fbpx
Tech

Joe Biden detta le regole sull’intelligenza artificiale negli Stati Uniti

Il Presidente ha firmato un ordine esecutivo

Anche noi di Tech Princess lo abbiamo ripetuto in chissà quante occasioni: l’intelligenza artificiale non va aprioristicamente temuta né esaltata.

Va anzitutto compresa, in modo da poterla utilizzare nel modo più virtuoso possibile. E poi certamente va normata, perché in questi mesi di boom dell’IA generativa abbiamo intuito tutte (o almeno molte) delle sue potenzialità, ma anche i grandi rischi che un suo uso smodato comporta.

Ci ha già pensato l’Europa con l’AI Act. E ci hanno pensato i Paesi del G7, che dall’incontro dello scorso maggio a Hiroshima hanno prodotto un documento, nel quale si illustrano undici  principi guida per aziende e organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di IA.

E adesso ci ha pensato anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che sull’intelligenza artificiale ha firmato un ordine esecutivo. Scopriamo di cosa si tratta.

intelligenza artificiale 2

Joe Biden e l’ordine esecutivo sull’intelligenza artificiale

Lunedì 30 ottobre il presidente degli Usa Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per regolamentare l’intelligenza artificiale. Ordine esecutivo che il Congresso potrà o meno convertire in legge.

La notizia è stata pubblicata in una nota apparsa sul sito ufficiale della Casa Bianca. Nella quale leggiamo che “l’ordine esecutivo stabilisce nuovi standard per la sicurezza e la protezione dell’IA, protegge la privacy degli americani, promuove l’equità e i diritti civili, difende i consumatori e i lavoratori, promuove l’innovazione e la concorrenza, fa avanzare la leadership americana nel mondo e altro ancora”.

Più sicurezza per l’IA

Nell’importante pacchetto d misure, spicca senza dubbio l’attenzione a un uso più consapevole e sicuro dell’IA.

Per fare questo, nell’ordine esecutivo sono elencate una serie di azioni da intraprendere nell’immediato. Ad esempio, le aziende che sviluppano i sistemi di intelligenza artificiale più potenti dovranno condividere i risultati dei test di sicurezza e altre informazioni critiche con il governo degli Stati Uniti.

Inoltre si dovranno sviluppare standard, strumenti e test per garantire che i sistemi di intelligenza artificiale siano sicuri, protetti e affidabili. Il National Institute of Standards and Technology stabilirà standard rigorosi per test approfonditi prima del rilascio al pubblico.

Saranno anche sviluppate alcune linee guida per tutelare i cittadini da frodi e inganni basati sull’uso dell’IA. Ad esempio, il Dipartimento del Commercio si occuperà di etichettare con chiarezza i contenuti generati dall’intelligenza artificiale.

Scorpi la super offerta NordVPN- Sconto BlackFriday 69% di sconto + 3 mesi EXTRA

La privacy

Le nuove regole dettate da Joe Biden sull’intelligenza artificiale riguardano anche la privacy.

L’attenzione alla privatezza dei cittadini americani passerà anche attraverso meccanismi di tutela che adottano l’IA.

Saranno poi rafforzate le tecnologie che preservano la privacy, come gli strumenti basati sulla crittografia. Si valuterà il modo in cui le agenzie raccolgono e utilizzano le informazioni disponibili in commercio. E si svilupperanno linee guida per le agenzie federali per valutare l’efficacia delle tecniche di tutela della privacy, comprese quelle utilizzate nei sistemi di intelligenza artificiale.

Le altre azioni

Nel pacchetto di nuove regole sull’intelligenza artificiale firmate da Joe Biden c’è anche posto per i diritti civili, attraverso la lotta alla discriminazione algoritmica, e all’identificazione di violazioni dei diritti civili legate all’IA.

Inoltre sarà promosso l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario e nello sviluppo dei farmaci, ma anche nell’istruzione. Sarà poi realizzato un report periodico sugli impatti dell’IA sul mercato del lavoro e si implementerà l’IA in modo da ridurre i danni e massimizzare i benefici per i lavoratori.

Infine, saranno messe a diposizione una serie di risorse sull’IA per sviluppatori e imprenditori, e si cercheranno partner internazionali, per rapporti bilaterali e multilaterali.

Offerta

AI Safety Fund

Nella nota leggiamo che “nell’ambito della strategia globale dell’amministrazione Biden-Harris per l’innovazione responsabile, l’ordine esecutivo si basa sulle precedenti azioni intraprese dal presidente, compreso il lavoro che ha portato all’impegno volontario di 15 aziende leader per promuovere uno sviluppo sicuro e affidabile dell’intelligenza artificiale.”

Il riferimento è allo scorso luglio, quando l’incontro fra l’amministrazione Biden e aziende come Amazon, Anthropic, Google, Meta, Microsoft, OpenAI e Inflection ha portato alla stesura del documento da cui poi è scaturito l’ordine esecutivo.

E che, seppur indirettamente, ha stimolato la nascita dell’AI Safety Fund. Ossia il fondo per la sicurezza sull’intelligenza artificiale lanciato da Google, Anthropic, Microsoft e OpenAI, di cui vi abbiamo parlato in un recentissimo articolo.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button