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Pagelle, riassuntone e classifica della prima serata di Sanremo 2022

Si è conclusa pochi minuti fa la serata inaugurale della Settantaduesima edizione del Festival della Canzone Italiana. Ecco il riassuntone, le nostre pagelle e la classifica provvisoria della prima serata di Sanremo 2022.

Sanremo 2022: le pagelle della prima serata

Comincia col botto la prima delle cinque serate in diretta dal Teatro Ariston per la 72a edizione del Festival della Canzone Italiana. Col botto in tutti i sensi, visto che il ritmo è stato elevatissimo fin dall’inizio (i primi quattro big in gara sono stati liquidati nei primi 40 minuti). Ma basta chiacchiere, tuffiamoci a bomba nelle nostre pagelle per i primi 12 cantanti in gara in questa prima serata di Sanremo 2022.

Achille Lauro – Domenica

Scalzo, senza maglia, pantalone di pelle e con alle spalle l’Harlem Gospel Choir di New York. Balla, canta, si muove e quel palco ormai comincia a conoscerlo bene, al punto che sembra stargli stretto. Il brano poi è estremamente radiofonico, alla Lauro, con un tocco gospel che non guasta mai e l’immancabile personalità che contraddistingue l’artista. Idol: 7,5 

YumanOra e qui

Un timbro vocale interessantissimo e lui che saltella, senza troppe difficoltà dal registro basso che sfiora il graffiato per arrivare più in alto. Un brano che però rischia di penalizzarlo fortemente. Yuman però si muove bene sul trend del cantato in corsivo (vale a dire quel modo di masticare le parole alla Madame). Il cambio di tonalità poi è disumano. DisYumano: 8

NoemiTi amo non lo so dire

Noemi a Sanremo con un pezzo alla Noemi, nient’altro da dire. Il ritornello si apre con synth interessanti e soluzioni pop che sicuramente suoneranno bene in radio. Per il resto tutto è abbastanza Dimenticabile: 6

Gianni MorandiApri tutte le porte

La penna di Jovanotti si sente e poi c’è Mousse T a dirigere l’orchestra, che è sempre una cosa bella. Il brano è forte, per dirla alla Celentano, e sembra quasi far ringiovanire l’amatissimo Gianni Morandi che si commuove pure. Un inno alla vita, che ben si addice a chi lo canta. Positive Vibes: 6,5

La Rappresentante di Lista – Ciao Ciao

Veronica Lucchesi – de La Rappresentante di Lista – Berteggia e lo fa anche bene, senza mai cadere nello scimmiottamento. Atmosfere spudoratamente anni 80, talmente spudorate da risultare irresistibili, a ritmo di funky e un basso elettrico che restare fermi è impossibile. Saltellante: 7+

Michele Bravi – L’inverno dei Fiori

La parte più bella del brano di Michele Bravi è stato quanto è finito. Il pezzo è Sanremese – in senso negativo – l’esecuzione ancora peggio. Incommentabile: 4

Massimo Ranieri – Lettera al di là del mare

Un Massimo Ranieri in palese difficoltà vocale, una cosa che mai ci si sognerebbe di leggere o anche solo di pensare. Ma l’artista si avvicina alle 71 primavere, e in qualche modo glielo perdoniamo. Il brano è esattamente quello che ci si immagina da lui. Narrativo: 6-

Mahmood e Blanco – Brividi

Un mix semplicemente impeccabile tra i due timbri vocali: praticamente il duetto perfetto. Il brano è stupendo anche se stupisce: in molti si sarebbero aspettati qualcosa di più up-tempo, ma non è un male, anzi. L’esecuzione poi è perfetta sotto tutti gli aspetti. Brividi: 9

Ana Mena – Duecentomila ore

Dopo Gaia lo scorso anno, la quota Elettra Lamborghini quest’anno va ad Ana Mena. Il brano non ha nulla da dire, e non manca qualche svisata (soprattutto sul secondo chorus). Sarà l’emozione, ma la performance resta anonima. Quando esta noche tramonta il sol: 5

