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Le mitiche Caterham arrivano a Torino: i primi modelli in arrivo tra poche settimane

Caterham, Torino accoglie le sportive inglesi: i primi modelli in arrivo in città

Non trattiamo spesso l’arrivo di nuovi concessionari nelle città italiane: e quando lo facciamo, il motivo dev’essere speciale. E nel mondo delle auto, poche Case sono più assurde e speciali di Caterham. Dopo mesi di preparativi, arriva finalmente Caterham a Torino: nasce il concessionario della piccola Casa inglese, gestito dall’importantissima Concessionaria Gino. Scopriamo allora i dettagli di questo arrivo in terra sabauda delle piccole ma cattivissime superleggere britanniche.

Che cosa sono le Caterham? E perchè sono speciali?

Per chi non fosse avvezzo al mondo dell’automobile britannica, ecco una piccola introduzione al mondo folle delle Caterham. Come potete vedere dalle foto, si tratta di auto dall’estetica a dir poco retrò, ma dal punto di vista del piacere di guida e delle prestazioni hanno davvero poco o nulla di fuori moda. Caterham è una piccola Casa inglese, nata come concessionario ufficiale Lotus nel 1957 e con sede a Crawley, nel Sussex, non lontano da Londra. Per anni, Caterham ebbe grande successo nella vendita dei prodotti Lotus, soprattutto della famosa Lotus Seven, la piccola e leggerissima sportiva inventata negli anni ’50 da Colin Chapman.

caterham torino logo classico

La svolta arrivò nel 1973, quando Graham Neam, fondatore della società, seppe che Lotus era intenzionata a smettere di produrre la Seven. Caterham così acquistò tutti i macchinari, la licenza e le conoscenze Lotus, e cominciò a costruire la sua Seven, dando vita alla Caterham Seven. Da quasi 50 anni, Caterham produce la Seven, pressochè invariata rispetto al progetto originale del 1957. Ma com’è possibile che quasi 65 anni dopo il suo lancio, la Seven sia ancora così amata? Che cos’ha di speciale? Per molti potrà sembrare semplicemente assurda. Minuscola, lunga solo 3,38 metri (38 cm più corta di una FIAT Panda), priva di qualsiasi confort interno, persino di vere portiere e tetto, rinuncia a qualsiasi tipo di lusso e di comodità moderna. A quale scopo? Offrire il massimo piacere di guida.

caterham torino laterale

Grazie a telaio tubolare e carrozzeria interamente in alluminio, ruote anteriori scoperte e all’assenza delle porte, la Caterham Seven è incredibilmente leggera. Le più pesanti non superano i 600 kg, con le più hardcore che fermano la bilancia a 475 kg. Un peso ridicolo, che permette anche con l’utilizzo di motori “normali” di ottenere prestazioni eccellenti. La più “lenta” delle Seven, con motore da 135 CV, passa da 0 a 100 km/h in 5 secondi netti, mentre la più veloce 620R da 310 CV ha un’accelerazione 0-100 intorno ai 2,5 secondi. Ma non è la velocità il vero punto di forza della Seven: è la guida. Grazie alla incredibile leggerezza, ai motori semplici e vivaci, ad uno sterzo incredibilmente diretto e preciso e ad uno schema di sospensioni ancora oggi all’avanguardia, le Caterham Seven sono per tanti il punto più alto mai raggiunto a livello di pura dinamica di guida.

Caterham a Torino con il Gruppo Gino

In tutto il mondo le Caterham sono conosciute per questa capacità di essere in grado di rinunciare a tutto ciò che è davvero superfluo, offrendo solo il massimo coinvolgimento dietro il volante. Un’automobile che è quanto di più simile ad una motocicletta si possa trovare in commercio, e oggetto di diverse “copie”, più o meno autorizzate. Caterham però è l’unica detentrice dei diritti per costruire la Seven, continuando anno dopo anno a migliorare i suoi prodotti, a diventare più grande e più indipendente. Alcuni di voi si ricorderanno la piuttosto sfortunata esperienza di Caterham in Formula 1 tra il 2012 e il 2014, dove sfortunatamente non riuscì a brillare.

Caterham torino F1

Il futuro di Caterham però sembra sempre più roseo. Insieme a vendite sempre in crescita, il 2021 si è aperto con l’acquisizione della Casa da parte della VT Holding, l’importatore giapponese di Caterham. E non solo: si parla in questi mesi della possibilità di affiancare alla Seven un’altra icona Lotus, la splendida Elise, giunta all’ultimo anno di produzione. Insieme a ciò però arriva l’ampliamento della rete di vendita. Per anni relegata alla sola Inghilterra, Caterham piano piano si è creata una clientela desiderosa di avere un’auto “per la domenica” o per la pista, da godersi nel tempo libero. Per questo, anche in Italia la Casa si sta espandendo. Dopo alcuni rivenditori indipendenti nel Nord e Centro Italia, nasce il binomio Caterham e Torino, grazie alla Concessionaria Gino.

