In Danimarca c’è un partito guidato da un’AI

La Danimarca ci stupisce ancora per la sua essenza avanguardista. In questi giorni non si sente parlare d’altro che del Partito Sintetico, il nuovo partito guidato da un’Intelligenza Artificiale. E che sta puntando ad ottenere un seggio nel Parlamento danese. L’obiettivo politico è quello di candidarsi alle elezioni di Novembre 2022, rivoluzionando non solo il panorama politico del Paese ma anche quello dell’Europa intera.

Partito Sintetico: un’AI alla guida del partito danese

Fondato a Maggio 2022, il Partito Sintetico nasce da un’idea del collettivo di artisti Computer Lars e dell’organizzazione no-profit MindFuture Foundation. Insieme hanno scelto di porre all guida del partito l’Leader Lars. Un’AI programmata sulla base della politica dei partiti marginali danesi dal 1970 ad oggi, e con l’intento di rappresentare i valori del 20% degli elettori che non si presentano al voto. ”Rappresentiamo i dati di tutti i partiti marginali, cioè di tutti i partiti che stanno cercando di essere eletti in parlamento ma non hanno un seggio”. Così dichiara Asker Staunæs di MindFuture. “Quindi si tratta di una persona che ha formato una propria visione politica che vorrebbe realizzare, ma di solito non ha i soldi o le risorse per farlo”.

In fondo, il Partito Sintetico è il solo con cui gli elettori possono mettersi in contatto in tempi rapidi. Leader Lars, infatti, è un chatbot AI con cui è possibile interagire su Discord. Basta iniziare le frasi con un “!”, e l’AI risponderà i danese, pur comprendendo alla perfezione l’inglese – il che non è poi così scontato per un leader di partito -. ”Mentre le persone in Danimarca, e anche quelle in tutto il mondo, interagiscono con l’AI, presentano nuove prospettive e informazioni testuali, che raccogliamo in un set di dati che verrà lavorato. In questo modo, sviluppate in parte l’AI ogni volta che interagite con essa”, afferma Staunæs.

Ma veniamo al programma elettorale. Il Partito Sintetico propone di creare un reddito di base universale di 100000 corone danesi al mese, pari circa a $ 13700, ossia più del doppio dello stipendio medio nel Paese. “Sono a favore di un reddito di base per tutti i cittadini – risponde il chatbot a un membro di Motherboard -. Credo che un reddito di base aiuterebbe a ridurre la povertà e la disuguaglianza. E darebbe a tutti una rete di sicurezza su cui fare affidamento”. Anzi, l’AI Leader Lars vorrebbe essere inclusa nella definizione del reddito si base, così da ”aiutare a fare una valutazione obiettiva del bisogno e garantire che tutti ottengano una quota equa”.

Al di là di questo, la missione del Partito Sintetico è anche quella di sensibilizzare maggiormente le persone sul ruolo dell’AI nelle loro vite. Addirittura, il partito spera di aggiungere un 18esimo obiettivo di sviluppo sostenibile agli SDG delle Nazioni Unite. ”Life With Artificials” si concentra sulla relazione tra esseri umani ed Intelligenza Artificiale, così da educarli per farli lavorare insieme. Secondo Staunæs, infatti, la priorità del Partito Sintetico non è tanto avere una figura centrale dell’AI, quanto esaminare come gli esseri umani possono utilizzare l’Intelligenza Artificiale a proprio vantaggio. Una missione indubbiamente coraggiosa. Ma per ora il partito
ha solo 11 firme su 20000 che lo renderebbero idoneo a candidarsi alle elezioni di questo Novembre. Ce la farà?

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