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Norton: il passatempo preferito dei bambini? Gli smartphone

Secondo la ricerca 'My First Mobile' di Norton, i più piccoli preferirebbero gli smartphone a qualsiasi altro passatempo.

No, non sono né i videogiochi né la TV a conquistare i vostri bambini, né tantomeno i dolci che voi genitori tentate di nascondergli. Sono gli smartphone il passatempo preferito dei più piccoli, come ha potuto dimostrare Norton by Symantec nella sua più recente ricerca intitolata ‘My First Mobile’.

Il report è dedicato al rapporto tra genitori e figli in relazione all’utilizzo dei dispositivi mobile, quali smartphone e tablet, in un mondo costantemente connesso che continua ad adattarsi all’arrivo delle nuove tecnologie. La ricerca è stata condotta in 10 paesi dell’area EMEA (Europa e Medio Oriente), tra cui l’Italia, dove Norton ha potuto raccogliere pareri e considerazioni varie sui tempo e le modalità d’utilizzo da parte dei bambini dei device connessi.

Norton: i dati parlano chiaro

La ricerca ‘My First Mobile’ è stata svolta su un campione di quasi 7.000 risposte, raccolte da genitori di ambo i sessi con bambini di età compresa tra i 5 e i 16 anni. In tal modo è stato possibile stilare degli approfondimenti e degli spunti di riflessione in merito alle sfide affrontate dalla prima generazione di genitori – i cosiddetti ‘digital-first’ – e, dunque, coloro con i figli che non hanno mai conosciuto un mondo senza smartphone e tablet.

Tra i dati più interessanti rilevati da Norton by Symantec scopriamo che, come anticipatovi, gli smartphone rappresentano il passatempo preferito da parte dei bambini, per il 58% di media in Europa e nel Medio Oriente (area EMEA) e persino per il 71% nella sola Italia. I dispositivi mobili superano così i tablet, i videogiochi, la televisione e addirittura il ‘cibo spazzatura’ tanto temuto dai più grandi.

A quanto pare, i bambini passano più tempo davanti allo schermo di uno smartphone che a giocare all’aperto: si parla di una media giornaliera di 2 ore e 35 minuti, contro 1 ora e 58 minuti in media passati all’aperto. Dati ritenuti piuttosto preoccupanti dagli stessi genitori, una categoria divisa a metà tra coloro che si preoccupano di dare un pessimo esempio ai propri figli e quei genitori che vedono nella tecnologia mobile un mezzo per aiutare i bambini nel processo di crescita.

E i genitori cosa ne pensano?

“Essere genitori oggi non è semplice”, afferma Ida Setti, Direttore Commerciale Sud Europa Norton.

Le vecchie sfide finalizzate a convincere i bambini a mangiare più verdura e ortaggi, andare a letto in orario e fare i compiti sono ancora lì, ma ci sono nuove problematiche legate alla tecnologia che i genitori devono affrontare. A differenza dei loro figli, la maggior parte dei genitori di oggi non è cresciuta con dispositivi connessi come smartphone e tablet, e ciò lascia loro alle prese con la creazione e l’applicazione di nuove regole legate alla fruizione di contenuti su schermo”.

Un genitore su due (56%) ha affermato di trascorrere troppo tempo online e quasi la metà (49% in EMEA, 43% in Italia) si sente in colpa per il tempo trascorso sul web. Un terzo dei genitori (36%) ammette che i propri figli li rimproverano per il tempo trascorso online – e, spesso, in orari inappropriati – e più della metà (57% nella media EMEA, 63% in Italia) credono di dare un cattivo esempio ai bambini.

Eppure gli adulti sono anche consapevoli che la tecnologia può avere sia impatti negativi che positivi sui più piccoli. La metà dei genitori ritiene infatti che i dispositivi mobile possano aiutare i propri figli nel problem solving e nell’apprendimento, per il 51% in EMEA e il 42% in Italia; ne risentirà anche la creatività (48%) e un incremento della felicità (45%). Quasi i tre quarti afferma che possedere un dispositivo mobile personale insegna ai bambini ad essere più responsabili (72% in EMEA, 76% in Italia).

In merito al potenziale impatto negativo che deriva dall’uso dei device, più della metà dei genitori (52% in EMEA, 54% in Italia) afferma che il tempo trascorso con uno smartphone influisce negativamente sulla qualità del sonno dei propri figli. Altri sono preoccupati degli effetti dannosi sull’energia corporea (42%), alle capacità relazionali in ambito sociale (40%) e sulla salute mentale (37%).

Potete consultare il rapporto completo di ‘My First Mobile’ presso questo link.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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