Caterham torino Gino

Il celebre concessionario piemontese, nato a Cuneo nel 1959 e per decenni vero riferimento in tutto il Nord Italia per il marchio Mercedes-Benz, dagli anni ’90 ha cominciato un processo di espansione. Prima territoriale, con l’arrivo in Lombardia, Liguria e Toscana, e poi tramite l’offerta, spostatasi dal monopolio Mercedes ad un vero e proprio roster di marchi, da BMW a Maserati, da FIAT ad Aston Martin (loro è il concessionario Aston Martin Milano), passando per il marchio Lotus presente a Cuneo e Torino. Alla Casa di Hethel, Gino affianca a Torino Caterham: un passo molto ambizioso, importante per la Casa inglese che ora è partner di un gigante dell’automobile del Nord Italia, ma anche per Gino, che abbraccia ancora di più il mondo delle auto puramente emozionali.

Due Caterham in centro a Torino: Super 1600 e 495R

Per spingere questa novità, Gino ha portato in centro a Torino due Caterham molto speciali. Nella splendida cornice di Via Roma, una delle vie più famose e amate del capoluogo piemontese, il concessionario cuneese ha esposto i due modelli più diversi agli antipodi della della line-up Caterham: la retrò-moderna Super Seven 1600 e la estrema 485R.

Caterham torino Super 1600

La prima, in livrea rossa e avorio nelle foto, è l’ultima novità della gamma Caterham, ed è una citazione alle prime Caterham degli anni ’70. Nonostante sia infatti l’ultima nata della Casa, è in realtà un’auto classica a km0 a tutti gli effetti, e si ispira alla omonima Super 1600 degli anni ’70. Dotata di un’estetica retrò all’esterno, con la ruota di scorta posteriore a vista, le cromature e i cerchi MInilite da 14 pollici in oro, ma anche all’interno, con volante in legno, sedili in pelle bianchi e pulsanti presi direttamente dalle auto inglesi degli anni ’70 e ’80, a livello meccanico è un vero e proprio ritorno al passato.

Caterham torino filtri aria

Sotto al cofano c’è un 1.6 Ford Sigma aspirato che eroga 135 CV: pochi, ma sufficienti per garantire uno 0-100 in circa 5 secondi. La grande novità è la presenza di un sistema di iniezione molto particolare: si tratta in ogni caso di un motore a iniezione, che però ha due corpi farfallati da 40 mm che ricordano in erogazione, estetica e soprattutto nel sound due carburatori Weber. C’è quindi l’iniezione elettronica, indispensabile per ottenere l’omologazione alla vendita, ma declinata in una forma molto retrò, che sa di tempi andati. Anche i due filtri dell’aria esterni, cromati, rimandano alle Seven degli anni ’60 e ’70. Il peso? Minimo: 545 kg. E nonostante sia “quella retrò”, alla guida sa farsi rispettare eccome.

Caterham torino 485R

Meglio di lei fa la sorella estrema, la 485R. So che ve lo state chiedendo: 485 non sono i cavalli. La potenza è comunque importante: sono 240 i CV erogati dal motore 2.0 Ford Duratec aspirato. E allora cosa vuol dire 485? È il rapporto peso-potenza: questa Caterham pesa infatti solo 520 kg. Lo 0-100 km/h? Coperto in 2,8 secondi. A livello estetico, poi, la musica cambia un po’. Rimane l’impronta retrò, ma è modernizzata dai passaruota in fibra di carbonio, dai fari full LED e dagli interni scarni, con un piccolo volantino Momo e una plancia piena di tasti utili in fasi concitate della guida. Questa 485R è poi dotata del telaio SV, più largo e “accogliente” del telaio S3 della Super 1600. Questa soluzione è indispensabile per i più alti e “corpulenti”: sul telaio S3, non si può essere più alti di 1,78 m.

Caterham Torino 485R laterale

A livello meccanico, infine, non mancano un cambio manuale a 5 marce, un differenziale posteriore autobloccante, e lo schema sospensivo classico di ogni Seven. Parliamo di una sospensione a doppio quadrilatero all’anteriore, con un ponte De Dion (come sulle vecchie Alfa) al posteriore. Un sistema che punta tutto sul piacere di guida, sulle emozioni e su una precisione a dir poco rara.

Caterham a Torino: nelle prossime settimane i primi esemplari in città

Le Caterham arriveranno molto presto a Torino: dopo i primi esemplari mostrati in centro città, sono in arrivo i primi esemplari da proporre al pubblico. Le tempistiche? Gino, tramite il Brand Ambassador Fabio di Chio, parla di poche settimane di attesa, con le prime Caterham Seven “torinesi” pronte a circolare nel giro di qualche settimana. Non verrà però seguita la tradizione Caterham di poter di acquistare l’auto in un Kit da assemblare nel proprio garage. Davvero, non stiamo scherzando. In Italia si punterà ovviamente sull’auto già fatta e finita, con un prezzo che partirà dai 45/50 mila euro per le entry level Super 1600 e 275, fino ad arrivare ai 65/70 mila euro necessari per una 485R.

Tanti? Pochi? Per un’auto così speciale, il prezzo è un aspetto poco importante. Caterham a Torino vuole stupire, far innamorare chi ancora ama la guida, e punta ad avere l’esperienza più pura e coinvolgente, dimenticandosi di confort, cruise control, infotainment, persino dell’aria condizionata, e concentrandosi solo sulle emozioni. Saprà prendere piede? Noi speriamo di si, e di vedere presto tante Caterham scorrazzare per il Piemonte e non solo. Noi cercheremo di provarne una presto, per potervi raccontare le emozioni che si provano alla guida di una vera icona dell’automobilismo mondiale. E voi? Cosa ne pensate? Vi piacciono le Caterham o per voi sono, come si suol dire, too much? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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