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Dal primo marzo cadono le restrizioni per i vaccinati che viaggiano nell’Ue

Cambiano le regole anche per chi arriva in Italia dai paesi extra Ue

Vi abbiamo periodicamente dato conto dei vari decreti che hanno accompagnato questa quarta ondata pandemica. A partire dalle restrizioni del cosiddetto Decreto Natale, sino alle regole che dal primo febbraio hanno mostrato la volontà del nostro Governo di ammorbidire le misure. Permettendo, intanto, l’accesso a una serie di negozi anche senza green pass. E modificando le regole sulla quarantena. Un’ulteriore data cardine, nell’ottica del ritorno alla normalità, è stata quella di venerdì 11 febbraio. Giorno in cui hanno riaperto le discoteche e abbiamo dato l’addio alle mascherine all’aperto.

La prossima data fondamentale, soprattutto dal punto di vista simbolico, sarà quella di martedì 1 marzo. Quando cambieranno le regole sul Covid e i viaggi. Non solo nel nostro Paese ma in tutta l’Unione europea.

Scopriamo dunque la decisione che modifica le norme Covid sui viaggi nell’Ue. E vediamo poi quali ulteriori iniziative ha preso in questo specifico ambito il nostro governo.

Covid e viaggi: dal 1 marzo in Ue si allargano le maglie per i vaccinati

La decisione, lo ripetiamo, ha un forte valore simbolico. E proviene dai ministri degli Esteri dei 27 Paesi membri dell’Ue, che nella giornata di martedì 22 febbraio hanno aggiornato le linee guida sui viaggi in Europa.

Il Consiglio europeo ha approvato quella che in realtà è una “raccomandazione”, che entrerà in vigore dal 1 marzo prossimo. Ma che già da adesso si può leggere sul sito ufficiale del Consiglio. Vediamo i suoi punti principali.

covid viaggi

Perché le nuove regole Covid sui viaggi

Le nuove e meno stringenti linee guida per chi viaggia in Ue “rispondono all’evoluzione della pandemia, alla crescente copertura vaccinale e alla somministrazione di dosi di richiamo nonché al riconoscimento di un numero crescente di certificati rilasciati da paesi terzi come equivalenti al certificato Covid digitale dell’Ue.”

Via libera ai vaccinati (e ai guariti)

La raccomandazione agli Stati membri, ecco il punto fondamentale, è quella di “revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Ue per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’Ue o dall’OMS”.

A patto, però, che l’ultima dose del ciclo di vaccinazione sia stata somministrata da almeno 14 giorni e da non oltre i 270 precedenti all’arrivo nell’Ue. Oppure che sia stata fatta una dose di richiamo.

La medesima revoca della restrizione è raccomandata anche per chi sia guarito dal Covid nei 180 giorni precedenti il viaggio verso uno dei Paesi dell’Unione europea.

La possibilità di un test molecolare

Per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’Oms, tuttavia, gli Stati membri potrebbero richiedere un test molecolare (Pcr) negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza. E potrebbero essere applicate misure supplementari come la quarantena o l’isolamento.

Il test Pcr negativo potrebbe essere richiesto anche ai guariti da Covid da più di 180 giorni, o agli immunizzati con un vaccino approvato dall’Ue ma non in possesso di un certificato vaccinale europeo o equivalente.

I minori

I minori tra 6 e 18 anni vaccinati o guariti dovrebbero essere autorizzati a viaggiare. Gli altri dovrebbero poter viaggiare con un molecolare negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza.

Gli Stati membri potrebbero richiedere ulteriori test dopo l’arrivo, oltre alla quarantena o l’isolamento. Ma nessun test né alcun tipo di restrizione è previsto per chi ha meno di 6 anni.

Nuovi criteri per i Paesi terzi

Perché siano revocate le restrizioni per tutti i viaggiatori provenienti da un Paese terzo, in base alle nuove norme il numero di casi di positività per 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni passa da 75 a 100. Anche il tasso settimanale di test effettuati per 100.000 abitanti è aumentato da 300 a 600 test.

Ma la nuova raccomandazione sollecita a prendere in considerazione il passaggio a “un approccio basato esclusivamente sulla persona”. Si va quindi verso una cancellazione dell’elenco dei Paesi.

Roberto Speranza firma un’ordinanza

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che va nella medesima direzione dei suggerimenti arrivati dall’Ue.

Infatti, a partire da martedì 1 marzo per chi arriva in Italia da un Paese extra Ue non sarà più richiesto il super green pass, ma solo la versione base. Stop a tamponi e quarantene.

Per chi arriva da fuori dall’Europa varranno dunque le stesse regole degli spostamenti interni all’Ue: basterà esibire il certificato verde per vaccinazione, guarigione o tampone negativo.

Il tampone sarà necessario per i turisti che arrivano in Italia senza essere vaccinati. E per chi si è vaccinato con farmaci non ancora riconosciuti da Ema (come Sputnik).

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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