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Legends of Runeterra provato: il card game di League of Legends

Riot Games ha da poco compiuto 10 anni e in occasione di questo speciale anniversario, ha annunciato grandi novità videoludiche. La software house che ha rivoluzionato il mondo del gaming con il famosissimo League of Legends guadagna, finalmente, il diritto a tenere quella fantomatica “s” all’interno del suo nome, pubblicando un nuovo gioco ambientato nel mondo di LoL. Stiamo parlando del videogioco di carte Legends of Runeterra, approdato da poco nella sua versione Beta che abbiamo provato per voi.

Legends of Runeterra entra di prepotenza in uno scenario in cui altri videogiochi competitivi di carte si sono già affermati, vedi Hearthstone, e in cui le novità difficilmente trovano il proprio spazio. Consapevole di ciò, Riot Games è fermamente intenzionata a sfidare questo genere sfoderando interessanti novità, variazioni al gameplay e tutto il fascino del mondo di League of Legends che conta una community a dir poco imponente.

Sarà riuscita nell’impresa?

Legends of Runeterra provato: primo approccio

Legends of Runeterra presenta delle peculiarità imprescindibili nei card game. La plancia di gioco è composta infatti da due sezioni in cui i giocatori possono posizionare le proprie carte composte da Eroi principali, eroi secondari e carte magia. Come da nome, gli Eroi principali sono le leggende del MOBA più famoso di tutti i tempi che, anche sotto forma di carte, si mettono nelle mani dei giocatori per distruggere, anche in questa occasione, il Nexus nemico. Gli eroi secondari sono carte più deboli che raffigurano personaggi generici e inediti appartenenti comunque al mondo di Runeterra e alle differenti fazioni che lo abitano. Le magie, come da nome, sono incantesimi potenti in grado di ribaltare l’andamento di una partita.

Già in questa iniziale suddivisione troviamo la prima particolarità di LoR rappresentata dall’utilizzo del mana. Quest’ultimo è necessario per evocare le diverse carte sul tabellone da gioco; più una carta è potente, più mana sarà necessario per evocarla. Fin qui nulla di nuovo. La particolarità sta nell’uso delle carte magie che utilizzano una riserva differente di mana dedicata solo ed esclusivamente a questo tipo di carte. Questo permette quindi di combinare carte mostro e carte magia nello stesso turno con effetti devastanti.

Lo scopo della partita è, come anticipato, quello di distruggere il Nexus nemico in grado di resistere a 20 colpi. Quando le carte attaccano il terreno nemico e non c’è nessun eroe per difenderlo, i colpi andranno direttamente al Nexus.

Attacco e difesa

Ad attendervi nelle prime fasi del gioco c’è un lungo Tutorial ben dettagliato che vi guiderà passo passo attraverso tutte le tipologie di carte e le situazioni in cui vi imbatterete nel gioco. La presenza della lore di Runeterra (se di lore si può parlare) è costante in tutti gli elementi di gioco, punto di forza di LoR. In questo titolo, infatti, le diverse tipologie o i diversi elementi, delle carte, sono rappresentati dalle nazioni di Runeterra: Demacia, Noxus, Freljord, Piltover, Zaun, Ionia e le Isole Ombra. Queste daranno un’anima alle vostre carte e com’è consuetudine in questo tipo di giochi, il vostro mazzo potrà contenere solo due tipologie/nazioni differenti. Ogni mazzo può contenere un massimo di sei Eroi principali che si andranno ad aggiungere alle altre carte per un totale di 40 per mazzo.

Una volta composto il vostro deck e completato il tutorial (mi raccomando!), è il momento di iniziare una partita. Già dai primi momenti ci accorgiamo che LoR ha introdotto un altra particolare novità inerenti le fasi di gioco. Se siete avvezzi ai card game, saprete sicuramente che la partita è suddivisa, solitamente, in una fase di attacco, attiva, in cui si decide la strategia per arrecare dei punti danno e una fase di difesa, passiva, in cui l’attaccato agisce per ridurre il più possibile il danno. Riot Games, anche in questo caso, stravolge le due fasi rendendole entrambe attive.

