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Sei monovolume perfette per la guida di tutti i giorni | Auto for Dummies

Nella scorsa puntata di Auto for Dummies abbiamo conosciuto le monovolume: automobili dedicate totalmente allo spazio, alla versatilità e alla capacità di adattarsi alla perfezione a qualsiasi utilizzo, dalla famiglia al lavoro al tempo libero. Dopo una grande popolarità all’inizio degli anni 2000, nei primi anni ’10 i SUV hanno sostituito questo tipo di auto in tantissime famiglie. Ma meritano questo “oblio”? Secondo noi no: un monovolume usato può ancora essere la scelta perfetta per chi vuole praticità, spazio e un’esperienza diversa e super versatile, a prezzi davvero contenuti. Vediamo allora le nostre 6 scelte di oggi. Pronti?

Un monovolume usato a meno di una compatta? Ecco i nostri criteri

Come sempre quando vi diamo dei consigli su modelli che riteniamo validi, mettiamo giù chiaramente i criteri che abbiamo preso in considerazione. Per questa lista abbiamo scelto di includere sei monovolume, due per ogni “dimensione”: piccoli, medi e medio-grandi. Abbiamo puntato su motorizzazioni a benzina, tranne che per le monovolume più grandi: lì a causa della massa, un turbodiesel è ancora la scelta giusta.

Abbiamo scelto auto fresche, con massimo 9/10 anni di vita, motorizzazioni con almeno 120 CV in grado di spingere al meglio anche a pieno carico e, ovviamente, carrozzerie monovolume. Quindi parliamo di automobili spaziose, moderne, fresche e piene di pregi che, a causa della moda dei SUV, ora si trovano a prezzi davvero interessanti. E questo è dimostrato dal nostro budget di massimo 15.000 euro, rispetto al quale spessissimo rimarremo ben al di sotto. Un prezzo che con i listini di oggi non basta per mettersi in garage un SUV, nè tantomeno un’automobile nuova del Segmento B, decisamente più piccola e meno pratica delle nostre “fantastiche sei”. Quale sarà il vostro monovolume usato preferito?

FIAT 500L 1.4 T-Jet 120 CV

Partiamo dal monovolume usato più piccolo e più conosciuto della lista, FIAT 500L. La nostra 500L è una delle poche in lista ancora in produzione, ed è anche l’unica Highlander delle monovolume compatte. Nata nel 2012, infatti, la sostituta della Multipla ha raccolto parecchi consensi in questi 9 anni di carriera. Dopo un inizio con tante critiche per un’estetica che divise il pubblico, 500L si è fatta sempre più apprezzare per gli interni esteticamente curatissimi, lo spazio interno generoso (seppur inferiore a quello della imbattibile Multipla) e per una gamma di motori che accontenta un po’ tutti. L’estetica di 500L con gli anni è stata sempre più apprezzata, anche dopo aver visto alcuni SUV che hanno fatto rimpiangere a molti i cari vecchi monovolume…

FIAT 500L frontale

500L riprende gli stilemi della famiglia 500, con i grandi fari rotondi frontali, il muso impreziosito da due “baffi” cromati e i fari posteriori squadrati. A questi apprezzati dettagli, si aggiunge il frontale disegnato seguendo il concetto “Cab Forward”: l’abitacolo è molto avanzato, con un cofano cortissimo e un parabrezza molto ampio. Questo regala ancora più spazio all’interno, e un’ottima luminosità interna. E proprio all’interno 500L convince proprio tutti. La fascia centrale in plastica in tinta carrozzeria riprende la piccola 500, ma i materiali utilizzati e le linee generali sono decisamente migliori rispetto al Cinquino, più mature e curate. I sedili sono molto comodi, e la posizione di guida è rialzata per garantire un’ottima visibilità esterna.

