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Il futuro della e-mobility nasce in Valdarno con ABB

Abbiamo visitato la nuova sede di San Giovanni Valdarno, il più grande impianto di produzione per stazioni di ricarica in Italia

San Giovanni Valdarno, un paese da meno di 17mila abitanti e più di 700 anni di storia. Un comune in provincia d’Arezzo, come ce ne sono migliaia in Italia. Se non fosse che ABB ha scelto San Giovanni Valdarno ABB per costruire il proprio Centro di Eccellenza E-mobility, sfruttando la tradizione industriale del territorio toscano per far lavorare la produzione a fianco della Ricerca & Sviluppo. Costruito in soli due anni, lo stabilimento in Valdarno usa solo energia rinnovabile per costruire stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Una perla della Green Economy, una culla per il futuro dell’e-mobility: tutto nel cuore verde della Toscana.

ABB inaugura il suo Centro di Eccellenza E-Mobility a San Giovanni Valdarno

Di solito per vedere i centri di avanguardia tecnologica bisogna prendere uno (o più) aerei, superare oceani e continenti, vincere l’insicurezza di parlare un’altra lingua. Invece abbiamo dovuto solamente prendere un Frecciarossa (e sopportare il caldo) per giungere allo stabilimento ABB di San Giovanni Valdarno.

Una struttura recentissima, come ci spiega il Plant Manager Stefano Chieregato, che ricorda ancora la cerimonia interna per la posa della prima pietra a luglio 2020. Dopo due anni, il centro risulta operativo sia per la produzione che per la Ricerca & Sviluppo, con cinquecento persone che lavorano nell’impianto (di cui 70 ingegneri e ricercatori). Che hanno dovuto sopportare il passaggio di noi giornalisti mentre raggiungevamo la sala plenaria dove è avvenuta la cerimonia di taglio del nastro.

ABB SAN GIOVANNI VALDARNO Entrance min

Passando per gli uffici, un collega commenta la cura al design con un “queste cose le ho viste a Mountain View da Google“. Anche se il tour della fabbrica ci ha poi svelato come la tecnologia in questo stabilimento dialoghi sempre con l’abilità industriale e l’attenzione artigianale dei dipendenti.

Ricerca, produzione e test. Un centro dove la collaborazione è la chiave

Chieregato ci spiega che questo connubio fra produzione e innovazione è il vero punto di forza di questo centro, “che permette di sviluppare dal concetto fino alla produzione delle stazioni di ricarica. Nello stabilimento infatti abbiamo la parte di ricerca e sviluppo, di ingegnerizzazione, di testing per la sicurezza e la qualità”.

ABB SAN GIOVANNI VALDARNO Production Area 01 min

E durante il tour della fabbrica abbiamo potuto vedere come la vicinanza fra i lavoratori e i ricercatori non sia solo una “metafora da conferenza stampa”. Girando per i 16mila metri quadri dello stabilimento (3,2 mila per l’R&D), abbiamo visto le linee di produzione delle schede, che grazie all’automazione per le componenti più piccole e la precisione degli operai per quelle più grandi ha una grandissima flessibilità. Ma anche la zona di assemblaggio dei cabinet per le stazioni di ricarica, al termine dei quali ci sono altrettante camere per testare il prodotto in sicurezza.

ABB a San Giovanni Valdarno: test all’avanguardia…

Ma basta attraversare una porta perché uno degli ingegneri dell’R&D ci accolga e ci spieghi come funzionano le camere climatiche per testare i charger. Alzando la temperatura fino a 100 gradi Celsius e abbassandola sotto zero di altrettanti, possono valutare le condizioni delle stazioni di ricarica e assicurarne le prestazioni per 10 anni. Con test che in pochi mesi simulano diversi anni di utilizzo, variando la temperatura e altri parametri.

Il Centro di Eccellenza di E-Mobility ABB di San Govanni Valdarno ha anche una camera EMC per valutare le emissioni elettromagnetiche, isolando tutte le interferenze esterne e le rifrazioni in fase di test. Qualcosa che per noi (che ingegneri non siamo) ha un gusto quasi fantascientifico, a pochi passi dalla linea di produzione dei cabinet. Dove c’è una zona dedicata al testing dei prototipi, dove l’R&D e gli operai più esperti valutano come industrializzare le novità che ABB sviluppa. Provando anche le intuizioni di altri centri in tutto il mondo.

