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Ecco il Digital School Bus, per lezioni on the road, ecologiche e hi-tech

Il mini pullman attrezzato con strumenti di alta tecnologia raggiungerà gli istituti scolastici delle zone interne dell’Appennino

Se tra le vostre letture ci sono On the road di Jack Kerouac o Walden ovvero vita nei boschi di Henry David Thoureau, avrete sognato a occhi aperti una vita all’insegna dell’ecologia e del continuo spostamento da un luogo all’altro.

Se a ciò aggiungete la tecnologia, elemento oggi imprescindibile, il sogno si complica?

Niente affatto: si avvera. È quello a cui punta il progetto Digital School Bus, un mini pullman hi-tech ed ecologico che raggiungerà le scuole delle zone interne dell’Appennino piacentino e parmense.

Scopriamo qualcosa in più su questo progetto che, tanto per proseguire nel sogno, è venuto a un insegnante di scuola elementare dopo il suo incontro con lo staff del John Lennon Educational Bus.

Come nasce il progetto Digital School Bus

L’idea germinale del Digital School Bus è venuta al maestro elementare Italo Ravenna, maestro di Borgo Val di Taro, paese in provincia di Parma.

Il maestro, nel 2013, ha conosciuto a Cork lo staff del John Lennon Educational Bus. Era un camper attrezzato per permettere di realizzare musica e video. Il camper girava nelle scuole della Gran Bretagna e degli Stati Uniti per coinvolgere gli studenti nella produzione di video musicali.

Da lì l’impulso di portare anche in Italia una didattica diversa, controcorrente, itinerante.

Digital school bus

Il Digital School Bus e l’Appennino

Ecco allora che, trasportato nei paesi dell’interno dell’Appennino piacentino e parmense, il progetto prende ulteriori significati.

Gli intenti sono molteplici, e si riuniscono tutti nel Digital School Bus.

Intanto, c’è la volontà di far avvicinare alle nuove tecnologie didattiche e alle nuove tecnologie i giovani della scuola primaria e secondaria di primo grado. Poi, coinvolgendo i paesi più isolati del territorio, il progetto intende anche contrastare il fenomeno dello spopolamento di aree che potrebbero correre il rischio di diventare marginali. Oltre a frenare il rischio della dispersione scolastica.

Infine, la strategia Appennino Smart del Piacentino-Parmense (di cui, come vedremo, questo progetto fa parte) punta a valorizzare e rafforzare le esperienze di cooperazione per risolvere alcune criticità del territorio.

L’ambizione è quella di puntare su una scuola più moderna, attiva anche al di là dell’orario canonico, con una particolare attenzione alla didattica digitale.

Chi è coinvolto nell’iniziativa

Il progetto Digital School Bus è finanziato con 375mila euro di risorse nazionali erogate della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto Appennino Smart e Aree Interne Emilia-Romagna.

Il maestro Italo Ravenna, esperto di media education, è l’educatore digitale che, supportato da tutor, viaggerà a bordo del van durante il tour. Gli insegnanti attivamente coinvolti seguiranno programmi di formazione docenti a cura di un gruppo di animatori digitali.

La tappa inaugurale del progetto ha avuto come protagonista, sabato 13 novembre, la scuola Primaria di Ponte dellOlio (Piacenza), istituto capofila del progetto. Sono 21 i plessi scolastici dell’Appennino piacentino e parmense coinvolti.

Il tour toccherà istituti situati nei Comuni delle valli Valtaro, Valceno, Val Nure e Val d’Arda.

La dotazione del Digital School Bus

Come leggiamo sul sito ufficiale dell’iniziativa, il Digital School Bus è un Nissan NV-e200 un Van completamente elettrico, capace di portare fino a 7 passeggeri nel massimo comfort.

L’attrezzatura tecnologica e informatica del van permetterà agli studenti di far volare un drone, usare i visori di realtà aumentata per vivere esperienze tridimensionali virtuali, imparare a conoscere e programmare robot, action cam, avvicinarsi all’universo digitale di web radio e podcast. Ma anche usare un rover per simulare la perlustrazione della superficie di un pianeta, sulla scorta di Perseverance, impiegato su Marte.

Le parole di Stefano Bonaccini

Sabato 13 novembre, alla tappa inaugurale del tour del Digital School Bus, erano presenti le istituzioni.

Non solo i sindaci dei Comuni coinvolti ma anche il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Che ha detto: “Se oggi un mezzo completamente ecosostenibile inizia a viaggiare e a portare nelle scuole dell’Appennino una misura di formazione al digitale innovativa e originale è grazie alla sensibilità di tutte le persone coinvolte nell’iniziativa, alla competenza e alla volontà di contribuire alla formazione delle donne e degli uomini di domani.

Il Digital School Bus rappresenta perfettamente la strategia che la Regione ha adottato per lo sviluppo delle Aree interne. Che punta, oltre a sostenere occupazione e crescita sostenibile accorciando le distanze territoriali, a contrastare il divario digitale, la dispersione scolastica e a garantire uguali diritti a tutti i cittadini, anche a quelli che vivono in montagna, nelle periferie o in zone poco popolate, senza lasciare indietro nessuno”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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