FIAT 500L posteriore

La gamma motori presente nella carriera di 500L è stata molto variegata, mentre quella odierna è un po’ scarna. Se ora infatti sono presenti a listino solo il 1.4 benzina aspirato e il 1.3 Multijet turbodiesel, entrambi da 95 CV, c’è stato spazio per motori benzina, diesel, a GPL e a metano, anche a 2 cilindri, con potenze da 80 a 120 CV. Ed è proprio sul motore a benzina più potente che ci concentriamo oggi, il 1.4 T-Jet. Un motore molto affidabile, utilizzato su tantissimi modelli del Gruppo FCA, anche sulle sportive Abarth 500.

FIAT 500L interni

Un motore non particolarmente parco, ma pronto e vispo anche con la massa non indifferente di 500L, e abbinabile anche all’impianto a GPL di fabbrica. Lo sterzo, il cambio e l’assetto richiedono a gran voce una guida tranquilla e rilassata, ma grazie ai 215 Nm di coppia questo 1.4 spinge bene anche con tante persone a bordo. Lo spazio interno, infine, è davvero tanto per le dimensioni. Il bagagliaio parte da 412 litri, ma è presente di serie una sorta di mensola che permette di regolare il piano di carico su diverse altezze. I sedili posteriori poi sono scorrevoli separatamente, aumentando lo spazio con 5 sedili a 455 litri. Con tutti i sedili abbattuti, il vano sfiora i 1500 litri. Per i passeggeri posteriori poi tra tavolini, prese di ricarica e spazio per testa e gambe i viaggi sono un gioco da ragazzi.

Il prezzo? Per le meno vispe 0.9 Twinair da 105 CV e 1.4 da 95CV, perfette per un utilizzo esclusivamente urbano, i prezzi si aggirano tra i 6.500 e gli 8.000 euro per esemplari con pochi km e di 6 o 7 anni. Se invece scegliete il “nostro” 1.4 turbo il prezzo si alza un po’, aggirandosi tra i 9.500 e i 12.000 euro, con punte di 13/14.000 per le ultime 1.4 T-Jet prodotte tra i il 2017 e il 2018.

Opel Meriva 1.4 Turbo

Da una piccola monovolume ad un’altra, e arriviamo a parlare di una delle più incomprese in lista. Stiamo parlando della seconda generazione di Opel Meriva, prodotta tra il 2010 e il 2017. Se la prima generazione era stata un successo di vendite ma era decisamente sottotono, la seconda serie segna un enorme passo in avanti. La base meccanica, per cominciare, non è più quella della piccola Corsa, bensì quella di Astra e Zafira. Questo porta un miglioramento in tutti i comparti: sicurezza, stabilità, guidabilità e nella gamma motori, molto più matura e curata.

opel Meriva frontale

L’estetica è forse la cosa che più di tutte salta all’occhio. Non tanto per le linee, molto eleganti, curate e ben raccordate, con un tetto alto ma una linea slanciata e ben riuscita. Il fiore all’occhiello di Meriva sono le portiere posteriori incernierate al contrario. Una caratteristica oggi comune solo alle Rolls-Royce, che porta diversi vantaggi pratici. Caricare un seggiolino così è un gioco da ragazzi, e anche entrare e uscire, grazie all’apertura di quasi 90 gradi, è facilissimo. L’estetica di questa soluzione è poi davvero unica, e anche per caricare piccoli oggetti come zaini o buste sono ottime.

opel Meriva porte

All’interno poi troviamo una plancia razionale e con tanti tasti, come da tradizione Opel dell’epoca. I materiali sono curati, gli accessori sono tanti e lo spazio non manca sia davanti, con una bella posizione di guida distesa ma rialzata, che dietro. Dietro troviamo i sedili scorrevoli, regolabili e anche modulabili: è possibile infatti passare da un divano a tre posti a uno a due, rendendo il posto centrale un comodo poggiabraccio, e offrendo ancora più spazio ai passeggeri posteriori. Ci sono poi delle soluzioni ingegnose per il carico, con un comodissimo doppiofondo, un tunnel centrale modulabile e tanti litri a disposizione. Si parte da un minimo di 400 litri, per arrivare a 1500 tondi tondi.

opel Meriva interni

Tra i motori a listino, da 95 a 140 CV, oggi parliamo del 1.4 Turbo benzina da 120 CV, disponibile anche con alimentazione a GPL. Un motore piuttosto vispo e pronto, capace di garantire buone prestazioni anche con 5 passeggeri e bagagli a bordo. Meriva su strada ha un comportamento molto piacevole, con uno sterzo preciso, un’ottima stabilità e tanta concretezza. Non è di certo sportiva, ma non costringe a rinunce dal punto di vista della guidabilità.

