La recensione di OnePlus 12, (quasi) tutto al massimo

Da “flagship killer” a “flagship e basta”: dopo aver provato OnePlus 12 per questa recensione, non abbiamo dubbi sul fatto che questo smartphone sia un vero e proprio top di gamma. La fotocamera Hasselblad fa scatti davvero interessanti, il display ci ha colpito in positivo e la combinazione di batteria e ricarica rapida sono davvero difficili da battere. Ci sono anche alcune chicche interessanti — e pochi aspetti negativi di cui parlare. Ma con un prezzo appena sotto ai mille euro, può davvero competere con i migliori smartphone sul mercato?

La nostra recensione di OnePlus 12

Aprendo la scatola rosso vivo troviamo un caricatore da 100W e il cavo USB-A/USB-C (anche questo scarlatto), oltre allo smartphone. La versione di OnePlus 12 che abbiamo testato per questa recensione ha 16 gigabyte di RAM e 512 GB di memoria UFS 4.0 (trovate anche la versione 12+256), in colorazione Flowy Emerald (c’è anche la più discreta variante Silky Black).

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Il design varia di poco rispetto all’anno scorso, ma non ci sembra un problema — anzi, ha un’identità ben chiara. Sul retro troviamo le fotocamere in una cornice rotonda, che si stacca da un profilo metallico unito alle cornici del dispositivo. Il design posteriore fa capire che questa quarta generazione di fotocamera Hasselblad è un punto di forza essenziale per lo smartphone. E OnePlus vuole farlo capire a tutti.

La variante smeraldo mostra venature sul retro dello smartphone che richiamano il marmo. La finitura satinata ci piace, anche se forse personalmente avremmo optato per la più discreta versione nera. In ogni caso, apprezziamo molto il fatto che non trattenga le impronte. Il fatto che sia liscio non ci ha creato problemi durante la recensione, anche con le mani umide — ma molti preferiranno avere una cover. Che purtroppo coprirà anche le venature colorate.

Il display curva leggermente sui bordi, riducendo di molto le cornici. Il punch-hole centrale per la fotocamera da selfie è l’unico elemento che interrompe uno schermo che, come vedremo, ci ha davvero colpito.

Sul lato destro troviamo i pulsanti di accensione e per il volume, in basso l’ingresso USB-C e per la SIM, mentre in alto a sinistra lo slider per mettere in modalità silenziosa lo smartphone. Una comodità in più che abbiamo apprezzato. Così come abbiamo apprezzato il sensore a infrarossi in alto, che trasforma lo smartphone in un telecomando per qualsiasi televisore: una tecnologia quasi scomparsa nei top di gamma, ma ancora utile.

Con dimensioni di 164,3 mm in altezza, 75,8 mm in larghezza e uno spessore di 9,15 mm, OnePlus 12 non è certo uno smartphone piccolo. Ma non abbiamo avuto grandi difficoltà nell’usarlo. Il peso di 220 grammi si sente. Ma è ben bilanciato: non dovrebbe essere un problema, anche se siete abituati a smartphone più minuti.

Un display davvero splendido

Il display ProXDR AMOLED imponente da 6.82 pollici ha una risoluzione di 3168×1440 pixel (510 ppi). Curva leggermente sui lati. Ed è davvero ben fatto. I colori ci sembrano molto ben calibrati e fedeli, la frequenza di aggiornamento variabile LTPO da 1 a 120Hz ben realizzata. La luminosità massima tocca 1600 nits, con picchi da 4500 Nits. Lo abbiamo utilizzato sotto un sole primaverile a Maiorca e siamo riusciti a vedere tutto senza alcun problema. Lo schermo ProXDR ha una frequenza di aggiornamento variabile per ogni app, oltre al supporto per HDR10+ e Dolby Vision. È un display da flagship, senza dubbio.

La copertura Gorilla Glass Victus 2 dovrebbe assicurare una grande protezione da cadute di ogni tipo, e trovate già un proteggi schermo pre-installato sul dispositivo. Il dispositivo resiste ad acqua e polvere con certificazione IP65, che non è il massimo visto nei top di gamma. Ma abbiamo apprezzato la tecnologia Aqua Touch, che permette di utilizzare il display anche se avete gocce d’acqua sullo schermo. Non è perfetta, ma funziona decisamente meglio rispetto agli smartphone che ne sono sprovvisti.

Una nota meno positiva per il lettore d’impronte sotto lo schermo. Non fraintendeteci: funziona bene, ma in questa fascia di prezzo ci sono sensori più rapidi e accurati (anche se abbiamo apprezzato il posizionamento). Rapidissimo invece lo sblocco facciale.

Recensione di OnePlus 12: a tutta potenza

Lo smartphone ha per sistema operativo OxygenOS 14.0 basato su Android 14, che semplicemente vola con la potenza del chip Snapdragon 8 Gen 3 (CPU Qualcomm Kryo e GPU Adreno 750). Tutto vi muove con la massima velocità, anche utilizzando le impostazioni di risparmio della batteria. E anche giocando a lungo a giochi energivori, la temperatura resta bassa. Si scalda solo leggermente durante la ricarica rapida, ma nulla di ingestibile. Anche nei benchmark abbiamo ottenuto ottimi risultati: in Geekbench 6 abbiamo ottenuto risultati multiscore sopra i 5000 (abilitando la modalità ad alte prestazioni) e lo stesso in 3D Mark Wild Life Extreme. Numeri da top di gamma.

