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Meta: il tempo trascorso su Instagram è cresciuto grazie ai Reel stile TikTok

Meta ha condiviso alcune importanti informazioni circa gli utili del primo trimestre del 2023. Secondo quanto emerso, il tempo trascorso su Instagram è cresciuto di oltre il 24%. Ovvero da quando la società ha lanciato i Reel sulla piattaforma grazie ai consigli sui contenuti basati sull’intelligenza artificiale. Stiamo parlando del tipo di video consigliato su cui TikTok ha costruito il suo intero marchio.

Il tempo trascorso su Instagram è aumentato grazie ai Reel

“Siamo molto soddisfatti di ciò che abbiamo visto portare finora da Reels in termini di coinvolgimento incrementale sulla piattaforma”, ha affermato Susan Li, CFO di Meta. Ha aggiunto che “è chiaro che le persone apprezzano i video a breve termine” sulla piattaforma. Ha inoltre chiarito che Instagram sta vedendo molte più condivisioni su Reels negli ultimi mesi. “Stiamo assistendo al decollo delle condivisioni dei Reel, che risultano raddoppiate negli ultimi sei mesi”, ha infine affermato.

Nonostante questa crescita importante, non significa che vi sono già delle entrate maggiori. La stessa Li ha notato che questo tempo trascorso sui Reel porta alla decrescita delle entrate da parte di storie e feed. Comunque, la tendenza più ampia è tuttavia incrementale, il che significa che il tempo complessivo dell’utente sta aumentando. Questo, secondo Li, alla fine sarà un punto positivo per il potenziale di guadagno.

Ha sottolineato, poi, che ci sarà da lavorare sul prodotto per capire la corretta monetizzazione per quanto riguarda i Reels. Dal momento che sono “strutturalmente diversi” dai tipi di contenuto Instagram esistenti.

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instagram reels
Instagram Reels vs TikTok concept. Facebook launches a new Instagram feature to compete agaisnt short video app TikTok. United States, August 06, 2020

Meta indagata in Italia per evasione fiscale

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo a febbraio per cui Meta è indagata per omesso pagamento dell’Iva dal 2015 al 2021, per un totale di 870 milioni di euro. La cifra è stata calcolata dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, sulla base dei calcoli su sette anni di (presunta) mancata presentazione della dichiarazione dell’imposta sul valore aggiunto da parte dell’azienda di Facebook e Instagram.

Poggia sul semplice assunto che i dati degli utenti che si iscrivono alle piattaforme della società abbiano un valore economico, dal momento che vengono profilati e monetizzati sotto forma di investimenti pubblicitari. Per logica, su questi guadagni andrebbe versata l’Iva, cosa che però l’azienda di Mark Zuckerberg si è guardata dal fare.

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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