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Figure AI tratta con Microsoft e OpenAI per finanziare un robot umanoide

Il nome provvisorio del robot è Figure 01

La tecnologia va sempre più veloce verso il futuro. Ce ne siamo accorti nelle ultime ore, con una notizia che ha riempito le cronache: Neuralink ha installato il primo impianto neuronale nel cervello di un essere umano. Inutile specificare quante implicazioni questa eclatante novità possa avere da un punto di vista tecnologico, medico e soprattutto etico.

Un altro recente approdo tecnologico che non smette di far parlare di sé è sicuramente l’intelligenza artificiale, specie nelle sue declinazioni testuali e visive dell’IA generativa.

Anche qui, si spostano sempre un po’ più in là i confini del possibile, per esempio avvicinandosi a un’ibridazione uomo-macchina sino a poco tempo fa relegata al mondo della fantascienza.

Lo dimostrano le trattative tra Future AI da una parte, e Microsoft e OpenAI dall’altra, per la creazione di un robot umanoide. Cosa sappiamo della possibile partnership?

Future AI con Microsoft e OpenAI per un robot umanoide

La notizia è stata data da Bloomberg nella giornata di martedì 30 gennaio. E il titolo dell’articolo ci dice già molto: “Startup di robot umanoidi Figure AI in trattative per finanziamenti con Microsoft e OpenAI.”

Microsoft, che sta puntando sempre di più sulla sua partnership con OpenAI, starebbe dunque pensando a un investimento in Figure AI. Ossia una startup specializzata nello sviluppo di robot umanoidi. Secondo Bloomberg, lo stato della trattativa sarebbe già in fase avanzata. Microsoft e OpenAI avrebbero preso parte a un round di investimento da 500 milioni di dollari. L’obiettivo? Lo sviluppo di un robot umanoide basato su ChatGPT.

L’impegno complessivo delle due aziende dovrebbe essere di 100 milioni di dollari: 95 da parte di Microsoft e i restanti 5 provenienti dalla società di Sam Altman.

Sempre secondo Bloomberg, il finanziamento potrebbe valutare far valutare Figure AI (fondata nel 2022) 1,9 miliardi di dollari.

Robot Welding

Figure 01

Il robot umanoide progettato da Figure AI, su cui starebbero investendo Microsoft e OpenAI, almeno per ora si chiama Figure 01. Ed è pensato, d’altronde come la maggior parte dei robot utilizzati in ambito lavorativo, per svolgere compiti troppo pericolosi per gli esseri umani. Ma se nel progetto sta entrando anche OpenAI, evidentemente il robot avrà ulteriori funzionalità di cui per ora siamo all’oscuro. Così come non sono noti i tempi di rilascio del prodotto.

Una nuova generazione di robot umanoidi?

La sensazione è che da più parti si stia lavorando a una nuova generazione di robot umanoidi.

Di recente 1X Technologies, startup norvegese dello stesso settore sostenuta economicamente anche da OpenAI, ha ottenuto 100 milioni di dollari in finanziamenti. Della partita è anche l’immancabile Elon Musk, con il suo Optimus.

Optimus

Del robot umanoide Optimus si parla già dall’inizio del 2022, ma ultimamente Elon Musk ha svelato le carte.

Parlando con gli investitori in una conferenza, Musk ha fatto sapere che con “buona probabilità” i primi robot umanoidi Optimus, chiamati anche Tesla Bot, possano essere operativi già l’anno prossimo. E, almeno stando alle parole pronunciate dallo stesso Musk al Tesla AI Day dell’ottobre 2023, ogni unità potrebbe costare meno di 20.000 dollari.

Nel frattempo, nei giorni scorsi è circolato in rete un video di Optimus (che naturalmente il patron di Tesla ha mostrato in un post su X), che piega diligentemente – e pure con una certa lentezza, ma non pretendiamo troppo – alcune T-shirt.

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Sarà l’anno dei robot umanoidi?

Insomma, c’è da attendersi un’imminente svolta nell’ambito dei robot umanoidi?

Di certo, i progressi sono notevoli da più parti. Ad esempio, l’Università di Tokyo ha sviluppato, e mostrato al pubblico, Alter3. È un robot capace di assumere differenti posture, molto simili a quelle umane, durante una conversazione. Alter3, che utilizza il modello linguistico GPT-4 di OpenAI, tra le altre cose sa scattarsi un selfie e mimare un essere umano che sta suonando la chitarra.

E non dimentichiamoci di Robot Spot, messo a punto da Boston Dynamics. Il cane robot è stato integrato con ChatGPT, e ora è in grado di parlare.

Una curiosità: lo scorso dicembre, la nostra arma dei Carabinieri ha acquistato un prototipo di Robot Spot. Che, con il nome di Saetta, collaborerà con il Nucleo Artificieri di Roma.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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