fbpx
CinemaCulturaNetflix

La Ragazza più Fortunata del Mondo, la recensione del film Netflix con Mila Kunis

Saldo nella Top 5 dei contenuti più visti su Netflix questa settimana, La Ragazza Più Fortunata del Mondo è il nuovo film con Mila Kunis, arrivato sulla piattaforma il 7 ottobre. La pellicola ci racconta la storia di una ragazza apparentemente felice e in carriera, che si ritrova a dover fronteggiare i demoni del proprio passato, tra una relazione turbolenta con la madre, un matrimonio alle porte e un oscuro segreto che risale ai tempi del liceo.

La sceneggiatura è basata sul bestseller omonimo La Ragazza Più Fortunata del Mondo di Jessica Knoll, che si è poi scoperta essere una storia vera. Senza ulteriori indugi, quindi, tuffiamoci nella nostra recensione del film che – attenzione attenzioneconterrà diversi spoiler.

La Ragazza Più Fortunata del Mondo (non è poi così fortunata)

Quella di Tiffany Fanelli (Mila Kunis) è una vita apparentemente perfetta. Alla soglia dei 30 anni la ragazza ha una carriera in ascesa nel campo del giornalismo, si sente affermata come donna nel suo lavoro, ed è fidanzata con un giovane bello, ricco e di buona famiglia, con il quale sta per convogliare a nozze. Insomma Tiffany sembra la ragazza più fortunata del mondo, o almeno questo è quello che appare agli occhi esterni.

Lo spettatore ha però un privilegio. Così come nella sequenza iniziale di Quarto Potere, quando solo la macchina da presa poteva scavalcare la recinzione della villa di Charles Kane, allo stesso modo il solo spettatore conosce le turbe di Tiffany, senza che gli venga spiegato inizialmente da dove provengano.

Come in un gigantesco puzzle, nel corso di due ore scarse, il film ci propone diversi flashback. Questi rappresentano i vari pezzi con i quali lo spettatore completerà il maestoso e complesso quadro finale. Un quadro ricco di fratture però, tra la necessità di affermarsi e la paura per le conseguenze delle proprie azioni.

ATTENZIONE SPOILER: Prima o poi bisogna fare i conti con il passato

Nonostante la pellicola non risulti mai eccessivamente pesante, la trama affronta argomenti decisamente delicati. Il passato turbolento di Tiffany è infatti caratterizzato da due drammatici eventi: uno di dominio pubblico e uno privato, che la ragazza custodisce come un vergognoso segreto.

Il primo è un massacro avvenuto ai tempi del liceo, quando due studenti – con modalità simili al Massacro della Columbine del 1999 (non a caso il bestseller di Jessica Knoll si riferisce a quell’accadimento) – fanno irruzione nella scuola e cominciano ad uccidere chiunque sul proprio cammino. Tiffany è una delle sopravvissute alla sparatoria, ma per anni è stata accusata di essere complice dei due assassini da Dean Burton (interpretato da Alex Barone), anch’egli scampato alla furia omicida dei ragazzi armati, ma paralizzato dalla vita in già a seguito dell’evento. Dean diventerà uno scrittore di successo e un paladino della lotta alle armi, guadagnandosi la stima del grande pubblico.

Il secondo evento che turba la vita di Tiffany è quello più terribile e personale. La ragazza, poco prima della sparatoria, fu vittima di uno stupro di gruppo. Quattro tra i ragazzi più popolari del liceo, tra cui lo stesso Dean, approfittarono del suo stato di alterazione alcolemico dopo una festa, avendo a turno rapporti non consensuali con la ragazza. A seguito di ciò i quattro provarono – e in parte ci riuscirono – a manipolare psicologicamente Tiffany, negando l’avvenuta violenza, sminuendo l’accaduto e tentando di convincere la ragazza che, sebbene ubriaca, fosse assolutamente consenziente. Tutti i carnefici, ad eccezione di Dean, saranno poi uccisi nel massacro.

Complice un rapporto conflittuale con una madre fin troppo ossessiva, la giovane Tiffany decise di non rivelare subito il suo segreto. E non lo farà neanche da adulta, per la paura di deludere il proprio fidanzato e futuro marito. Dal passato però non si sfugge, e ad un certo punto qualcosa cambia. La ragazza decide di prendere in mano le redini della propria vita. L’occasione buona per chiudere definitivamente i conti con i fantasmi del passato si presenta quando un regista, intento a realizzare un documentario sulla strage al liceo, conquista la sua fiducia.

Il carnefice che si veste da vittima e la vittima dipinta come carnefice

La pellicola, sapientemente diretta da Mike Barker, ci mostra tutta la complessa personalità del personaggio di Tiffany, comprese le sue insicurezze. La macchina da presa indugia costantemente, senza mai risultare invasiva, sulle ossessioni della ragazza. Dalla difficoltà nel reggere un coltello all’insofferenza verso una determinata canzone, passando per il disagio dinnanzi ad una macchia di sporco sul labbro. Tutti dettagli che ci dimostrano come la caratterizzazione di Tiffany sia curata in modo maniacale, per un film che non lascia nulla al caso. Ad aggiungere valore a questa piccola masterclass registica c’è poi l’ottima interpretazione di Mila Kunis, assolutamente credibile in ogni scena.

Ogni sequenza è in grado di restituire allo spettatore tutte le paure della protagonista. Tiffany ha un’anima a pezzi, costantemente bisognosa di mostrare al mondo il suo finto status di ragazza più fortunata del mondo. Da un lato la paura di deludere il fidanzato, dall’altro le pressioni di una madre giudiziosa. E poi il mondo intero: a 16 anni nessuno avrebbe creduto alla versione di una ragazza povera stuprata da un gruppo di giovani di buona famiglia.

E mentre il carnefice si veste da vittima, accusando la vittima di essere uno dei carnefici, Tiffany trova la forza nel raccontare la propria storia, attraverso la sua arma più potente: la scrittura. In tal senso è significativo il consiglio che le dà la sua mentore giornalistica: “scrivi come se nessuno dovesse mai leggere. Solo così sarai veramente onesta e priva di mezze verità”.

La ragazza più fortunata del mondo è la voce di chi voce non ne ha

Con un lieto fine previsto, ma assolutamente non banale, il film ci restituisce la figura di una donna che si ritrova inconsapevolmente a dare la voce di migliaia di altre donne che di voce, forse, non ne hanno mai avuta. Vittime di violenza domestica e stupri infantili riescono ora a rivedersi in qualcuno. La Tiffany di fine film non è più quel vaso bello fuori ma a pezzi dentro. No: è un vaso forte e robusto, le cui numerose fratture hanno sopportato per anni il peso dei propri segreti. Un vaso che ora è in grado di accogliere e contenere le storie drammatiche di migliaia di altre persone in difficoltà.

Emblema di questa crescita è sicuramente la scena finale, quando Tiffany manda allegramente a quel paese una sua detrattrice. Un comportamento diametralmente opposto alla ragazza accondiscendente di inizio film, che si descriveva come “una bambola a molla: se la tiri ti dirà esattamente quello che vuoi sentirti dire”.

Offerta
La ragazza più fortunata del mondo
  • Editore: Rizzoli
  • Autore: Jessica Knoll , E. Budetta
  • Collana: Rizzoli best

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button