ABB SAN GIOVANNI VALDARNO Anechoic chamber min

L’ultima parte del nostro tour era all’esterno (e al caldo!), in un’aera con montate diverse colonnine di ricarica, anche quelle per autobus e mezzi pensanti. Fra queste, un’ingegnera ci ha mostrato Terra 360, fiore all’occhiello della produzione ABB. Può infatti ricarica più auto in contemporanea, regolando la potenza in maniera intelligente. E riesce a erogare fino a 100 km in meno di tre minuti.

… anche usando le macchine dei dipendenti

Durante il test ha utilizzato delle auto elettriche per mostrarci la ricarica rapida. Ma siamo rimasti stupiti quando Francesco Mennucci, Amministratore Delegato di ABB E-Mobility SpA e Global ABB E-mobility Division Operations & Service Manage, ci ha spiegato in un’intervista che le auto usate nei test sono quelle aziendali dei dipendenti. ABB, che ha annunciato di voler elettrificare tutta la sua flotta di auto, ha chiesto ai dipendenti di lasciare per i test le proprie auto aziendali elettriche. In modo da trovarle cariche a fine giornata, e inoltre di dare una mano ai colleghi dell’R&D. Una collaborazione davvero a 360 gradi.

ABB SAN GIOVANNI VALDARNO Charging station min

La rivoluzione elettrica è già iniziata e la Valdarno sarà protagonista

Mennucci ci spiega che ABB E-mobility ha più 10 anni di storia, con il primo charger da 50 kW che nasceva nel 2010 . Ma oggi ha partnership e collaborazioni con i principali player nel mercato della rifornitura elettrica. L’anno scorso l’azienda ha venduto 680 mila stazioni di ricarica in oltre 85 mercati in tutto il mondo. Ora ha investito 30 milioni di dollari nel nuovo stabilimento di San Giovanni Valdarno, che potrà produrre oltre 10 mila stazioni di ricarica a corrente continua.

Ma soprattutto giocherà un ruolo fondamentale la ricerca, fianco a fianco alla produzione. Il Valdarno darà “ulteriore slancio alle nostre attività di ricerca e sviluppo, assicurandoci il consolidamento della nostra reputazione di leader mondiale nelle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici: lavoriamo per portare soluzioni di mobilità elettrica per un presente e un futuro sempre più sostenibili”.

Antonio De Bellis, E-Mobility lead, ABB Italy, ci ha poi mostrato quante sono le soluzioni che ABB sviluppa per i suoi partner. Molte delle quali abbiamo visto in realizzazione durante il tour della fabbrica. E ci spiega che l’obiettivo della rivoluzione E-mobility va oltre a “sostituire le pompe di benzina”. L’obiettivo infatti è quello di creare un’ecosistema a livello Europeo per rendere la ricarica accessibile e semplice da usare. Anche per i mezzi pesanti. Con funzionalità intelligenti come la diagnostica remota, oggi usata nel 90% delle stazioni ABB, che riparano a distanza nel 65% dei casi grazie alla connettività internet.

ABB SAN GIOVANNI VALDARNO External 02 min

Mentre i dirigenti e le istituzioni parlavano, avevano accanto a loro un caricatore Terra 360, che abbiamo poi potuto vedere in azione. L’attenzione ai sensori luminosi, ai feedback dello schermo. Tutto in quel prodotto riassumeva lo sforzo a rendere la ricarica elettrica facile e fruibile. Il centro di un futuro green.

Il ruolo del territorio

Un futuro green che abbiamo già visto all’opera nello stabilimento toscana. L’importanza del Valdarno per l’innovazione in E-mobility sarà quindi essenziale. Ma anche lo stabilmento ABB risulterà fondamentale per l’aretino. Come ha spiegato il Presidente della Toscana Eugenio Giani, “Nell’eccellenza globale del sito a San Giovanni Valdarno c’è una scommessa che parla al mondo: l’innovazione del mercato della mobilità. Oggi salutiamo una nuova impresa che parla al futuro dal cuore della nostra regione, il Valdarno aretino. Siamo orgogliosi di ospitare un progetto che opera secondo criteri di sostenibilità e convinti che investimenti come questo siano un riconoscimento anche per i nostri amministratori – e prima fra tutti la sindaca, Valentina Vadi – e per il tessuto di imprese e servizi nel territorio“.