Negli anni Meriva si è rivelata piuttosto affidabile e molto piacevole da vivere, ma questo non si riflette sulle sue quotazioni. Meriva è infatti il monovolume usato più economico della nostra lista: si parte da un minimo di soli 6.000/6.500 euro per la versione da 120 CV, con esemplari accessoriati di 4 o 5 anni fissati a meno di 9.000 euro. Un prezzo davvero concorrenziale, che per contenuti, spazio e praticità potrebbe rendere Meriva il monovolume usato perfetto per la vita di tutti i giorni.

BMW Serie 2 Active Tourer 218i

Rimaniamo in Germania per passare all’auto più costosa in lista, ma anche la più desiderabile: BMW Serie 2 Active Tourer. Una vera e propria “bestia nera” di tutti gli appassionati di motori di mezzo mondo. La prima monovolume con marchio BMW, e la prima bavarese a trazione anteriore. Sulla carta, un modello del genere dovrebbe essere un vero disastro, e invece sorprende sotto molti punti di vista. Esteticamente, non è di certo la BMW più ammaliante che ci sia. Le linee comunque sono molto dinamiche per una monovolume, e indiscutibilmente BMW. Ritroviamo anche il mitico gomito di Hoffmeister, la “piega” dei finestrini posteriori che la rende riconoscibile come una BMW anche lateralmente. Dentro poi l’ambiente è molto curato, con un’abitacolo razionale, elegante e ben fatto come da tradizione bavarese, con il family feeling visto su Serie 1, Serie 3 e così via.

BMW Serie 2 active tourer

Lo spazio è abbondante sia davanti che dietro, con una posizione di guida rialzata ma molto distesa, come sulle sorelle a trazione posteriore. I passeggeri posteriori invece non hanno molte più soluzioni per versatilità e confort rispetto alle BMW station wagon, e anche i portaoggetti non sono generosissimi. Il bagagliaio, infine, è molto regolare e sfruttabile, con il divano scorrevole che porta la capienza minima da 400 a 468 litri. Un monovolume curato, elegante ma non spaziosissimo. E dove si prenderà la sua rivincita Serie 2 Active Tourer? Su strada. Se esteticamente infatti potrebbe sembrare lontanissimo da qualsiasi BMW, su strada il DNA bavarese c’è tutto. La piattaforma è la UKL condivisa con le MINI, e già questo dovrebbe far capire tanto. Su strada, Serie 2 Active Tourer è, non ho paura a dirlo, divertente.

BMW Serie 2 Active Tourer posteriore

Lo sterzo è molto preciso e diretto, l’assetto è morbido ma davvero ben bilanciato tra le curve, e per i più smaliziati il posteriore offre, se provocato, un piacevolissimo sovrasterzo in rilascio. Su strada, questo monovolume usato per divertirsi è in grado di stampare un sorriso vero sul viso. I motori sono tutti turbo, tutti molto vispi e condivisi con MINI. Per risparmiare qualcosa in fase di acquisto e avere consumi ridicoli sulle lunghe percorrenze potete puntare sui diesel 216d da 116 CV e 218 da 150 CV. Entrambi sono parchi, fluidi e pronti, soprattutto il 218d. Se invece volete spendere un po’ di più in fase di acquisto ma tenervi lontani dai blocchi del traffico, il 218i è il modello che fa per voi.

