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Facebook introdurrà il tatto nel metaverso

La nuova pelle artificiale si chiamerà ReSkin

Non resistiamo alla battuta: se con il passaggio da Facebook a Meta avete pensato che il gruppo guidato da Mark Zuckerberg abbia cambiato pelle, non avete ancora visto niente.

Perché quello a cui i ricercatori di Meta stanno lavorando è davvero una nuova pelle artificiale. Alla quale sarà affidato nientemeno che il compito di introdurre il tatto nel metaverso.

L’annuncio è stato dato dalla stessa azienda. E ora campeggia in un lungo post, corredato di immagini e video, pubblicato sul blog ufficiale lunedì 1 novembre.

Meta sembra davvero intenzionato a marginalizzare Facebook, la piattaforma social che conta quasi tre miliardi di utenti, finita sotto l’occhio del ciclone a causa delle dichiarazioni di Frances Haugen, che sono poi sfociate nei Facebook Papers.

Cosa sappiamo di ReSkin? In cosa consiste questa nuova tecnologia, e a che punto sono i tecnici che stanno lavorando al progetto?

Meta

Il tatto nell’intelligenza artificiale

Meta spiega come, nell’ambito dell’intelligenza artificiale, il tatto sia un senso più difficile da sviluppare rispetto alla vista e all’udito. Ma è del tutto evidente come, per avere un’esperienza il più possibile immersiva e realistica (anche nel metaverso), l’esplorazione tattile dell’ambiente risulta fondamentale.

ReSkin

In quello che finora sembrava un terreno di ricerca ostico, annunciano con orgoglio i vertici di Meta, è stato adesso raggiunto un importante risultato. E il suo nome è ReSkin.

Si tratta, leggiamo nella nota, di una pelle artificiale open source, messa a punto dai ricercatori di Meta AI in collaborazione con uno staff della Carnegie Mellon University.

ReSkin aiuterà i ricercatori a far progredire le capacità di rilevamento tattile dei loro sistemi di intelligenza artificiale con estrema rapidità e precisione. In che modo?

Come funzionerà ReSkin

ReSkin sfrutterà i progressi nell’apprendimento automatico e nel rilevamento magnetico. E viene presentata come una soluzione economica, versatile, durevole e sostituibile, pensata per un utilizzo a lungo termine. Oltre che facile da indossare sia per i robot che per gli esseri umani.

Questa nuova tecnologia si baserà su un algoritmo di apprendimento che permetterà l’autocalibrazione dei sensori. Tutti i dati desunti dall’esperienza passano poi al sistema.

In concreto, questa pelle artificiale (in elastomero), spessa meno di tre millimetri, sarà attraversata da particelle magnetiche. Quando ReSkin entra in contatto con una superficie, il materiale si deforma e altera il campo magnetico prodotto dalle particelle. Ecco quali sono i dati che vengono inviati all’intelligenza artificiale, che decide come reagire allo stimolo a seconda della forza necessaria. In questo modo l’intelligenza artificiale sarà in grado non solo di apprendere, ma anche di affinare il senso del tatto.

Meta rilascerà documentazioni, codici e modelli base ai ricercatori, che potranno “utilizzare ReSkin senza dover raccogliere o addestrare i propri set di dati”.

Secondo Meta, la pelle artificiale è da sostituire dopo 50mila utilizzi.

Meta

Gli ambiti di utilizzo

L’autoapprendimento e i sensori ultrasensibili renderanno ReSkin utilizzabile in un’ampia gamma di attività basate sul tocco, compresi quelli che richiedono grande precisione. Si pensi ad esempio all’ambito sanitario. Ma anche alla presa robotica e alla propriocezione (cioè la consapevolezza di sé nello spazio).

Alcuni esperimenti (mostrati anche attraverso brevi video inseriti nel post sul blog di Facebook) ci fanno vedere come un’intelligenza artificiale grazie a ReSkin può manipolare con cura acini d’uva o frutti di bosco. Se applicata all’uomo, ReSkin è in grado di misurare la forza espressa in ogni esperienza tattile. In questo caso l’esperimento è stato effettuato applicando speciali solette alle zampe di un cane.

ReSkin e il metaverso

Al di là degli ambiti professionali di utilizzo, sono già moltissimi i curiosi che attendono come questa nuova tecnologia potrà essere declinata nell’esperienza tattile all’interno del metaverso. Anche se, va detto, non ci sono ancora dichiarazioni di Meta in questo senso.

Il boom del metaverso

Meta è nato da pochi giorni e sembra che si sia già scatenata una gara al metaverso.

Se il gruppo di Menlo Park, con ReSkin, sta lavorando per aggiungere al metaverso un’esperienza tattile realistica, altre aziende (da Nike a Disney) pensano già a brandizzarlo.

Zuckerberg ha assoldato Khaby Lame, la star social del momento, come portavoce di questo nuovo universo immersivo.

E se qualcuno di voi lettori dovesse avere pensieri catastrofici, e temere un abbandono progressivo del mondo reale, si rassicuri. Perché Meta sta aprendo nuovi negozi fisici, dove potersi munire dei dispositivi necessari per accedere proprio al metaverso.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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