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Meta in Europa chiederà il consenso al tracciamento per la pubblicità

Meta, l’azienda dietro a Facebook e Instagram (e ora anche Threads), ha annunciato un significativo cambiamento nella sua politica pubblicitaria per rispettare le normative sulla privacy dell’Unione Europea: in Europa, chiederà il consenso per il tracciamento.

Meta chiederà il consenso al tracciamento in Europa

In un post sul blog, l’azienda ha dichiarato la sua “intenzione” di chiedere il consenso per la pubblicità mirata, dando agli utenti la possibilità di negare la pubblicità comportamentale.

L’azienda è attualmente oggetto di una procedura di regolamentazione in corso riguardo alla pubblicazione di annunci con microtargeting, che avrebbe dovuto concludersi intorno alla metà di questo mese. Ha voluto però anticipare i tempi.

Consentendo agli utenti di negare la pubblicità comportamentale, Meta cerca di allinearsi alle normative sulla privacy dell’UE e di garantire una maggiore trasparenza e controllo agli utenti. Tuttavia, il post sul blog di Meta non fornisce una data specifica per quando avverrà questo cambiamento. La società ha solo affermato di avere l’intenzione di apportare la modifica nei “mesi a venire”.

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Meta ha cercato di tranquillizzare gli inserzionisti, affermando che potranno continuare a eseguire campagne pubblicitarie “personalizzate” sulla sua piattaforma. Questo suggerisce che, nonostante la transizione alla base legale basata sul consenso, l’azienda si impegna a mantenere opportunità di advertising mirato, ma solo con il consenso esplicito degli utenti.

Una decisione per rispondere alle pressioni dell’Europa

La decisione di Meta arriva in risposta di diverse pressioni dalle autorità per la privacy europee. L’autorità norvegese per la protezione dei dati aveva imposto un divieto temporaneo a Meta di pubblicare annunci comportamentali senza il consenso degli utenti. Altre autorità dell’UE potrebbero seguire l’esempio con divieti simili se Meta non si adegua rapidamente.

Meta Threads

La Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) si rifiuta di commentare l’intenzione di Meta di passare al consenso per la pubblicità mirata, poiché è in corso una procedura di supervisione della privacy nell’UE. Ma per gli esperti che hanno spiegato la situazione a TechCrunch, l’unica scelta rimasta per Meta per operare legalmente è offrire agli utenti la possibilità di negare la pubblicità comportamentale.

Questa opzione sarà disponibile agli utenti nell‘UE, nel SEE e in Svizzera, ma non universalmente. Gli utenti statunitensi, ad esempio, non avranno questa opzione. Il consenso per il tracciamento a Meta serve solo in Europa.

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Source
TechCrunch

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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