Anche la versione da 12GB ha più RAM di quanta possa servire. Ma il modello che abbiamo testato, da 16GB, risulta a prova di futuro. Anche dal punto di vista delle connessioni, non manca nulla: 5G (anche con eSIM), Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.4 con supporto a vari codec audio e NFC vanno alla grande.

L’unica opportunità mancata riguarda le funzionalità AI. Rispetto ad altri smartphone in questa fascia di prezzo, che hanno annunciato funzioni avanzate, non c’è nessuno strumento da “effetto wow” su OnePlus 12. Inoltre, seppur i quattro anni di aggiornamenti Android e cinque di patch di sicurezza sono sopra la media, non competono con alcuni rivali nella categoria. In altre parole: l’hardware da top di gamma c’è, ma il software e il supporto sono un po’ indietro rispetto alla competizione.

Un ottimo reparto fotografico — ma basta per competere con i migliori?

La fotocamera del OnePlus 12 si distingue per il sensore principale da 50 megapixel Lytia LYT-808, una fotocamera grandangolare da 48 megapixel IMX581 e una teleobiettivo a periscopio da 64 megapixel OmniVision OV64B.

La fotocamera principale da 23mm ci ha convinto negli scatti in qualsiasi condizione di luce. I colori di Hasselblad ci piacciono moltissimo quando possono prendere tante luce, ma anche di notte la resa cromatica convince. La grandangolare risulta meno precisa nei dettagli (specie ai margini delle foto), ma resta molto versatile. Davvero interessante il teleobiettivo da 70mm, che grazie alla stabilizzazione ottica permette di zoomare a 3x in maniera perfetta e resta efficace fino a 10x anche in scarse condizione di luce, con poco rumore. Lo zoom digitale arriva a 120x, ma non vorrete usarlo. L’effetto ritratto con lo zoom 3x, sebbene leggermente inferiore ad alcuni rivali top di gamma, ci è piaciuto molto usarlo.

La stabilizzazione nei video non risulta perfetta, ma comunque piuttosto solida. Qui però si vede un po’ più il distacco rispetto ad altre opzioni più costose. Manca la possibilità di girare in RAW, potete girare in 4K a 60 fps e 8K a 24 fps.

La fotocamera da selfie gestisce molto bene la luce quando ne arriva in eccesso, mentre fatica un po’ quando siete in penombra o di notte. La resa cromatica risulta piuttosto buona, ma i dettagli si perdono velocemente in condizioni non perfette.

Tirando le somme: il reparto fotografico risulta piuttosto completo e ben calibrato. Soprattutto il sensore principale e il teleobiettivo faranno divertire gli appassionati di fotografia mobile. C’è tuttavia chi fa meglio, anche se a prezzi superiori.

Campione di autonomia e ottima ricarica rapida

Le prestazioni della batteria ci sono parse semplicemente eccellenti. Con 5400 mAh, abbiamo fatico a mettere in difficoltà OnePlus 12 durante i test di questa recensione. Potete giocare, usare Android Auto, ascoltare musica, fare foto e video, navigare più di quanto abbiate mai fatto: arriverete comunque a sera senza bisogno della modalità risparmio batteria. Con un uso più classico, potete arrivare alle due giornate. E mentre in standby (di notte, per esempio), consuma davvero pochissimo.

La ricarica 100W SUPERVOOC permette di avere abbastanza autonomia per finire la giornata restando solo qualche minuto accanto alla presa. Meno di mezz’ora basta per arrivare sopra al 90% e poter sfruttare la grande autonomia. Per la ricarica serve però un caricatore compatibile, che fortunatamente trovate in confezione. C’è anche la ricarica wireless AIRVOOC da 50W, molto comoda.

Conclusioni: vale la pena acquistare OnePlus 12?

Sul sito di OnePlus e su Amazon potete trovare questo smartphone a 969 euro per la versione da 12+256GB e 999 euro per quella da 16+512GB (il prezzo di partenza è di 1099€). Questa seconda opzione, per il momento, ci sembra la migliore. Ma è quella consigliabile?

Dopo averlo provato in questa recensione, possiamo dire che nella categoria dei top di gamma c’è chi fa meglio di OnePlus 12. Ma sono telefoni che, in linea di massima, costano da 200 a 600 euro in più. Se confrontato rispetto agli smartphone che costano più o meno quanto lui (come le versioni base dei top di gamma Apple e Samsung), si difende molto meglio.

Il display e la batteria sono eccellenti, la fotocamera molto buona, le prestazioni al top. E poi ci sono tante piccole comodità, come lo schermo Aqua Touch e il sensore a infrarossi. OnePlus 12 non ha veri difetti e ha tanti pregi. Ma non svetta rispetto alla concorrenza in questa fascia di prezzo. Se, come negli Stati Uniti, costasse l’equivalente di 799 dollari, sarebbe un best buy. Ma vicino ai mille euro la concorrenza è elevata. Anche se, acquistandolo, non rimarrete certo delusi: è un ottimo smartphone.

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