fbpx
CulturaSpettacoli

Spider-Man: No Way Home, com’è il film con Tom Holland e Zendaya

Spider-Man: No Way Home è nelle sale italiane dal 15 dicembre.

Da pochi giorni, Spider-Man: No Way Home è finalmente arrivato nei cinema di tutto il mondo, (ri)portando in sala un’impressionante massa di spettatori: nel momento in cui scriviamo, il terzo capitolo del Marvel Cinematic Universe dedicato alle avventure di Peter Parker ha incassato oltre 600 milioni di dollari in tutto il mondo e più di 12 milioni di euro al box-office italiano. Numeri che fanno di Spider-Man: No Way Home il titolo più visto dell’anno (per distacco), e che potrebbero portarlo a entrare nella top 10 dei più grandi incassi della storia del cinema, risultato che in tempo di pandemia sarebbe assolutamente eccezionale. Gran parte del merito va sicuramente alla stessa Marvel, che con l’ennesimo capolavoro di marketing è riuscita a creare un’attesa smodata intorno al film, scaturita anche dalla collaborazione con Sony e della conseguente presenza di personaggi apparsi nelle precedenti incarnazioni cinematografiche dell’Uomo Ragno.

Con una consistente fetta di pubblico che è già a conoscenza degli eventi narrati dal regista Jon Watts in questo ultimo capitolo del franchise, ci sembra giusto dire la nostra su questo vero e proprio evento cinematografico, parlando diffusamente anche dei principali snodi della trama e delle numerose apparizioni di personaggi particolarmente amati dal pubblico. Di conseguenza, il resto dell’articolo conterrà numerosi spoiler su Spider-Man: No Way Home. Vi invitiamo quindi a non proseguire con la lettura se non avete ancora visto il film e non volete avere sgradite anticipazioni su ciò che vedrete sul grande schermo.

Spider-Man: No Way Home, la nostra recensione con spoiler

Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home riparte esattamente da dove si era concluso il precedente Spider-Man: Far from Home, ovvero dalla rivelazione della vera identità dell’Uomo Ragno a tutto il mondo da parte di Mysterio. Da eroe che agisce nell’ombra e nel mistero, Peter Parker si ritrova una celebrità su scala planetaria, guardata con diffidenza sia dalle forze dell’ordine che dal resto della popolazione. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ma anche gravi conseguenze, fra cui il rifiuto del MIT delle candidature di Peter, MJ e Ned. Peter contatta allora il più grande esperto in materia di realtà alternative, cioè il Dottor Strange, che infatti gli propone un incantesimo grazie a cui tutte le persone del mondo dimenticheranno la vera identità di Spider-Man. Nel tentativo di inserire nel sortilegio le eccezioni richieste da Peter, Strange corrompe l’incantesimo, ottenendo l’effetto di richiamare nella nostra realtà nemici di Spider-Man provenienti da altri universi.

Spider-Man: No Way Home apre così la porta al multiverso e a una lunga serie di ritorni dalla trilogia di Sam Raimi e dal dittico di Marc Webb. Tornano così trionfalmente in scena personaggi già annunciati come il Dottor Octopus di Alfred Molina, il Goblin di Willem Dafoe, l’Electro di Jamie Foxx, l’Uomo Sabbia e Lizard, ma anche il Daredevil di Charlie Cox e il J. Jonah Jameson di J. K. Simmons. Inevitabilmente, a rubare il cuore degli spettatori e a scatenare ripetute ovazioni in sala sono però i due Peter Parker di Andrew Garfield e Tobey Maguire che, come ventilato durante le riprese del film, indossano nuovamente la tutina dell’Uomo Ragno, affiancando Tom Holland in un’operazione intrisa di fan service, ma allo stesso tempo dal travolgente impatto emotivo sul pubblico.

Un’avventura dell’Uomo Ragno inaspettatamente politica

Il principale pericolo per Spider-Man: No Way Home erano proprio i numerosi ritorni, che avrebbero facilmente potuto dare vita a una storia senz’anima, costruita solamente sulle guest star d’eccezione. Jon Watts riesce invece a mettere in scena un racconto denso di eventi e di contenuti, in cui ogni personaggio trova una propria precisa collocazione narrativa. È questo il caso degli svariati villain del film, su cui la Marvel basa una sorprendente riflessione politica: mentre Strange e lo stesso Peter di Tom Holland nei suoi momenti di rabbia spingono per rispedire i nemici a casa loro, anche a costo di portarli alla morte nel loro universo, i personaggi di Andrew Garfield e Tobey Maguire riportano continuamente l’attenzione sull’etica alla base di Spider-Man, puntando invece a una cura che possa permettere ai villain di smettere di nuocere al prossimo.

Un toccante inno alla solidarietà, alla comprensione e alle seconde occasioni, a cui lo stesso Peter di Tom Holland riesce a sottostare con grande fatica, a causa della morte della sua amorevole zia May per mano dello spietato Goblin di un sempre efficace Willem Dafoe. Simbolica in questo senso l’ambientazione dello scontro finale fra i tre Peter e il gruppo di nemici, ovvero la Statua della Libertà, che fin dalla sua costruzione ha salutato chi arrivava a New York in cerca di una seconda chance e di una vita migliore. La location perfetta anche per uno dei momenti più commoventi di Spider-Man: No Way Home, cioè il salvataggio di MJ ad opera del Peter di Andrew Garfield, che trae il meglio dalla sua personale seconda occasione, riparando alla perdita della sua Gwen Stacy in una situazione analoga.

Spider-Man: No Way Home, l’ennesima prova dell’abilità editoriale della Marvel

Spider-Man: No Way Home conferma ancora una volta l’invidiabile abilità editoriale della Marvel, che riesce a trasformare in oro anche i suoi progetti più rischiosi. Kevin Feige e soci riescono a mettere in scena quella che è allo stesso tempo una spassosa commedia supereroistica, un appassionato omaggio agli ultimi 20 anni di Spider-Man sul grande schermo e un anomalo racconto di formazione, con Peter che al termine del suo viaggio alla scoperta di se stesso e delle sue altre versioni disseminate nel multiverso è chiamato all’estremo sacrificio, cioè nascondere all’intero mondo la sua esistenza, MJ compresa.

Nell’aprire al futuro del Marvel Cinematic Universe e dello stesso Uomo Ragno (che una scena post credit lascia intuire sia in rotta di collisione con il Venom di Tom Hardy), Spider-Man: No Way Home ci lascia così un’altra importante riflessione, che rischiamo di perdere nella chiassosa e divertita abbuffata di cultura pop orchestrata da Watts: siamo la risultante delle nostre azioni o della memoria che gli altri hanno di noi?

Una domanda a cui risponderanno le prossime avventure di Spider-Man e forse l’imminente Doctor Strange in the Multiverse of Madness, di cui vediamo il trailer durante i titoli di coda. Nel frattempo, ci resta un altro importante tassello del Marvel Cinematic Universe, che conferma la chimica sullo schermo fra Tom Holland e la sua compagna di lavoro e di vita Zendaya (sempre più brava), celebra la fantasia alla base di un universo in continuo mutamento e soprattutto ci ricorda l’importanza dell’esperienza collettiva della visione in sala, che per Spider-Man: No Way Home sarà inevitabilmente accompagnata dalle fragorose risate e dalle grida di gioia di un pubblico riconciliato col cinema.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
 
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
 
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button