma se il mezzo mette in comunicazione due luoghi della stessa regione, anche se uno dei due è un’isola, sarà sufficiente il biglietto.

C’è un’eccezione: per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina, nonostante vadano dalla Sicilia alla Calabria (o viceversa), non è richiesto il documento verde. Navi e traghetti non potranno superare l’80% di capienza massima.

Per quanto riguarda i treni, la fase 2 prevede il green pass obbligatorio per Intercity, Intercity Notte e Alta Velocita. Nessuna certificazione per i treni regionali. Le grandi stazioni potrebbero istituire dei varchi ad hoc per il controllo dei documenti.

Green pass necessario anche per salire a bordo di autobus che colleghino “in modo continuativo o periodico” più di due regioni.

Non serve nessun certificato per viaggiare nei mezzi del trasporto locale: basterà dunque il biglietto per salire su metropolitane, bus urbani e regionali, tram e funicolari cittadine. Anche i mezzi locali potranno essere riempiti non oltre l’80% della capienza massima.

La fase 2 del green pass: scuole e università

A partire da mercoledì primo settembre il green pass sarà obbligatorio per tutto il personale scolastico.

Il governo spiega che i trasgressori saranno considerati in “assenza ingiustificata”. E “a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso”. Dal quinto giorno subentrerà un supplente.

Esclusi dall’obbligo i soggetti fragili, che avranno diritto a tamponi gratuiti a carico del ministero dell’Istruzione.

Niente certificazione verde per gli studenti: saranno sufficienti l’uso della mascherina e il distanziamento. Ma i ragazzi non potranno andare a scuola con una temperatura corporea (da misurarsi a casa) superiore ai 37,5 °C.

Nelle università, non solo tutto il personale ma anche gli studenti dovranno avere con sé il green pass.

Per il personale che trasgredisce, stesse sanzioni previste per chi lavora nelle scuole. Mentre gli studenti universitari senza green pass potranno seguire le lezioni e i seminari solo in streaming. Medesimo discorso per esami e discussioni di tesi di laurea.

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Il nodo controlli

Per quanto riguarda i controlli del green pass del personale scolastico, l’onere spetta ai dirigenti, anche se la verifica può “essere formalmente delegata a personale della scuola”.

L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici ha scritto una lettera di protesta al premier Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Il problema è quello che un capillare controllo delle certificazioni verdi, previsto peraltro con periodicità quotidiana, sarebbe un insostenibile dispendio di tempo e di energie per i presidi.

Il ministero dell’Istruzione e quello della Salute avrebbero accolto il malumore dei dirigenti. E starebbero mettendo a punto un’app che permetterà la rapida verifica dello stato pass del personale scolastico. Apparirà un bollino verde per chi è in regola, e rosso per certificazioni scadute o non valide.

L’applicativo dovrebbe entrare in vigore a partire da lunedì 13 settembre, data in cui i cancelli delle scuole apriranno in quasi tutte le regioni d’Italia.

Come ottenere il green pass

Lo abbiamo già scritto in diversi articoli, ma alla vigilia della fase 2 del green pass vale la pena di ricordare come ottenere la certificazione verde. Le possibilità sono tre: essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti, essere stati vaccinati almeno con una dose da 15 giorni, avere effettuato un tampone molecolare o rapido con esito negativo nelle precedenti 48 ore.

Sono esclusi dall’obbligo del green pass i minori di 12 anni e chi non può vaccinarsi per motivi di salute “sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della salute”.

I trasgressori sono puniti con una sanzione che va dai 400 ai 1000 euro.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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