PlayStation: il futuro è nel game as a service, ecco cosa aspettarsi

Hiroki Totoki, il CFO di Sony, ha appena annunciato durante una riunione con gli analisti che l’azienda giapponese sta lavorando a ben 10 giochi con formula Game as a service da pubblicare entro il 2026 su PlayStation. Una scelta che dimostra quanto la compagnia sia interessata a questo tipo di prodotti e che acquista senso se pensiamo che nel 2021 gli utenti iscritti al PlayStation Plus sono aumentati in modo significativo.

PlayStation: 10 giochi game as service in arrivo entro il 2026

L’annuncio da parte di Sony arriva a poche della conferma dell’acquisizione di Bungie, con la quale sembra che il colosso giapponese sia al lavoro per la creazione di una grande nuova IP ancora avvolta dal mistero. Proprio per questa ragione Sony vorrebbe collaborare con la software house di Destiny per entrare nel mercato dei Game as a Service, ovvero quei titoli a supporto continuo.

Totoki non ha specificato se sia proprio Bungie la software house al lavoro su questa misteriosa IP, ma le chance sono ovviamente molto alte, vista la recente acquisizione. Detto questo c’è anche un rumor che ha iniziato a circolare nelle scorse ore che vedrebbe Naughty Dog impegnata nello sviluppo di un gioco live service dedicato a PlayStation 5, possibilità da non escludere a priori.

Dato che il piano è quello di pubblicare 10 giochi entro il 2026 è lecito immaginare che le uscite verranno cadenzate con regolarità in questo arco temporale, anche se così tanti prodotti dello stesso tipo rischiano di sovrapporsi l’un l’altro in modo piuttosto dannoso. I GaaS sono tipicamente titoli a cui serve dedicare molto tempo, e ben 10 di loro potrebbero saturare l’utenza PlayStation.

Purtroppo al momento non abbiamo altri dettagli in merito, ma ci teniamo a sottolineare che si tratta di un terreno scivoloso, e che va affrontato nel modo giusto per riuscire a farlo funzionare a dovere; staremo a vedere se Sony saprà sfruttare tutte le sue potenzialità.

Come se non bastasse poi, Sony è anche entrata nel dettagli anche dei numeri dei numeri del PlayStation Plus e e delle vendite software, che delineano un quadro piuttosto interessante.

I numeri del PlayStation Plus

Come dicevamo i numeri del PlayStation Plus del 2021 delineano uno scenario florido per la compagnia, dato che quest’anno gli abbonati sono aumentati di 600.000 unità portando il totale degli iscritti a 48 milioni. Questi dati potrebbero essere la ragione per la quale Sony ha deciso di puntare sui live service, dato che si tratta di giochi tipicamente online.

Questa strategia peraltro arricchirebbe il catalogo PlayStation di esperienze multigiocatore di livello, un branca di videogiochi che da sempre non ha mai avuto una grande rappresentanza sulla console Sony.

L’ideale sarebbe vedere un qualche tipo di integrazione con il progetto Spartacus, che dovrebbe rivoluzionare gli abbonamenti online di PlayStation, ma è ancora troppo presto per fare teoria a tal riguardo.

Buono anche il mercato digitale, che è cresciuto di quasi dieci punti percentuale su base annua. Le vendite su PlayStation Store infatti rappresentano ben il 62% del totale rispetto al 53% del 2020 nello stesso periodo. Anche in questo caso si tratta di proporzioni che rientrano nella media, dato che in queste percentuali rientrano anche i costi sostenuti per DLC e contenuti extra a pagamento.

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