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Lo strano mondo di Minù: una storia fuori dai canoni dell’epoca

Un anime divertente e dalla forte morale: insegnare allo spettatore a rispettare la natura

È tempo di tuffarci in uno degli anime più particolari degli anni ’80. Lo strano mondo di Minù, noto anche con il titolo di La signora Minù, è un cartone animato che si differenzia molto da quelli finora affrontati in questa rubrica. Siamo nel 1983 quando in Giappone viene prodotto dalla Pierrot questo anime che sarà poi trasmesso in Italia per la prima volta su Rete 4 nel 1985. Nessuno si sarebbe però aspettato che una storia così diversa da quella degli shonen robotici o delle Majokko tanto in voga quegli anni, avrebbe avuto un successo tale da essere ricordata oggi come una delle più simpatiche e piacevoli di quegli anni. D’altronde non c’è di certo l’azione tipica degli anime con super robot che difendono la guerra, né quella delle avventure magiche di giovani protagoniste incontrate in precedenza. C’è però una simpatia e una leggerezza quasi magnetica, lunga ben 130 episodi.

Lo strano mondo di Minù: la storia

Un cucchiaino ‘magico’

Partiamo subito col chiarire che Lo strano mondo di Minù non è un anime che può vantare una trama sviluppata o comunque avvincente. I suoi punti forti, d’altronde, sono altri e non sono nella storia dei suoi protagonisti. Al centro dei 130 episodi, ognuno della durata di 8 minuti, c’è Minù Pepperpot, donna sposata con il Signor Pepperpot e ormai pensionata, ma dall’animo allegro e vivace. Una simpatica vecchietta che nasconde però un segreto che risiede nel ciondolo che porta al collo. Si tratta di un cucchiaino munito di una piccolissima campanellina dorata che quando suona rende la nostra protagonista minuscola. Il guaio è che non si sa mai quando questa campanella possa suonare, rendendola dunque piccolissima.

Un segreto da nascondere

Le avventure della signora Minù nascono proprio da qui: il fatto che improvvisamente diventi minuscola, la mette spesso nei guai, soprattutto perché nessuno conosce il suo segreto. Questo almeno per un po’ di episodi, fino a quando anche suo marito verrà a conoscenza del potere di quel particolare cucchiaino. Di fronte alla verità, anche il signor Pepperpot converrà che tenere all’oscuro il resto del paese sul segreto di sua moglie è la cosa migliore da fare. Lui non sarà l’unico, però, a conoscenza del potere del cucchiaino: Minù, nel corso delle sue avventure, incontrerà Liulai, una bambina molto particolare che vive isolata nel bosco. Sarà lei la prima a comprendere il segreto della nostra protagonista.

minu marito

130 episodi di imprevisti

Nel corso dei 130 episodi de Lo strano mondo di Minù, la simpatica vecchietta è dunque alle prese con tante avventure. Le trasformazioni improvvise la cacciano spesso nei guai, dai quali è costretta ad uscire da sola, proprio per tenere il suo segreto al sicuro. Scopre però che, quando è minuscola, ha la capacità di parlare con gli animali che, tuttavia, spesso appaiono disturbati dalla sua presenza ‘umana’. Minù, nonostante gli ostacoli dati dalla statura, riuscirà sempre a risolvere i vari problemi quotidiani. Proprio a quel punto il cucchiaino tornerà a suonare, rendendola nuovamente della sua misura. Un tempismo che rende chiaro il reale scopo e funzionamento di questo aggeggio magico. Nel corso delle avventure di Minù incontriamo inoltre vari personaggi ‘minori, come Prezzemolo, Ortica e Rapa, tre ragazzini che ne combinano di tutti i colori.

Il finale

Nonostante la protagonista dell’anime sia la stessa per tutti e 130 episodi, in realtà la trama non ha un vero e proprio filo logico o continuativo. Ogni mini puntata è caratterizzata da un’avventura diversa ma lo spettatore può guardare anche gli episodi non in ordine, perché nulla cambierebbe. Non ci sono sviluppi o trame interne tra i personaggi, tutto è, anzi, focalizzato sulla signora Minù e sulla sua capacità di risolvere varie problematiche. Di conseguenza, Lo strano mondo di Minù non ha un finale vero e proprio. L’anime, infatti, mira soltanto a regalare leggerezza e allegria al pubblico ma, al contempo, anche a diffondere messaggi morali degni di nota.

signora minu

Lo strano mondo di Minù: curiosità e considerazioni

Oltre le apparenze

È proprio sulla morale dell’anime che vogliamo soffermarci. Lo strano mondo di Minù appare, ad una prima occhiata poco lungimirante, un simpatico anime adatto ad un pubblico di bambini che riesce a strappare qualche risata. In realtà è molto più di questo. Dicevamo che la forza dell’anime non sta nella trama ma nella protagonista, ed è un fatto che va approfondito. Questa signora non più nel fiore degli anni ma dalla grande energia, contiene in se stessa il valore stesso di questo prodotto. Nel corso dei vari episodi decide infatti di non voltarsi dall’altra parte in alcuna occasione, anche quando i problemi non la riguardano in prima persona. Così la vediamo aiutare persone, animali, il tutto solo per puro altruismo. Minù insegna allo spettatore valori che solitamente si tendono a dimenticare: dal rispetto del prossimo a quello per la natura.

In missione per la natura

Proprio la natura assume un ruolo primario in questo anime. Il fatto che Minù, rimpicciolendosi, abbia la capacità di parlare con gli animali non è un caso. In più episodi la serenità del mondo animale è messa in pericolo dall’azione dell’uomo. Tant’è che in alcune occasioni anche la presenza di Minù non è apprezzata dagli animali proprio per il suo essere ‘umana’. Eppure questo non fermerà la nostra protagonista, che ha quindi lo scopo di insegnare allo spettatore a rispettare l’ambiente, la natura e i suoi abitanti. Una lotta che, d’altronde, ancora oggi risulta attualissima.

Un anime senza fronzoli

Se una morale raccontata con leggerezza e allegria è il punto forte de Lo strano mondo di Minù, l’anime, dal punto di vista visivo, andrebbe definito ‘senza fronzoli’. L’animazione, i disegni, così come la trama, non si perdono in ghirigori, ma puntano su una semplicità che riesce comunque nel suo intento. Va detto che i 130 episodi di 8 minuti ciascuno, arrivano in Italia accorpati in episodi di 25 minuti comprendenti 3 puntate. La storia, infine, è tratta da una serie di libri per ragazzi che conta decine di volumi, creata nel 1956 dallo scrittore norvegese Alf Prøysen (ed è infatti in Norvegia che sono ambientate le avventure della protagonista!).

La sigla

La prima sigla storica italiana de Lo strano mondo di Minù risale al suo arrivo in Italia, nel 1985. Scritta da Alessandra Valeri Manera, con la musica di Gianfranco Intra, è cantata da Cristina D’Avena. Alla fine degli anni ’80, Lo strano mondo di Minù approdò sul circuito Odeon TV. Questo coincise con l’arrivo di una seconda sigla, composta da Massimo Dorati e cantata da Erika Papa, dal titolo ‘Minù’. Quando, infine, dal 2012 i diritti televisivi della serie vengono acquisiti dalla società Sanver Production, si arriva alla composizione di una terza sigla, scritta e cantata da Santo Verduci.

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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