BMW Serie 2 Active Tourer interni

Dotato di un 1.5 tre cilindri turbobenzina da 136 CV, offre ottime prestazioni, tanta coppia e un bel sound, nonchè il giusto compromesso tra guidabilità e consumi. Se poi avete velleità sportive e un piede pesante, non è difficile trovare le versioni 220i e 225i. Questi due allestimenti hanno sotto il cofano il 2.0 turbobenzina di MINI Cooper S e MINI John Cooper Works, capace rispettivamente di 192 e ben 231 CV. Non si trovano facilmente, ma i prezzi sono allineati a quelli della 218i. E come sono le quotazioni? I prezzi partono da 11/12 mila euro per le diesel, mentre una 218i con pochi km del 2016 si può trovare tra i 14 e i 16 mila euro. Qui si sfora un po’, ma c’è da aspettarselo con un brand così sul cofano.

Ford C-Max 1.0/1.6 Ecoboost

Arriviamo ad una Casa che comparirà ben due volte in questa lista: Ford. La Casa di Dearborn ha infatti puntato tantissimo sul segmento dei monovolume, ed ora per chi è in cerca di un monovolume usato i modelli dell’Ovale sono davvero interessantissimi. Partiamo dal più piccolo di oggi, Ford C-Max. Eravamo indecisi fino all’ultimo tra il C-Max e il più piccolo B-Max, un po’ più giovane e con prezzi più bassi. C-Max, però, con le sue dimensioni maggiori, è perfetto per le famiglie alla ricerca di spazio e praticità, senza rinunciare a prestazioni e guida piacevole.

Ford-C-Max

C-Max è infatti nato sulla piattaforma della Focus di terza generazione, apprezzatissima per la sua guida. E C-Max non fa eccezione: non è divertente come BMW Serie 2 Active Tourer, ma si difende benissimo. L’assetto è comodo ma mai cedevole, lo sterzo è molto preciso e diretto e i motori sono tutti pronti e vispi. Qui vi consigliamo due motori, tutti e due turbo benzina. Se avete la fortuna di trovarne uno, puntate sul 1.6 Ecoboost da 150 CV. Molto pronto, quasi sportivo nella sua erogazione (è lo stesso motore della precedente generazione di Fiesta ST). unisce consumi molto bassi per le prestazioni a una capacità di viaggiare a pieno carico eccellente.

Ford-C-Max-posteriore

Se invece non doveste trovarlo o 150 CV vi sembrino troppi, puntate sul 1.0 Ecoboost. Il suo solo litro di cilindrata e i 125 CV possono spaventare, ma questo motore è davvero riuscito. Dotato di tanta coppia per la cilindrata (170 Nm), una bella schiena fin dai bassi giri e consumi contenuti, questo “millino” è a suo agio anche su C-Max. Inoltre, consente di spendere davvero poco anche sull’assicurazione. All’interno, la plancia ha una linea un po’ datata ma è ben accessoriata. Fin dal diffusissimo allestimento Titanium, infatti, c’è il navigatore, i comandi vocali, il clima automatico, il Cruise Control e i sensori di parcheggio posteriori. A livello di spazio, poi, con una posizione di guida rialzata e sedili molto comodi C-Max coccola i passeggeri anteriori. Al posteriore invece c’è tantissimo spazio e tanta luce, e il bagagliaio offre tra i 432 e i ben 1723 litri.

Monovolume-usato-Ford-C-Max-interni

Il prezzo? Per una rara 1.6 Ecoboost si oscilla tra i 7.500 e gli 8.500 euro per esemplari del 2012. Per una 1.0 invece si può optare per un modello più fresco, anche successivo al restyling del 2015, con prezzi tra i 9.000 e i 15.000 euro per gli esemplari semi-nuovi con pochissimi km.

Peugeot 5008 2.0 HDI

Passiamo dall’America (o meglio, dalla Germania, visto che C-Max era prodotto a Saarlouis) alla Francia, con Peugeot 5008. Se Citroen e Renault hanno sempre avuto una tradizione di monovolume molto radicata, Peugeot si è “accontentato” per anni di produrre i soli 806 e 807, enormi monovolume creati in collaborazione con FIAT, che produceva la controparte italiana Ulysse. Alla fine degli anni 2000, però, dopo il fallimentare esperimento di 1007, mini-monovolume con porte elettriche scorrevoli, la Casa di Sochaux aveva il desiderio di entrare a gamba tesa in questo mercato. Come fare? Offrendo una formula nuova: un monovolume medio-grande, spazioso come un classico MPV ma aerodinamico e con una guidabilità da berlina. La prima serie di 5008, nato nel 2009, ha infatti un Cx di soli 0,29, minore persino di qualche berlina compatta.