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Sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi spiega che “Con l’insediamento di ABB prende fisionomia compiuta l’area di Sant’Andrea. Questa area, diversi anni fa, era stata individuata come l’area produttiva del nostro Comune ma, per una serie di alterne vicende, non aveva mai potuto vedere realizzata la propria vocazione. Fino ad oggi. Il nuovo insediamento produttivo ABB sarà un centro di eccellenza mondiale nell’ambito della mobilità sostenibile e San Giovanni Valdarno si caratterizzerà, nel mondo, per questa produzione pulita, green, sostenibile, ad alta tecnologia perfettamente in linea con gli intenti della Amministrazione comunale che guido. L’inaugurazione dello stabilimento costituisce un momento storico per San Giovanni ed apre una stagione nuova per la nostra città ed un’opportunità di crescita economica, sociale e culturale importante“.

ABB a San Giovanni Valdarno: la massima sostenibilità

Costruire stazioni di ricarica per le autovetture ha un impatto importante sull’ambiente. Il 27-29% delle emissioni di CO2 arriva dal traffico. Ma le cose stanno cambiando. Entro il 2030 ci aspettiamo 130 milioni di EV. E l’Europa ha deciso che dal 2035 non si potranno più vendere auto che producono emissioni. A questo si aggiungono gli studi sul “megaWatt Charging“. Mennucci ci spiega che l’obiettivo delle ricariche da 3MW non risulta più tanto lontano.

ABB sta investendo per accelerare questo sviluppo. Anche con la possibilità di avere charger bidirezionali. Che permettano di gestire la rete in maniera intelligente. Oltre che investire nel futuro per i velivoli elettrici (VTOL), piccole imbarcazioni sportive, power plant virtuali e molto ancora.

Il centro ABB di San Giovanni Valdarno giocherà un ruolo centrale in questo futuro. Ma già da oggi lo fa in maniera sostenibile. I pannelli solari soddisfanno in maniera autonoma il 30% del fabbisogno del sito (720MWh), ma anche tutte le altre risorse arrivano esplicitamente da fonti rinnovabili. E quando utilizzano i macchinari per i test, con potenze fino a 2,5 MW, reimmettono il 90% della corrente nel sistema. Si perde solo la fisiologica dispersione, mentre tutto il resto non viene sprecato.

Con oltre 9.000 dispositivi gestiti in rete in tutta la struttura (dall’illuminazione al trattamento dell’aria), il risparmio arriva fino al 60%. Inoltre lo stabilimento raccoglie l’acqua piovana per l’irrigazione. E ricicla il 100% degli scarti di produzione. Il centro in Valdarno non solo sembra futuristico, è davvero ecologico. Tanto che l’azienda, oltre ad aver ricevuto già diverse certificazioni per l’ambiente, mira a ottenere la certificazione gold level LEED. Uno standard di livello assoluto per l’eco-compatibilità.

ABB a San Giovanni Valdarno, un passo verso un futuro green

Potremmo continuare a parlarvi dello stabilimento toscano di ABB per ore. Rileggendo i nostri appunti abbiamo visto di aver tralasciando altre novità futuristiche da “gigante tecnologico americano”, ma dal sangue aretino. Come la gestione automatizzata del magazzino, che riesce a stoccare sia materie prime e semilavorati che i prodotti pronti per le spedizioni con l’intelligenza artificiale. Così come le stampanti per schede che sono capaci di operazioni difficile da seguire con lo sguardo.

Abbiamo anche trascurato l’impegno di ABB nella Formula E, con i charger a 360kW che finiranno nei box delle corse la prossima stagione. E non abbiamo nemmeno accennato alle tre colonnine esterne che ABB ha messo a disposizione della comunità di San Giovanni Valdarno.

Ma forse le nostre dimenticanze possono darvi un’idea di quanto innovativo e dinamico sia questo stabilimento. Che pure nell’operosità dei suoi dipendenti (e nel loro accento mentre lavoravano durante il nostro tour della fabbrica) dimostrano la collocazione in un territorio dalla grande storia industriale. Il Valdarno diventa la Silicon Valley della E-Mobility, senza perdere la propria natura.

Se vi serviva il millesimo motivo per visitare la Toscana, lo avete trovato: oltre al patrimonio artistico ed enogastronomico, ora ha anche un cuore elettrico.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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