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Lo streamer audio: come funziona e come sceglierlo

Nel 2022 lo streamer audio è un componente fondamentale per ascoltare musica. Che sia un file su un hard disk oppure una webradio o ancora un file proveniente da uno dei vari servizi di streaming, questo oggetto del desiderio ha reso la musica pratica, economica e di immediata fruizione. Vi basterà un click oppure un tap e avrete l’ultima hit uscita sul mercato disponibile per l’ascolto.

Arylic S10 uno streamer da meno di 80 Euro

Che cosa fa di preciso uno streamer audio?

Uno streamer audio è un oggetto che lavora nel dominio digitale e la sua caratteristica principale è quella di poter trasmettere dati digitali prelevati da qualsiasi fonte supportata. Le sorgenti possono essere molteplici: un hard disk, un servizio di streaming o un NAS tanto per citarne qualcuna.

Tutto è iniziato con i file MP3, poi le cose si sono evolute e in molti hanno iniziato ad utilizzare i NAS che non sono altro che un hard disk condivisibile sulla rete domestica e poi sono arrivati i vari servizi di streaming. L’intento iniziale della musica liquida era quello di far fruire chiunque in maniera economica e pratica dei propri artisti preferiti. Hanno poi iniziato a prendere piede file con qualità superiore, complice anche l’aumento della banda internet a disposizione. Oggi possiamo affermare con assoluta certezza che la così detta musica liquida è si pratica ma anche qualitativamente di ottimo livello, tutto sta alle esigenze ed alle possibilità economiche del fruitore.

Se ve lo state chiedendo sono diverse le periferiche che possono essere utilizzate come streamer e come vi starete immaginando, quella più diffusa è proprio il telefonino, ma potrete utilizzare anche il vostro PC o meglio ancora un Raspberry come descritto in questo tutorial sul Techstreamer. Insomma, di alternative ne avete.

KEF LS50 Wireless II Diffusori+Dac+Streamer+Ampli

Se posso utilizzare il telefonino perchè acquistare uno streamer audio?

Sacrosanta domanda che merita una risposta. Tutto dipende dal risultato che vorrete ottenere. Un telefonino, anche il più performante sul mercato, nasce fondamentalmente per telefonare e poi per fare altre centinaia di cose: fotografare, chattare e via dicendo. Uno streamer audio è invece pensato esclusivamente con lo scopo di riprodurre musica e farlo nel migliore dei modi.

Finché dovrete riprodurre file di piccole dimensioni, a bassa risoluzione e con formati abbastanza comuni (vedi ad esempio gli MP3) vivete tranquilli con il vostro telefonino anche perchè non essendo la fonte di livello eccelso non varrebbe la pena investire molto denaro. Sappiate però che salendo di livello, la qualità aumenta in maniera udibile e le spese in gioco non sono poi folli.

Una cosa fondamentale è verificare la compatibilità del vostro streamer col tipo di formato che vorrete riprodurre. Qui si apre un mondo fatto di sigle, certificazioni e via dicendo. Calma: è più semplice di quanto pensiate, basta fare un respiro profondo.

Arcam SA30 amplificatore “all in one”

Formati lossy e losless

I formati audio si suddividono principalmente in due tipologie: lossy e losless. Partiamo da lontano iniziando dal Master. Cosa fondamentale è che in studio di registrazione chi di competenza faccia un buon lavoro, dopo di ciò entrano in gioco i vari codec. Lo stesso file può avere dimensioni differenti e, ovviamente, una qualità differente. Una canzone in DSD può “pesare” anche 100 volte di più di un MP3. La differenza è che il file MP3 avrà una compressione maggiore come conseguenza avrete una perdita di informazioni e frequenze. I file losless hanno invece una compressione minore e quindi una fedeltà maggiore a quanto registrato in studio. Uno dei formati losless più diffusi è il Flac.

Cosa devo guardare per acquistare uno streamer?

Innanzitutto il consiglio che diamo è quello di verificare il tipo di file che include la vostra libreria (DSD, FLAC, MP3 e via dicendo) in base a quello ed al budget a disposizione potrete fare una prima scrematura. Cosa fondamentale è accertarsi della presenza o meno di un dac all’interno dello streamer. Nel 90% dei casi il dac è integrato e il segnale uscirà direttamente in analogico. Vi basterà connettervi agli ingressi dell’amplificatore e ascoltare musica. In caso contrario, dovrete acquistare un dac esterno: ce ne sono per tutte le esigenze e per tutte le tasche.

Dragon Fly Cobalt DAC USB + preamplificatore + amplificatore per cuffie da connettere direttamente al telefonino

Se per lavoro o altro siete soliti ascoltare musica in mobilità non disperate esistono soluzioni ad hoc pensate per voi. La quasi totalità degli streamer inoltre è in grado di connettersi alla linea internet. Questo vi consentirà di vedere gli altri dispositivi presenti sulla vostra rete domestica (verificare compatibilità upnp-dlna), come un NAS o un PC ed al contempo vi consentirà di usufruire di musica dai principali servizi di streaming come Spotify, Tidal ed altri.

Rose RS150 Streamer dac con un enorme display

Da non dimenticare infine due aspetti pratici: uno streamer di rete, essendo pensato esclusivamente per riprodurre musica ha una interfaccia utente molto semplice ed offre opzioni di connettività dalla grande comodità come il supporto a Apple Airplay e Chromecast.

Quanto devo spendere?

Tutto deve essere rapportato al contesto in cui verrà inserito lo streamer e i risultati a cui volete puntare. Se ad esempio vi siete messi in testa di riprodurre file in alta risoluzione uno streamer dedicato è una condicio sine qua non. Se invece vivete felici con le cuffie in dotazione al vostro telefonino ed un servizio di streaming a bassa risoluzione non è necessario spendere soldi, probabilmente i benefici non saranno rapportati ai costi. Sappiate però che già con 80 Euro potreste iniziare a migliorare la vostra esperienza sonora con oggetti tipo l’Arylic che vedete ad inizio articolo

In quanto tempo invecchia uno streamer?

Bella domanda questa. Diciamo che al giorno d’oggi le principali case costruttrici offrono aggiornamenti firmware in grado di rendere i dispositivi al passo con i tempi anche a distanza di anni dalla loro immissione sul mercato. L’aggiornamento è una procedura estremamente semplice che in molti casi il dispositivo effettua da solo. Questo vi permetterà di godere delle ultime features offerte dal mercato. Sovente si legge al lancio di un prodotto che la compatibilità ad un determinato servizio sarà disponibile in seguito, questo è possibile grazie ad un aggiornamento.

Gli aggiornamenti possono riguardare servizi presenti attualmente sul mercato ma anche servizi che devono ancora nascere. Tutto starà alla volontà del produttore e alle potenzialità del vostro streamer. Di sicuro uno streamer invecchia più velocemente di un giradischi o di un amplificatore stereo.

Buona musica (digitale) a tutti.

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Francesco Taddei

Appassionato di musica fin da bambino, con una grande passione per l'alta fedeltà. Adoro la tecnologia e tutto ciò che la circonda. Da sempre fautore della "casalinga di Voghera" cerco di dialogare con le persone parlando in maniera semplice. Su Instagram trovi le mie peripezie giornaliere tra elettroniche e qualche tentativo (molto maldestro) di DIY audio.

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