Rkomi – Insuperabile

Giacca di pelle, riff di chitarra ed espressività vocale: tutto ciò che mai ci si sarebbe aspettato da un rapper. Brano forte, radiofonico, autotune al punto giusto e stupendamente arrangiato. Niente di nuovo, ma chi dice che ci sia sempre bisogno della novità? Ogni cosa è al suo posto: 7

Dargen d’Amico – Dove si balla

Non è facile prendere il palco dopo i Maneskin, ma se la cava bene. Intonazione quasi inesistente, ma poco conta: Dargen ha talento, scrive bene e sa stare sul palco. Personalità: 6,5

Giusy Ferreri – Miele

Intonazione e performance praticamente inesistenti per un brano che suona antiquato già dalle prime note. Ne avremmo fatto tutti volentieri a meno. Molto a meno: 4

I Maneskin infiammano il palco e a sorpresa arriva Fiorello

A sorpresa, nel bel mezzo della serata, arriva Fiorello. Del ruolo dello showman a Sanremo 2022 si è discusso molto, inutilmente, in quanto Fiorello gioca da libero, senza marcatura. Si presenta armato di pistola/termometro ed è già spettacolo. Ad infiammare il palco però sono i Maneskin, che Amadeus va a prendere fin dall’ingresso del teatro urlando a squarciagola “Vado a prendere i Maneskin“. C’è poco da ridere però, perchè i quattro ragazzi di Roma infiammano il palco con Zitti e buoni prima, per poi ritornare con Coraline, uno dei brani più struggenti e maturi del loro ultimo disco, con tanto di commozione da parte del frontman Damiano.

C’è tempo anche per un fugace ma sentito omaggio a Tito Stagno, con la complicità di Ornella Muti, che per questa prima serata ha ricoperto il ruolo di co-conduttrice. La stessa attrice ha ribadito il suo impegno per l’ambiente, regalando simbolicamente un albero ad Amadeus. Sul palco arrivano anche Matteo Berrettini, il primo tennista italiano ad essere arrivato ad una finale di Wimbledon, e l’attore Claudio Gioè. Dal palco galleggiante della Costa Toscana, con Fabio Rovazzi e una per niente appariscente Orietta Berti, si sono invece esibiti Colapesce e Dimartino con la mega-hit Musica Leggerissima. Tornando all’Ariston, che nel frattempo è diventato una dance-hall, troviamo i Meduza, che con Hozier fanno ballare il pubblico in sala. Sembrano lontani i tempi dei palloncini e del teatro vuoto. Infine il carrettone degli ospiti si chiude con Raul Bova e Nino Frassica.

Prima della classifica c’è però una cosa da fare: rendere omaggio a Franco Battiato, con La Cura suonata dall’orchestra e cantata in video dalla voce dell’indimenticabile maestro.

La classifica provvisoria della prima serata

  1. Mahmood e Blanco – Brividi
  2. La Rappresentante di Lista – Ciao, ciao
  3. Dargen d’Amico – Dove si balla
  4. Gianni Morandi – Apri tutte le porte
  5. Massimo Ranieri – Lettera al di là del mare
  6. Noemi – Ti amo non lo so dire
  7. Michele Bravi – Inverno dei fiori
  8. Rkomi – Insuperabile
  9. Achille Lauro (con Harlem Gospel Choir) – Domenica
  10. Giusy Ferreri – Miele
  11. Yuman – Ora e qui
  12. Ana Mena – Duecentomila ore

La classifica di questa prima serata è stata stilata in base ai voti della Sala Stampa (33% TV e carta stampata, 33% web e 34% radio).

Termina qui la serata inaugurale quindi, con un format decisamente godibile e che rinuncia – finalmente – a mettere in secondo piano le esibizione degli artisti in gara.

Leggi anche i nostri articoli dedicati alla storia del Festivàl:

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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