B1NARY – Episodio 47: Meccaniche divine

​​Caro Dem,
prima di tutto ci congratuliamo per la tua apertura mentale: molti uomini sono diffidenti rispetto alle meraviglie promesse dai giocattoli erotici. Detto ciò, non c’è un sex toy giusto. Non è un “one fits all”; i sex toy sono di dimensioni, tipologie, dimensioni, utilizzi e dimensioni diverse. Quello che puoi fare per trovare il Sexy Toys perfetto per lei è… beh, chiederlo a lei! 

Quando si parla di gusti sessuali è meglio non saltare fuori da una torta con un dildo XXL TURBO OPERATOR PRO MAX senza esserti consultato con lei. Potrebbe essere troppo o troppo poco, non giudichiamo. Una volta che avrete capito cosa volete aggiungere, allora dovrai restringere il campo. Cosa vi stimola davvero? Cosa vi spaventa? Per cosa siete pronti?

Se proprio vuoi dei suggerimenti, dai nostri dungeon sessuali abbiamo trovato:

1. Rabbit, il coniglio più amato dalle donne. Esteticamente meno aggressivo di un dildo o di un vibratore dalla forma fallica, che alcune potrebbero trovare troppo rudimentale, si distingue per un design intelligente che permette una doppia stimolazione contemporanea – clitoridea e vaginale. I modelli hanno fasce di prezzo variabile ma assicurano più o meno tutti un risultato garantito, e sono molto divertenti da utilizzare in compagnia, soprattutto perché consentono di eseguire movimenti altrimenti impossibili per queste rudimentali appendici che chiamiamo dita.
2. Cock Ring, l’anello del potere. Troviamo che molti sex toys per uomini siano tristi, inefficaci e vagamente autoreferenziali: soprattutto nell’ambito della masturbazione, le donne possono contare su una moltitudine di funzioni tutte elettrificate, mentre gli uomini sono costretti a scegliere tra una varietà di vagine finte che comunque devono essere utilizzate in modo analogico, il che significa in sostanza masturbarsi seguendo il metodo tradizionale (e che gusto ci sarebbe?). Al contrario, i cock ring offrono solo benefici inclusivi: da un lato aumentano sensibilmente la grandezza del pene, rallentano l’orgasmo e lo rendono più lungo e appagante per l’uomo, e allo stesso tempo permettono di accompagnare la penetrazione con un massaggio al clitoride, di intensità variabile, assicurando un piacere completo e trasversale a ogni preferenza. Per dire, noi li usiamo anche per masturbarci. Provare per credere.

3. Penguin, l’amichevole pinguino da letto. Sicuramente la più soft tra le proposte finora elencate, ma non per questo la meno appagante, il Penguin è un succhia-clitoride dal design accattivante: all’apparenza, infatti, può sembrare una versione taroccata di Pingu, il cartone animato che ha ossessionato l’infanzia di molti di noi, ma in realtà si tratta di un precisissimo dispositivo di stimolazione che offre diverse opzioni di intensità che, ne siamo sicuri, faranno la felicità della tua ragazza. Il suo unico difetto è essere limitato nelle sue funzioni: fa una sola cosa, ma la fa bene. La forma stravagante e l’estetica allegra ne fanno il miglior candidato per approdare al mondo dei sex toys con la necessaria dose di ironia e di spensieratezza – e se per caso doveste dimenticarlo sul comodino, all’occhio esterno apparirà solo come uno stravagante soprammobile.

Facci sapere cosa sceglierai e come vi trovate…per i nostri archivi!

In fondo siamo particolarmente bravi a dividere la vita in compartimenti stagni, a incapsulare e archiviare esperienze, evitando che possano contaminare altri aspetti della nostra esistenza, passati, presenti e futuri. 

E tu dirai: cosa razzo vuol dire? 

