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Diamante nero venuto dallo spazio acquistato (con criptovalute) a 3,75 milioni di euro

Il nome della pietra si chiama Enigma

Prendete lo spazio, un diamante (letteralmente) piovuto dal cielo, la casa d’aste Sotheby’s, le criptovalute e un compratore decisamente danaroso. Mescolate il tutto e otterrete l’articolo che avete iniziato e leggere. Ma anche, se volete, alcuni degli argomenti più in voga in questi tempi: la passione per gli acquisti con Bitcoin e affini, e una distanza nei confronti dello spazio profondo che si sta sempre più accorciando. Grazie a una serie di iniziative, soprattutto a opera di SpaceX e di Blue Origin, che stanno trasformando i misteri celesti in un luogo accessibile, meta addirittura di giri turistici.

È successo, infatti, che un diamante nero di originale spaziale sia stato battuto a un prezzo record, e pagato in criptomonete.

Scopriamo tutto ciò che sappiamo sull’origine del diamante nero e su cosa sia successo alla casa d’aste Sotheby’s. Dove qualcuno ha scelto di versare addirittura 3,75 milioni di euro per aggiudicarsi il prezioso, ma soprattutto insolito, monile.

Enigma, il diamante nero arrivato dallo spazio

Se si voleva creare un alone di mistero intorno al diamante nero di probabile origine spaziale, non si sarebbe potuto scegliere nome migliore: Enigma.

Così è stata infatti chiamata la pietra preziosa battuta da Shoteby’s a un prezzo record. Ma cosa sappiamo di Enigma?

diamante

Le caratteristiche di enigma

Intanto, Enigma è il più grande diamante nero naturale del mondo. “Del mondo” si fa per dire, dal momento che con buona probabilità proviene dallo spazio.

Così lo descrive Sotheby’s: “Il suo design è intriso di significato. La forma si ispira al simbolo della palma mediorientale, l’Hamsa, segno di protezione e strumento di scudo contro il malocchio, che rappresenta anche fortuna, potere e forza. Il leitmotiv del numero cinque deriva dall’Hamsa ed è considerato estremamente di buon auspicio. Inoltre, i diamanti neri sono diventati la pietra della riconciliazione, un restauratore di pace”.

Come hanno spiegato gli esperti della casa d’aste, a differenza dei diamanti classici che vengono estratti dalle viscere della terra, quelli neri si trovano maggiormente in superficie. E potrebbero avere origini extraterrestri.

Enigma, di 555,55 carati e con 55 facce, ha suppergiù le dimensioni di un limone ma pesa come una banana (111 grammi). Ed è un tipo di diamante appartenente alla categoria carbonado. Cioè a una delle forme più dure di diamante naturale policristallino, che di solito ha da 2,6 a 3,2 miliardi di anni. I carbonados, per intenderci, sono più antichi dei dinosauri!

Vengono solitamente estratti nelle miniere del Brasile o della Repubblica Centrafricana. La loro particolarità è che sono scuri, con una tipica lucentezza, ma l’aspetto estetico non è certo quello più caratterizzante.

Enigma: diamante terrestre o extraterrestre?

Molti geologi infatti restano perplessi di fronte alla particolare porosità di questi diamanti neri, che farebbe appunto presumere una loro origine spaziale. Spiega Terry Wallace, geologo ed ex direttore del Los Alamos National Laboratory: “Non è un singolo cristallo. In realtà sono milioni di cristalli. Potremmo aver avuto letteralmente una pioggia di diamanti. Le pepite granulari potrebbero essere cadute da una grande meteora che è esplosa nell’atmosfera.”

I carbonados contengono inoltre l’osbornite, un minerale che si trova solo nelle meteore.

Ma Aaron Celestian, geologo del Museo di Storia Naturale di Los Angeles, ha spiegato che i carbonados “potrebbero essersi formati in profondità all’interno della Terra, molto più in profondità di quello che sappiamo già dei diamanti.”

Il diamante spaziale all’asta

Insomma, Enigma – fedele al proprio nome – assomma sufficienti peculiarità per far gola a molti collezionisti.

Come è stato dimostrato da Shoteby’s, dove nella giornata di mercoledì 9 febbraio il diamante spaziale è stato battuto per 3,16 milioni di sterline, l’equivalente di 3,75 milioni di euro.

La casa d’aste non aveva fatto il nome di chi si è aggiudicato il diamante nero. Ma ci ha pensato l’acquirente stesso, Richard Heart, che ha annunciato su Twitter ai suoi oltre 180.000 follower di essersi accaparrato Enigma, che ora cambierà il nome in HEX.com diamond. Perché il bizzarro nome?

Il diamante nero e le criptovalute

Presto detto: Richard Heart è un imprenditore di criptovalute, e ha fondato la piattaforma di blockchain HEX. E proprio con le criptomonete Heart ha pagato il diamante spaziale, rimasto per vent’ani nelle mani di un altro proprietario (che lo ha fatto intagliare nelle sue attuali 55 facce) ed esposto a Dubai e Los Angeles prima di essere messo all’asta da Sotheby’s.

La vendita record all’asta di questo presunto diamante spaziale surclassa il precedente primato, che era fermo a “soli” 634.000 euro. E riguardava un pezzo del meteorite Fukang, trovato sulla vetta di una montagna cinese nel 2000.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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