 Peugeot 5008 frontale

Un’aerodinamica così curata ha diversi vantaggi: il confort acustico è di ottimo livello, così come la guidabilità e soprattutto i consumi, davvero ridotti per la stazza. Anche con i motori più potenti con 5008 non è difficile fare 15/16 km/l. Su strada, 5008 regala al conducente una ottima stabilità, merito anche del telaio condiviso con la berlina 308. L’esperienza di guida è, ovviamente, improntata sul confort e sui viaggi rilassanti, ma l’assetto solido e lo sterzo ben tarato non gioca brutti scherzi tra le curve. In autostrada poi 5008 sfoggia un’ottima insonorizzazione, perfetta per i lunghi viaggi con la famiglia. A livello interno poi 5008 riprende gli stilemi della 308 dell’epoca, con una plancia massiccia ma ben realizzata, tanti tasti e un’ottima dotazione di serie. A richiesta c’era un sistema di infotainment con navigatore, ma lo schermo a scomparsa non è dei più moderni.

peugeot 5008 posteriore

Anche se non ci fosse, non disperate: con la connessione Bluetooth e un buon supporto per il vostro smartphone non vi mancherà proprio nulla. Non mancano poi tanto spazio davanti e dietro, tre sedili singoli posteriori, regolabili sia in profondità che nell’inclinazione dello schienale. Il bagagliaio poi è davvero grande, con 679 litri di capienza minima con 5 passeggeri a bordo. Per il confort dei passeggeri posteriori non mancano poi le bocchette d’aerazione dedicate, le tendine parasole e gli immancabili tavolini. A livello di motori, qui dobbiamo fare una piccola eccezione. Sebbene ci fossero delle opzioni a benzina, il 1.6 aspirato fa un po’ fatica a spingere la massa di 5008, e il 1.6 THP turbo da 156 CV, condiviso con DS3, Peugeot 207 GTI e MINI Cooper S, è famoso per essere piuttosto rognoso e fonte di non pochi problemi.

Peugeot 5008 interni

Per avere un monovolume usato affidabile e parco nei consumi quindi vi consigliamo il 2.0 HDi turbodiesel da 150 o 163 CV. Il 1.6 e-HDi è affidabile e fluido, ma è un po’ sottotono a livello di spinta, viste le dimensioni dell’auto. Meglio puntare sul più grosso 2 litri, vigoroso, affidabile e con consumi davvero interessanti. Se con il vostro monovolume usato volete fare lunghi viaggi in giro per l’italia, un turbodiesel è la soluzione dei sogni, E tra le monovolume turbodiesel, 5008 è una delle più complete. I prezzi? Per i modelli tra il 2010 e il 2013 Euro 5 con circa 150 mila km si sta tra i 5.000 e i 7.500 euro. Puntando ad un modello restyling, con frontale ridisegnato e motore Euro 6, possono bastare 10/11 mila euro. Un rapporto qualità prezzo davvero notevole.

Ford S-Max 2.0 Ecoboost

Chiudiamo tornando in Casa Ford, per una vera icona del mondo dei monovolume: Ford S-Max. Questo MPV è davvero grande, lungo 4,77 metri, e quindi offre tantissimo spazio per 7 occupanti e per i bagagli. Il bagagliaio, in configurazione da 5 posti, offre infatti oltre 775 litri di capacità, che con tutti i sedili abbattuti arriva a ben 2.100. Ma S-Max non è un mostro da carico e bambini. O meglio, non solo. Come fa intendere la S nel nome, S-Max è ritenuto essere insieme a Serie 2 Active Tourer il monovolume con la migliore guidabilità un circolazione.

