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Moovy, il gioco da tavolo per i bambini con disturbi del linguaggio

Il progetto aiuta ad apprendere e comunicare

Plancia da gioco da tavolo e board tecnologica: Moovy è più di un semplice divertimento, ma un progetto pensato per aiutare i bambini con disturbi del linguaggio in maniera divertente. Il secondo progetto selezionato nella quinta call di BiUniCrowd offre un’interfaccia utente tangibile, per aiutare a comunicare.

Moovy, il gioco da tavolo che aiuta i bambini con disturbi del linguaggio

Moovy è un gioco da tavolo interattivo che si propone come una tangible user interface (un’interfaccia utente tangibile) per la riabilitazione dei bambini con disturbi del linguaggio. Questi disturbi sono una forma di disabilità invisibile molto diffusa, che compromette le capacità di espressione, comunicazione e comprensione dei bambini che ne sono affetti. I prodotti esistenti per la logopedia sono spesso cartacei, datati e poco stimolanti.

Il gioco consiste in una plancia, una board IoT, 36 carte taggate (con 108 tipi di stimoli diversi – giocattoli, immagini o parole scritte) e una web-app per i terapeuti. Moovy offre un modo innovativo, efficace e divertente di apprendere il linguaggio, grazie alla sua interattività e alla sua varietà di stimoli.

I fondatori del team MOOVY min

Moovy è nato come progetto di ricerca di un team guidato da Eleonora Beccaluva, dottoranda di Psicologia, Linguistica e Neuroscienze Cognitive di Milano-Bicocca. Insieme a lei, ha ideato il progetto Mathyas Giudici, dottorando di Ingegneria dell’Informazione del Politecnico di Milano.

Il team si avvale anche della collaborazione di Fabiano Riccardi (PhD presso l’i3Lab del Politecnico di Milano) per lo sviluppo tecnologico, di Lucilla Guidotti (logopedista e dottoranda di Psicologia, Linguistica e Neuroscienze Cognitive di Milano-Bicocca) per la creazione dei contenuti e dei professori, Franca Garzotto (Politecnico di Milano – i3lab) e Fabrizio Arosio (Università degli Studi di Milano-Bicocca – BIL Group) per la supervisione scientifica.

Dalla startup al gioco

Il gruppo di ricercatori ha partecipato alle attività di formazione al crowdfunding e team building organizzate da Bicocca Università del Crowdfunding in collaborazione con PdB, Street Is Culture e FeelCrowd.

È uno dei tre progetti selezionati dalla quinta call Bicocca Università del Crowdfunding, il programma di finanza alternativa dell’Ateneo che sostiene lo sviluppo di progetti innovativi e idee imprenditoriali. Ha ottenuto il supporto di NTR Biosensors, startup innovativa che opera nel settore medtech, partner di #BiUniCrowd. Oggi parte la campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, la prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. Moovy ha sessanta giorni per raggiungere l’obiettivo di diecimila euro, ma se riuscirà a raccogliere il 50% della somma riceverà il contributo dell’azienda partner che coprirà il resto.

Eleonora Beccaluva, team leader del progetto, spiega: “Con Moovy vogliamo offrire uno strumento concreto per aiutare bambini e terapisti nel percorso logopedico. Grazie alle donazioni ricevute potremo costruire nuovi Moovy e soprattutto, potremo regalare sessioni gratuite di terapia a tanti bimbi che ne hanno bisogno, progettando al contempo nuove attività per loro. Il sostegno dei donatori sarà il regalo più grande.”

Trovate maggiori informazioni qui.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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