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La recensione di realme 11 Pro+ 5G, stile italiano e fotocamera da 200MP

Uno stile italiano e un hardware al top: durante questa recensione Realme 11 Pro+ 5G ha saputo distinguersi per la sua fotocamera da 200 MP, la sua ricarica da 100 W e il suo design made in Italy. Ma anche per il display AMOLED curvo da 6,7 pollici, con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz e una luminosità di 950 nit. Tuttavia, qualche “fastidio” nel software dello smartphone e un chip non proprio da gaming lo separano dai top di gamma – anche se per il resto, con un prezzo di poco sopra i 500 euro (e addirittura più basso con l’offerta di lancio) si difende bene. Vale la pena puntare su questo smartphone ricco di stile e con fotocamera da 200MP? Vi aiutiamo a capirlo in questa recensione di realme 11 Pro+ 5G.

La nostra recensione di realme 11 Pro+ 5G

In media, passiamo ogni giorno tre ore e un quarto sul nostro smartphone. Non lo diciamo per fare una qualche critica sociale sull’uso del telefono, ma solo per constatare che è una parte importante della nostra giornata. E che quindi siamo più che giustificati a cercare uno smartphone che non sia solamente funzionale – ma anche bello da vedere.

Per realme 11 Pro+ 5G, l’azienda cinese ha voluto collaborare con il designer italiano Matteo Menotto. E ha realizzato un design Sunrise Beige, che secondo Menotto richiama il colore del Duomo di Milano e del centro della città meneghina al tramonto.

design realme 11 pro+ 5g recensione min

Menotto, che in passato ha lavorato per grandi marchi della moda coem Gucci, ha realizzato una finitura molto particolare per il retro di questo smartphone. La pelle vegana sul retro, di un bianco che sa di elegante e di curato, rende molto salda la presa sullo smartphone – tanto che non abbiamo mai usato la cover trasparente inclusa nella confezione. La filigrana che taglia verticalmente in due lo smartphone risulta liscia al tatto e gioca con la luce in maniera particolare. E si sposa molto bene ai contorni metallici dello smartphone e al grande cerchio della fotocamera.

È uno smartphone che si fa notare: durante i test per questa recensione, ogni volta che toglievamo dalla tasca realme 11 Pro+ 5G qualcuno ci chiedeva che smartphone fosse. Non è un gusto che piace a tutti (noi normalmente preferiamo stili più semplici). Ma è molto ben realizzato.

Lo smartphone, con il retro in pelle vegana e lo schermo curvo, sta molto bene in mano e risulta più piccolo e leggero di quello che le dimensioni generose dello schermo farebbe pensare. Apprezziamo molto che realme abbia curato questo aspetto, di cui spesso nella fascia media ci si dimentica.

In basso trovate slot per la SIM e ingresso USB-C per la ricarica, sulla destra i punsanti di sblocco e per il volume. Il lettore delle impronte è sotto lo schermo – e anche se non è il migliore che abbiamo provato, risulta piuttosto responsivo.

Uno schermo davvero ben realizzato

Se è vero che il design è importante quando si usa lo schermo per tutte queste ore al giorno, la qualità dello schermo lo è ancora di più. Il nuovo smartphone di realme ha un display curvo OLED da 6,7 pollici che ha un rapporto schermo-corpo del 93,65%: anche le cornici inferiore e superiore sono praticamente inesistenti e il punch-hole della fotocamera non distoglie dalla qualità dello schermo.

schermo realme 11 pro+ 5g recensione min

La risoluzione FHD+ 2412×1080 permette di godersi serie TV e video al massimo, anche grazie al contrasto perfetto dell’OLED. Il refresh rate da 120Hz e il touch sampling da 360Hz lo rendono ottimo anche per il gaming. Ha la certificazione HDR 10+ e una buona visibilità sotto il sole, grazie alla luminosità di picco da 950 nits.

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Quello che ci ha più colpito, tuttavia, è la resa del colore, che risulta davvero ottima. Anche grazie al dimming a 2160Hz. Uscendo dai tecnicismi, significa che ha una maggior capacità di resa del colore anche a bassa luminosità. Un ottimo display, che realme ha fatto testare da TÜV Rheinland per accertarsi che non stanchi gli occhi anche la sera.

Un processore di fascia media, con un software pieno di bloatware

realme ha implementato un processore Mediatek Dimensity 7050 5G nel suo realme 11 Pro+ 5G, che non ha brillato durante i test della nostra recensione – ma non ha nemmeno deluso. Se è vero che i benchmark non sono affatto da record, nell’uso quotidiano non ha mostrato lentezza, anche grazie ai 12GB di RAM e alla memoria da 512GB. I gamer più incalliti vorrano il più recente chip per avere un vantaggio competitivo sugli altri giocatori. Ma chiunque altro non dovrebbe avere problemi: riesce a gestire giochi e app senza incepparsi.

Il sistema operativo realm UI 4.0 offre tutte le funzionalità di Android 13 in un’interfaccia che troviamo funzionale. Con alcune chicche grafiche, come la presenza di un carosello di immagini di sblocco – che con uno schermo di questa qualità sono ottime. Peccato per le troppe app pre-installate. Non solo le app Google e realme (a volte doppioni, come un browser extra o l’app Orologio), che non potete disinstallare. Ma anche una pletora di applicazioni e giochi che non abbiamo scelto. Se alcune utilities hanno senso (l’app di Amazon o Spotify le scaricano la maggior parte degli utenti), ci sono 16 giochi che e una dozzina di app che realme ha scelto di installare per voi. In un dispositivo che cura tanto il design, avremmo sperato in un software più elegantemente minimalista.