Ed anche esteticamente è slanciato e dinamico, quasi sportivo. Belli i fari anteriori con fendinebbia tondi, e il corpo vettura è basso e slanciato. Sembra più corta dei suoi quasi 4,8 metri, e anche alla guida non fa sentire quasi mai la sua lunghezza. Sulla carta, si tratta di una ricetta poco interessante: a chi importa se il proprio SUV si guida bene? In realtà, con il passare degli anni, S-Max si è costruito una grande reputazione, e un vero e proprio culto di appassionati, che lo adorano.

Ford-S-Max

Come mai? Per l’unione tra spazio introvabile su berline e Wagon tradizionali ma con una guidabilità da vera Ford “rasoterra”. E anche a livello di motori questa sportività non è molto nascosta. Insieme ai “classici” motori 2.0 turbodiesel da 140 CV e ai 2.0 benzina di pari potenza, nella gamma S-Max hanno trovato posto diversi motori da 200 o più CV. Come il 2.2 TDCi da 200 CV, il folle 2.5 5 cilindri turbobenzina da 220 CV di origine Volvo, lo stesso motore di Focus ST seconda serie, e il nostro protagonista di oggi, il 2.0 Ecoboost da 200 o ben 240 CV. Un motore conosciuto e amato su Focus ST di terza generazione, che consente a S-Max prestazioni da Hot Hatch e consumi sorprendentemente contenuti.

Ford S-MAX

La versione da 203 CV copre lo 0-100 km/h in poco più di 8 secondi e raggiunge oltre 220 km/h di velocità massima, mentre il 240 CV arriva a 243 km/h e scatta da 0 a 100 in soli 7,5 secondi… Wow! E fare più di 10 km/l è alla portata di ogni piede. Disponibile sia con cambio manuale che automatico, questo motore è raro, ma se siete alla ricerca di un monovolume usato spazioso, affidabile e con una grande guidabilità S-Max è la soluzione perfetta. Se poi siete dei veri stradisti, il 2.2 TDCi da 200 CV o ancora meglio il più moderno 2.0 TDCi da 180 CV possono offrirvi grandi prestazioni e consumi ancora inferiori. S-Max poi all’interno offre tanto spazio, tanti vani portaoggetti, una qualità costruttiva degna di nota e una posizione di guida bassa e sdraiata, la più sportiva tra le monovolume analizzate oggi.

monovolume usato ford s-max interni

Spazio, guidabilità, qualità costruttiva e motori affidabili e moderni. Ha qualche difetto? A livello di vani portaoggetti, soluzioni pratiche e spazio per i passeggeri posteriori non è la prima della classe. Ma chi vuole dal proprio monovolume una guidabilità da berlina, forse su questi dettagli è disposto a chiudere un occhio. E il prezzo? S-Max in versione 2.0 Ecoboost non è diffusissimo, ma si trova sparso qua e là in giro per l’Italia. I prezzi sono piuttosto interessanti, e oscillano tra i 9 e i 12 mila euro, arrivando a 15.000 per le versioni da 240 CV con pochi km. Per i turbodiesel, i più vecchi 2.2 si trovano a partire da 8.000 euro, mentre per le più fresche 2.0 TDCi da 180 CV si arriva al massimo del nostro budget, 15.000 euro.

Qual è il vostro monovolume usato preferito?

Con il monovolume usato più divertente e sportivo in circolazione arriviamo alla fine della nostra carrellata. Tra modelli compatti, grandi, spaziosi, sportivi e di nicchia, abbiamo fatto un bel quadro variegato. Se siete alla ricerca di una Daily Car spaziosa, particolare e versatile, o di una MPV per tutta la famiglia, qui troverete il monovolume usato che fa per voi. Cosa ne pensate? Abbiamo dimenticato quello che per voi è il miglior monovolume usato in circolazione? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti. Noi ci vediamo la prossima settimana per un nuovo episodio di Auto for Dummies, sempre qui, ogni venerdì. Ciaoo!

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Autore

  • Giulio Verdiraimo

    Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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