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Vision Pro di Apple ci farà chiudere in casa con la VR?

Secondo il CEO di Niantic, c'è rischio che il visore sia troppo da "esperienze indoor"

Apple ha iniziato a vendere la sua ultima novità, Vision Pro. E sui social, abbiamo subito visto immagini e video di persone che indossavano il visore sulla metropolitana, al parco, ovunque. Ma Vision Pro è fatto per l’uso all’aperto o, come sostiene il fondatore di Niantic Labs, il visore di Apple ci farà passare più tempo in casa e in ufficio? Si tratta di realtà aumentata, virtuale, mista? E quale tipo di futuro porterà con sè?

Apple Vision Pro: il visore ci chiuderà in casa? Secondo Niantic, il rischio c’è

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Il fondatore e CEO di Niantic Labs, John Hanke, ha recentemente condiviso il suo pensiero sul lancio del visore per la realtà mista Apple Vision Pro. Mentre Hanke elogia la tecnologia avanzata e il passo avanti che rappresenta per il settore, esprime anche preoccupazioni sul possibile impatto negativo che potrebbe avere sull’essenza stessa della realtà aumentata (AR).

Per Hanke, il Vision Pro di Apple è senza dubbio una “meraviglia tecnologica”, capace di portare la realtà virtuale e aumentata nelle mani di un pubblico più ampio. Ma anche capace di aprire la porta a sviluppatori per creare applicazioni di alta qualità. Tuttavia, pone l’attenzione su aspetti che potrebbero rendere il dispositivo “potenzialmente terribile”.

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John Hanke CEO e founder Niantic Inc

Una delle principali preoccupazioni di Hanke riguarda la possibilità che il Vision Pro spinga lo sviluppo di esperienze incentrate su schermi, simili alla realtà virtuale (VR). E, soprattutto, che questo possa allontanarsi dall’essenza originale dell’AR. Invece di puntare a creare occhiali AR più leggeri, adatti alla vita all’esterno e orientati alle interazioni dal vivo, guarderemo uno schermo virtuale a 4K. Limitando le interazioni con gli altri.

L’attuale fase di transizione, secondo Hanke, si trova in una “via di mezzo” tra tecnologie convergenti, con dispositivi VR da un lato e occhiali AR dall’altro. L’intelligenza artificiale può diventare una chiave per superare questa situazione intermedia. Secondo il CEO, potrebbe rendere più intelligenti e utili prodotti come gli occhiali Ray-Ban Meta.

Un punto cruciale sollevato da Hanke riguarda riguarda la distribuzione delle app in questo nuovo mondo AR. La scelta tra un sistema chiuso e un approccio simile all’open web potrebbe influenzare significativamente la traiettoria dell’AR. Hanke sostiene il supporto per la tecnologia WebAR (Realtà aumentata basata sul Web), piuttosto che l’approccio più chiuso di Apple.

La posizione di uno degli sviluppatori AR più noti (Niantic ha lanciato Pokémon Go, Harry Potter: Wizard Unite e Pikmin Bloom) fa capire che Vision Pro può fare la differenza. Ma forse, può spingere verso un “mondo” più VR che AR, più indoor che outdoor. Voi cosa ne pensate?

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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