Recensione realme 11 Pro+ 5G: la fotocamera da 200MP

fotocamera recensione realme 11 pro+ 5g min

La fotocamera principale è un sensore Samsung ISOCELL HP3 da 200 MP, con stabilizzatore ottico e zoom in-sensor 4x senza perdita di qualità. La grandissima quantità di pixel del sensore permette di avere zoom 2x o 4x lossless, senza quindi perdere in qualità. In buone condizioni di luce, il risulta effettivamente risulta piuttosto buono, mentre con lo scendere della sera un po’ di rumore in più si nota.

realme ha inoltre implementato altre soluzioni intelligenti come l’Auto-Zoom nella sezione “Strada” della sua app fotocamera, dove trovate anche una serie di filtri di Lonely Planet per trovare lo stile più adatto ai vostri scatti. L’Auto-Zoom funziona molto bene, trovando la giusta distanza affinché il soggetto sia al centro dello scatto. Qualcosa di utile nel caso facciate fotografie con soggetti dinamici o in movimento. La stabilizzazione ottica e il SuperOIS rendono piuttosto semplice scattare immagini anche in condizioni complesse, come con soggetti che si muovono oppure di notte o con scarsa luce. Non mancano poi diverse modalità, tra cui Super NightScape, Moon Mode e Starry Mode Pro.

Purtroppo, tuttavia, pensiamo che l’app fotocamera tenda un po’ a “vivacizzare” i colori quando lasciata in modalità automatica, anche senza abilitare l’uso dell’AI. Gli appassionati di fotografia potranno usare il grande conto di megapixel del sensore principale per fare scatti davvero soddisfacenti, regolando in modalità Pro i parametri (o usando un’altra app). Ma chi è meno esperto potrebbe ottenere fotografie ottime per i social ma non abbastanza ben realizzate da stampare. Apprezziamo comunque la versatilità del sensore: con le giuste impostazioni, può darvi grandi soddisfazione.

Le altre fotocamere posteriori sono un’ultra grandangolare da 8 MP e una macro da 2 MP. Che userete gran poco: la differenza con la principale è grande. La fotocamera anteriore da 32 MP permette di scattare selfie con la modalità Super Group Portrait ed è di buona qualità.

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Da sinistra: 1x, 2x, 4x
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Stessa foto, con modalità notturna

 

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Macro
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Ritratto
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Modalità 200MP

    Batteria e ricarica da 100W

    La batteria ha una capacità di 5.000 mAh, che durante i nostri test ha permesso di arrivare tranquillamente a fine giornata tutti i giorni – e anche di più con un utilizzonella media. Inoltre, realme 11 Pro+ 5G supporta la ricarica rapida SuperVOOC S da 100 W, che permette di ricaricare lo smartphone completamente in 26 minuti.

    Durante i nostri test, tuttavia, il vantaggio maggiore lo abbiamo avuto con le “mezze ricariche”, quando collegavamo il telefono al caricabatterie da 100W incluso nella confezione per pochi minuti. Per esempio, una sera lo abbiamo collegato mentre chiudevamo le griglie di casa prima di uscire: un tempo molto ridotto, non abitiamo alla reggia di Versailles. realme 11 Pro+ 5G è passato dal 17 al 36% in quei pochi minuti, permettendoci di arrivare tranquillamente alla fine della serata, pur scattando fotografie e giocandoci un po’.

    ricarica realme 11 pro+ 5g smartphone recensione min

    Recensione di realme 11 Pro+ 5G: vale la pena

    Realme 11 Pro+ 5G ha un hardware impressionante: lo schermo è davvero ottimo, la fotocamera da 200MP offre possibilità enormi e la ricarica da 100W risulta davvero troppo comoda: una volta provata, non vorrete tornare indietro. Il processore e le fotocamere di supporto sono le uniche note non da “top di gamma”. Tuttavia, il software ha le sue pecche: il sistema operativo a troppo bloatware e un paio di funzioni rindondanti. L’app della fotocamera ha tante funzioni intelligenti, ma non “sistema” alla grande le fotografie come fanno alcuni rivali in questa fascia di prezzo.

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    Il design tuttavia risulta davvero unico e potrebbe convincere anche qualche scettico ad acquistare questo prodotto, dal prezzo di 519,99 euro (in offerta di lancio a 469,99). Una fascia dove non mancano i rivali che, pur offrendo di meno dal punto di vista delle specifiche, offrono un’esperienza software più curata. Se lo stile dello smartphone vi piace, sappiate che ha tante qualità da offrire: ricarica, schermo, fotocamera (anche se magari conviene provare qualche altra app oltre a quella di base). Con l’offerta di lancio, il prezzo sicuramente diventa molto interessante. Ma forse ha un rivale già in casa: se vi accontentate di un design meno raffinato (senza pelle vegana) e della metà dei megapixel, il realme 11 Pro 5G ha un rapporto qualità prezzo ottimo.

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    Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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