Immaginati di venire selezionato per un volo nello spazio con un manipolo di sconosciuti.
Vi preparate, vi conoscete, passate del tempo insieme, magari con esperienze incredibili.
Al ritorno però non è detto che vogliate rivedervi.
A volte ci godiamo il tempo e le persone per un breve periodo, per quella singola esperienza, e poi finisce lì.
Che non vuol dire non ci sia stato niente ma è che quello che è successo è limitato ad un arco spazio-temporale preciso.

Tutto questo per dirti che, se lei è diversa e distaccata, probabilmente è perché c’era feeling al raduno aziendale ma non è una sensazione che si è portata dentro dopo.
Ha solo tirato fuori il massimo dalla situazione e dalle persone che c’erano.

Noi però siamo fan della chiarezza e suggeriamo l’approccio più semplice: chiedile di uscire. È un modo molto semplice per verificare se c’è un interesse reciproco: nel tragicomico balletto del corteggiamento, questi inviti non sono mai completamente disinteressati, e in questi casi basta un sì oppure un no per fugare ogni dubbio.

Ma se ti senti particolarmente kamikaze, fai una scelta rivoluzionaria! Interrompi questa maledizione, abbraccia una visione luddista, dì no alla tecnologia, torna ai metodi tradizionali di una volta. Basta messaggi: alza la cornetta (metaforicamente parlando) e chiamala. Non siamo stufi di dover analizzare e decodificare i messaggi, manco fossimo dei filologi, in cerca di segnali rassicuranti o di indizi di chiara sconfitta? A volte è meglio confrontarsi con un tono di voce piuttosto che recitarci nella testa un dialogo in cui ci tocca l’ingrato compito di interpretare entrambi le parti.

Scrivi o chiama, ma poni una domanda diretta. Cosa può mai succedere di grave? I no fanno male soltanto all’orgoglio, ma è l’orgoglio che a volte si mette in mezzo e ci impedisce di approdare a un sì.

Fidati di noi, che l’orgoglio l’abbiamo messo da parte tempo fa – ammesso e non concesso di averlo mai avuto.  

C’è chi ama il brivido del non sapere, chi invece preferisce ricevere un file completo prima, chi vuole la sorpresa totale e chi invece si dedica allo stalking per giorni e giorni prima del fatidico incontro.
Dipende da te. 

Quindi la domanda giusta non è “appuntamenti al buio sì o appuntamenti al buio no?”.
La domanda vera è: “vuoi averne uno?”
Seguita da: “ma quanto è affidabile la tua amica?”.
Nel senso… ok darsi una chance ma siamo sicuri che conosca i tuoi gusti a sufficienza e non ti proponga qualche amico di un amico del suo fidanzato, incontrato nello spogliatoio del calcetto mezza volta che ha fatto una battuta simpatica e quindi deduciamo che forse ha un po’ di senso dell’umorismo? 

Il nostro consiglio comunque è di abbandonare tutti i pregiudizi legati al concetto di “appuntamento al buio”. Vogliamo tutti trovare la nostra anima gemella in modo casuale e romantico, su una verde vallata con uccellini svolazzanti e in sottofondo “Halo” di Beyoncè. Ma la realtà delle cose è meno romantica e più pratica, e forse un appuntamento al buio potrebbe essere la praticità di cui “hai bisogno”.

Sarà un ottimo incontro? Un amore di una notte? Un amico? Un incontro imbarazzante da dimenticare? Uno in cui devi fingere una chiamata in arrivo o scappare dalla finestra del bagno? Non potrai saperlo fino a che non sarai lì. Spaventoso? Forse! Stimolante? Anche!

Perciò alza le chiappe dal divano! Tanto, nel caso vada male, per una volta non dovrai prendertela con te stessa, e maledire il tuo errore di valutazione, ma potrai tranquillamente puntare il dito addosso alla tua amica – e anche in questo caso, per una volta potrebbe essere appagante demandare a qualcun altro la responsabilità di una scelta sbagliata.