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Cala il sipario su Future Film Festival 2022: ecco com’è andata

Con oltre centocinquanta appuntamenti, tra Bologna e Modena, dal 21 settembre al 2 ottobre, si è concluso il Future Film Festival 2022, giunto alla sua 22esima edizione. La rassegna si è alternata tra le due città emiliane, nello specifico a Bologna dal 21 al 25 settembre e Modena, dal 30 settembre al 2 ottobre. 

“Siamo molto soddisfatti, il Future Film Festival si conferma una realtà in continua crescita, e non solo dal punto di vista artistico” ha commentato entusiasta Roberto Calari, responsabile organizzativo. “Con il Festival si rafforzano i legami tra Bologna, la sede “storica”, e Modena, Città creativa Unesco per le Media Arts, coinvolta a partire dal 2021. Nascono opportunità di collaborazione tra istituzioni, associazioni, spazi culturali e sociali. Il nostro obiettivo è espandere gli orizzonti, portare questo fermento nei territori dell’Emilia-Romagna e fare vivere il Festival tutto l’anno. Quest’anno abbiamo fatto molti passi in questa direzione”.

E nel frattempo che cominciano i preparativi per l’edizione 2023, tiriamo le somme su quanto occorso in questa.

I numeri del Future Film Festival 2022

Il successo dell’evento è confermato dagli oltre 5000 visitatori in presenza, che hanno formato la parte live tra gli oltre 100 appuntamenti di una manifestazione che si è poi estesa anche al digitale. Basti pensare alla maratona Future Videogames Hackathon, che ha coinvolto circa 80 gamers. Numeri importanti anche sui social, con la pagina ufficiale Facebook che ha raggiunto il mezzo milione di copertura dei post oltre al milione di visualizzazioni su Twitter.

Per quanto riguarda il cinema, invece, sono 72 le pellicole che si sono alternate tra concorso e fuori concorso attraverso gli 8 giorni della manifestazione. E poi ancora più di 60 ospiti e speaker che hanno animato l’intero Festival, a cavallo tra le due città.

Future Film Festival 2022: ben più di otto giorni

In realtà il percorso di avvicinamento al Future Film Festival 2022 è cominciato già a maggio, con la seconda edizione di BOOMing Contemporary Art Show. Durante l’evento si è infatti tenuta una mostra chiamata “Attraversare il futuro”, incentrata sul rapporto tra il Future Film Festival e l’arte contemporanea. A luglio il FFF ha poi presenziato a diverse attività, come i 4 laboratori tematici tenutisi a Ferrara  e all’Atelier Kinotto – make me art di Bologna.

Il Festival è poi stato presente anche a Venezia, ovviamente, dove è avvenuta la presentazione ufficiale della 22ma edizione.

“Il Future Film Festival nasce con una dimensione internazionale” spiega Giulietta Fara, direttrice artistica. “Abbiamo valorizzato opere provenienti da tutto il mondo, dando particolare attenzione alle produzioni indipendenti, meno note e con minore accesso al mercato italiano, ancora molto legato al cinema d’animazione esclusivamente per bambini. Coinvolgendo tante realtà appartenenti ai mondi dell’animazione, gli effetti speciali, la realtà aumentata e virtuale, il gaming, la gamification, oltre a musica, fumetto, teatro, video e fotografia, abbiamo voluto creare un palinsesto adatto a tanti pubblici diversi”.

Vincitori e momenti clou della manifestazione

Il premio per miglior lungometraggio è andato a Inu-oh, una sorta di opera fantasy rock, diretto da Masaaki Yuasa. Menzione speciale invece per Les secrets de mon père di Vera Belmont. Tra i corti sono emersi Steakhouse di Špela Čadež, mentre il secondo posto è andato a Letter to a Pig, di Tal Kantor. Premio speciale Bper Green Future invece a The island di Anca Damian, con menzione speciale a My grandfather’s demons di Nuno Beato, e a Letter to a pig di Tal Kantor. 

Restando in tema cinema, e coniugando la tematica del retrofuturo che ha permeato la kermesse, segnaliamo due retrospettive: una sul retrofuturismo, con capolavori come – tra gli altri Akira e Blade Runner in versione Final cut – e una su David Cronenberg, in collaborazione con Cineteca di Bologna

Il gemellaggio con Contemporary Animation and Art Festival di Kiev

La manifestazione ha ospitato anche la rassegna Insert Coin, con appuntamenti dedicati a diverse tematiche (dalla palette dei colori nel cinema sci-fi alle sperimentazioni audiovisive italiane degli anni ‘80). E poi ancora eventi speciali, con attenzione alle tematiche attuali. A tal proposito segnaliamo il gemellaggio del FFF con il Contemporary Animation and Art Festival di Kiev, con una serie di corti prodotti in Ucraina.

“Il Festival gioca sempre più un ruolo importante per la filiera dell’industria creativa” afferma Demetrio Chiappa, presidente della cooperativa Doc Servizi e di Rete Doc. “Si pone come punto di incontro tra linguaggi, una piattaforma dove i professionisti del settore possono trovarsi e generare nuove idee, entrando in contatto con realtà private e pubbliche.”

Infine, a Modena, le proiezioni dei film in rassegna si sono alternate con gli eventi correlati. Ad esempio, il giorno di apertura, si è tenuta una tavola rotonda sul tema delle produzioni animate dell’Emilia Romagna. Inoltre registi, autori e produttori hanno preso parte alla seconda edizione del Future Pitch. Un’occasione di incontro tra progetti di animazione e produttori per il settore.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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