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Attualità

Cresce la diffusione di smartphone nel mondo: il 54% delle persone ne ha uno

Lo dice il fitto report State of Mobile Internet Connectivity

La sensazione è che ormai… tutti, o almeno tutta la popolazione sopra i dodici anni, abbia lo smartphone. E che chiunque navighi più o meno compulsivamente su Internet.

Ogni tanto, tuttavia, sono pubblicati report fitti e dettagliati, che ci danno in maniera più precisa conto di quale sia la diffusione degli smartphone a livello globale.

È ad esempio appena uscita l’edizione 2023 del rapporto State of Mobile Internet Connectivity di GSMA. Sono 80 pagine di dati e tabelle che fanno il punto sulla diffusione dei device, sull’utilizzo di Internet e su altri aspetti. Scopriamo più da vicino cosa ci dice il report.

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Il report di GSMA

GSMA, ossia GSM Association, è un’organizzazione industriale senza scopo di lucro con sede a Londra, che rappresenta gli interessi di oltre 750 operatori di rete mobile in tutto il mondo.

Ogni anno GSMA pubblica il fitto report State of Mobile Internet Connectivity, che dà conto della diffusione degli smartphone e dell’uso di Internet. Obiettivo di questa ricerca è quello di “promuovere la connettività Internet mobile e accelerare l’inclusione digitale.”

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Il report 2023

Come ogni anno, anche il report 2023 si occupa di segnalare la diffusione degli smartphone, l’utilizzo di Internet e altri importanti aspetti, come le infrastrutture e i servizi disponibili. I dati sono riportati a livello globale e poi più nello specifico per quanto riguarda i 170 Paesi presi in esame.

Il dato generale della ricerca ci dice che 4,6 miliardi di persone usano internet mobile, di cui 4 da smartphone e 600 milioni da un feature phone (i vecchi telefoni basici).

I numeri, come vedremo, sono in crescita, ma indicano anche che 3,4 miliardi di persone, ossia il 43% della popolazione globale, non ha ancora accesso alla rete.

Numeri in crescita (e divario digitale)

Alla fine del 2022, le persone che utilizzano Internet rappresentano dunque il 57% della popolazione mondiale.

I numeri sono in crescita ma è stato rilevato un rallentamento. Infatti sono 200 milioni le persone che hanno iniziato a utilizzare Internet mobile nel 2022, contro i 300 milioni del 2021 e del 2020.

Persistono inoltre notevoli divari digitali. Il 38% della popolazione mondiale vive all’interno di una copertura a banda larga mobile ma non la utilizza, e il 5% non è ancora coperto dalla banda larga mobile.

Nei paesi meno sviluppati, solo il 25% della popolazione utilizza Internet mobile, rispetto al 52% nei paesi a basso e medio reddito nel complesso e all’85% in quelli ad alto reddito.

La diffusione degli smartphone

Sempre alla fine del 2022, il 54% della popolazione mondiale (4,3 miliardi di persone) possedeva uno smartphone.

Come dicevamo, dei quasi 4,6 miliardi di persone che utilizzano Internet mobile, 4 miliardi lo fanno utilizzando uno smartphone (il 49% della popolazione mondiale) e circa 600 milioni tramite un feature phone (l’8%). Inoltre ci sono 350 milioni persone che possiedono uno smartphone ma non utilizzano Internet mobile.

Il traffico di dati mobile globale per utente è aumentato da 8,4 GB nel 2021 a 11,3 GB nel 2022. Ed è il più vistoso aumento percentuale dal 2015.

Reti e connettività

Il 69% di chi possiede uno smartphone accede a internet mobile con un dispositivo 4G. C’è poi un 17% che accede da uno smartphone 5G, specie da Nord America, Asia orientale e Asia Pacifica.

La tecnologia 3G è ancora predominante nell’Africa subsahariana (69% di accessi a Internet mobile), e vale un terzo degli accessi (33%) in Medio Oriente e Nord Africa.

Nei 170 Paesi analizzati dal report, la velocità media di download è di almeno 10Mbps, e la velocità media globale di download è salita da 27 a 34Mbps.

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Le dichiarazioni

Dal report State of Mobile Internet Connectivity sembra dunque che i divari digitali si stanno appianando con eccessiva lentezza.

È quanto dice Mats Granryd, direttore generale di GSMA: “La mancanza di connettività priverà miliardi di persone dell’accesso a servizi vitali e opportunità di generazione di reddito, con un probabile impatto sproporzionato sugli utenti più poveri, meno istruiti, rurali e femminili.

Poiché la crisi del costo della vita in corso e l’aumento delle emergenze legate al clima colpiscono ancor di più questi gruppi, è assolutamente necessario accelerare l’inclusione digitale e abbattere le barriere per impedire un ulteriore aumento del divario digitale.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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