I giocatori si passano infatti un “gettone attacco” che indica chi avrà la possibilità di attaccare per primo. L’attaccante può compiere la prima azione, come evocare una carta, alla quale, però, seguirà immediatamente la risposta del difensore. La partita è così caratterizzata da una continua sequenza di azione-reazione, attacco-difesa che abbatte i tempi morti delle fasi passive, rendendo il gioco più coinvolgente, divertente e soprattutto, più rapido. Tutto ciò senza però rinunciare ad una buona dose strategica.

Abilità delle carte

Legends of Runeterra provato

La strategia è infatti legata a due elementi: la possibilità di scelta data al giocatore e i poteri, le caratteristiche e i livelli della carte.

Se infatti le fasi di gioco, come abbiamo visto, sono molto dinamiche e “veloci”, è il giocatore a scegliere, in base alle sue possibilità e intenzioni, quanto debba durare la fase di posizionamento o quando passare all’attacco. Non sono presenti, infatti, limiti di tempo o simili. L’attaccante può liberamente scegliere se aspettare di avere più carte sul suo terreno e colpire nel turno successivo o attaccare in fretta prima che l’avversario riesca a costruire solide difese.

Le caratteristiche delle carte sono un altro elemento fondamentale anche se più simile rispetto ad altri videogiochi di questo tipo. Ogni carta presenta un valore di attacco e punti vita, ovvero i colpi che può ricevere prima di morire. A questi si aggiungono tanti altri effetti attivi e non che movimentano ancora di più il gameplay fornendo possibilità strategiche interessanti. Le abilità sono molte e delle più varie: abbiamo il tratto Effimero che caratterizza carte solitamente potenti ma che moriranno dopo il primo attacco, le carte con il tratto Temibile non possono essere respinte da nemici il cui potere è inferiore a tre unità di mana, le unità dotate di Barriera, invece, assorbono il primo colpo subito e così via.

A queste caratteristiche si aggiungono i lvl up che solo ed esclusivamente gli Eroi principali possono ottenere. Una volta soddisfatte determinate circostanze, come attaccare il Nexus nemico o rimanere senza carte in mano, i Campioni possono potenziarsi, ottenere più punti vita e attacco e utilizzare nuove potenti abilità. Si tratta di un elemento in più che garantisce azioni inaspettate in grado di cambiare le sorti di una partita.

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Pay to Win left the game

Legends of Runeterra provato

Una delle caratteristiche che più spaventa i giocatori dei card game è quella del Pay to Win e Legends of Runeterra non è esente da questa preoccupazione. Essendo, come League of Legends, un videogioco free-to-play, la presenza acquisti in-game è quantomeno doverosa. Consapevole però dei rischi che il sistema presenta, Riot Games ha adottato una serie di sistemi che faranno felice gran parte della community.

La software house ha deciso infatti di limitare i vantaggi di chi spende soldi reali per comprare la valuta premium del gioco, che verrà spesa quasi esclusivamente per acquistare oggetti estetici. I soldi possono essere utilizzare per avere dei Jolly con cui creare determinate carte ma non sono presenti lootbox con contenuti casuali. A dar manforte a questo nobile intento ci pensa anche un tetto massimo settimanale per le spese che renderà impossibile l’acquisto selvaggio di jolly. Inoltre, tutte le carte (al momento ammontano a 318) sono ottenibili semplicemente giocando e senza spendere un euro.

Legends of Runeterra provato: parere finale

Legends of Runeterra ha sicuramente il potenziale adatto per acquisire il suo posto anche nei card game unendo sapientemente elementi di gioco classici con novità interessanti, il tutto decorato dal fantastico mondo di Runeterra e dai personaggi che lo abitano. La scelte di non rendere il gioco Pay-to-Win riuscirà ad avvicinare giocatori stufi di tale pratica presente in altri titoli accrescendo, ancora di più, la fanbase del franchise di LOL.

Nonostante sia ancora nella sua fase Beta, il gioco presenta moltissimi elementi, un numero di carte relativamente alto e tante ottime prospettive. Questo ci fa sperare in un futuro ricco di aggiornamenti e novità che mantengano vivo l’interesse dei giocatori. Dopo aver provato Legends of Runeterra non possiamo ancora affermare con certezza che diventerà un altro fenomeno mondiale ma sicuramente Riot Games ha fatto un ottimo lavoro, GG!

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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