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Le nostre impressioni su Pikmin Bloom: i Pikmin arrivano su Smartphone

Durante gli scorsi giorni abbiamo avuto modo di provare con mano Pikmin Bloom, la nuova applicazione di Niantic che applica le meccaniche in stile Pokémon GO al franchise di Pikmin, permettendoci di dare una svolta decisamente inusuale alle nostre passeggiate. Nonostante le somiglianze, Pikmin Bloom si discosta parecchio dalla sua sorella maggiore, andiamo a scoprire perché.

Pikmin Bloom: camminare per coltivarli tutti

Una volta creato il nostro alter ego virtuale, che altri non è che un Mii Nintendo completamente personalizzabile, il gioco ci fa subito fare la conoscenza con i nostri Pikmin, delle strane creature simili a piante, che dovremo far crescere in apposite fioriere prima di poterli aggiungere alla nostra squadra. Il procedimento è molto semplice: basta effettuare un certo numero di passi per permettere al Pikmin di svilupparsi.

Pikmin Bloom

Già da qui si notano le differenze con Pokémon GO, dato che in Pikmin Bloom per ora il focus è quasi interamente incentrato sul camminare, con relativamente poche attività di contorno. Per salire di livello infatti basterà effettuare un totale di passi e coltivare un numero predefinito di Pikmin. Non sorprende a questo proposito trovare un riepilogo della giornata, che il gioco propone in serata, in cui è persino possibile allegare una foto ricordo di quanto visto durante la passaggiate.

Insomma, il primo impatto con Pikmin Bloom ci ha dato l’idea che si trattasse di un contapassi dopo essere passato attraverso un elegante processo di gamification, ed effettivamente è esattamente così. Il comparto ludico in senso stretto di Pikmin Bloom è difatti volutamente minimale.

Passeggiare e piantare fiori

Come dicevamo, il gameplay di Pikmin Bloom si configura come estremamente minimale. Durante le nostre passeggiate infatti i Pikmin potranno raccogliere vari oggetti per donarceli, che possono variare da piante da coltivare per arricchire la nostra squadra, fino a del polline, utile a nutrire i Pikmin già giunti a maturazione.

Questo nettare fa crescere sui Pikmin dei petali, che una volta raccolti possono essere piantati sulla mappa di gioco. Selezionando tali petali è possibile entrare nella modalità piantafiori, utile per far crescere le piantine più velocemente e per far sbocciare i megafiori, i punti di interesse del gioco che fanno le veci delle palestre presenti in Pokémon GO. Camminando in questa modalità lasceremo anche una letterale scia di piccoli fiorellini intorno a noi, che rimarranno poi per qualche giorno visibili in mappa.

Pikmin Bloom

La modalità AR per ora è limitata alle foto, mentre una delle componenti ludiche più interessanti di Pikmin Bloom sono le spedizioni, che si sbloccano salendo di livello. Questa opzione permetterà ai Pikmin di andare alla ricerca di oggetti e frutti nelle zone che abbiamo precedentemente visitato: maggiore sarà il nostro legame con il Pikmin inviato, migliore sarà il premio che ci porterà al suo ritorno.

I collezionisti da questo punto di vista non verranno delusi, dato che esistono dei Pikmin unici, con degli accessori a tema, ottenibili soltanto in questo modo. In ultimo, dal livello 15 poi è possibile partecipare a delle sfide, in cui i 5 Pikmin più forti della nostra squadra potranno mettersi alla prova abbattendo un fungo gigante, per ottenere frutti e oggetti rari.

In conclusione

A tutto quello che abbiamo elencato fino a questo momento, va aggiunto il fatto che buona parte di queste attività può essere automatizzata e svolta in background ad applicazione chiusa, cosa che ci porta alla realizzazione di un dato di fatto fondamentale. Pikmin Bloom non si vuole porre in concorrenza con le altre app Niantic, ma vuole essere un’opzione che va a completare l’offerta.

Il gioco è ideale da tenere in background la maggior parte del tempo, magari mentre si gioca attivamente a Pokémon GO, per poi accedere di tanto in tanto per dare un’occhiata ai progressi dei Pikmin. Detto questo, va segnalato comunque che al momento il comparto ludico del gioco è ripetitivo e tendente alla stanchezza sul lungo tempo, quindi andrà valutato meglio in un secondo momento, quando Niantic introdurrà nuove modalità di gioco.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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