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Molte scuole di Tokyo aboliranno alcune regole sull’abbigliamento e le acconciature

Molte regole sono ritenute antiquate e inutili

Circa 200 scuole di Tokyo, entro la fine dell’anno accademico, abbandoneranno alcune regole controverse che si applicano da anni agli studenti. Tra i cinque regolamenti che saranno eliminati c’è, ad esempio, l’obbligo di avere i capelli lisci e neri oppure di indossare un colore specifico di biancheria intima.

Molte scuole di Tokyo diranno addio a regole controverse sui capelli e l’abbigliamento

Decine e decine di scuole pubbliche e altri istituti educativi presenti a Tokyo abbandoneranno cinque regolamenti piuttosto controversi, come afferma la testata The Mainichi. Il quotidiano ha affermato che non sarà più obbligatorio avere i capelli neri e lisci e non ci saranno più obblighi sul colore della biancheria intima degli studenti e il divieto dell’acconciatura “a due blocchi” (formata da lunghezze diverse).

Tutto sembra essere nato quando ad aprile dell’anno scorso il consiglio per l’istruzione ha esaminato le regole di circa 240 corsi scolastici presenti a Tokyo, rilevando regole discutibili in 216 di questi. Le scuole sono state quindi invitate dal consiglio metropolitano per l’istruzione a rivedere i regolamenti. In ogni scuola i membri del consiglio studentesco e gli insegnanti si sono scambiati opinioni e hanno intervistato genitori e tutori. Di conseguenza, a dicembre 2021 è stato deciso che le regole scolastiche ritenute non necessarie sarebbero state abolite in 196 corsi di formazione a partire dall’anno accademico 2022.

Tra le regole troviamo la necessità di indossare biancheria intima bianca, o di colori neutri che non si vedano attraverso le divise scolastiche. Questa regola, come riporta Il Post, sembra essere presente in circa l’80% degli istituti, e gli insegnanti sono tenuti a controllare che gli studenti rispettino questo regolamento. Un’altra regola parecchio discussa è la necessità per gli studenti con capelli ricci o non neri di dimostrare una prova che quella sia la loro capigliatura naturale. La regola sarà abolita in 35 corsi, ma rimarrà in altri 20. I funzionari hanno spiegato che studenti e genitori hanno richiesto la conservazione di questo regolamento.

Da aprile 2022, le scuole gestite dal governo metropolitano di Tokyo pubblicheranno le loro nuove regole rivisitate sui propri siti web.

scuole Tokyo

Un grande passo avanti per gli studenti

Yuto Kitamura, membro del consiglio metropolitano per l’istruzione di Tokyo, ha affermato che la decisione di eliminare i regolamenti più controversi è stato un “grande passo avanti”. Un altro membro, Kaori Yamaguchi, ha elogiato la mossa ma ha affermato che ci è voluto troppo tempo per affrontare le lamentele degli studenti. Le regole, ritenute da molti antiquate, si applicano da decenni per ridurre la libertà degli studenti in una società, nota per essere abbastanza chiusa e legata a determinate tradizioni.

“Ai giapponesi è stato insegnato a credere che sia una virtù semplicemente attenersi alle regole”, ha detto Yamaguchi. “Spero che questa sia un’opportunità per le persone di discutere cosa dovremmo fare per creare una società in cui le regole siano osservate in un modo accettabile per tutti”.

Il dibattito su questi codici di comportamento si è intensificato diversi anni fa dopo che una studentessa delle superiori, allora diciottenne, aveva citato in giudizio la sua scuola di Osaka dopo che le aveva detto di tingersi i suoi capelli castani di nero, pena l’espulsione. Dopo aver smesso di frequentare le lezioni, la studentessa è stata rimossa dal registro di classe e il suo banco è stato tolto dall’aula. Successivamente il tribunale di Osaka ha affermato che la studentessa non era stata obbligata a tingersi i capelli. Ma ha affermato che la rimozione del banco e del suo nome erano stati irragionevoli. Proprio per questo il tribunale ha ordinato alla scuola di risarcire circa 2500 euro.

L’anno scorso tutte le scuole superiori pubbliche di Mie, nel Giappone occidentale, hanno abolito le regole riguardo le acconciature e il colore della biancheria intima. Alcune scuole avevano detto agli studenti che dovevano indossare magliette beige, moka o altri colori che non erano facilmente visibili sotto le loro divise, mentre era consentita solo la biancheria intima “bianco monocromatico, grigio, blu navy o nero”.

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Source
Mainichi

Sara Grigolin

Amo le serie tv, i libri, la musica e sono malata di tecnologia. Soprattutto se è dotata di led RGB.

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