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Elon Musk sotto inchiesta per l’operazione Twitter

Perplessità sull’offerta di acquisizione

Su Elon Musk, cari lettori, potremmo istituire una rubrica quotidiana, certi che non avremmo particolari difficoltà nel reperire materiale nuovo ogni giorno.

Questo per almeno due motivi, uno temperamentale e uno più oggettivo. Il primo corrisponde alla ben nota inclinazione di Musk a commentare (di solito su Twitter) ogni argomento dello scibile, soprattutto se di ambiti di cui sa poco o nulla.

E lo fa o con battute infantili ma tutto sommato innocenti (come quando aveva dichiarato di voler acquistare il marchio Coca-Cola per “riportare la cocaina nella ricetta”). Oppure, ed è atteggiamento meno veniale, permettendosi di intervenire su questioni assai meno feriali. Come quando, pochi giorni fa, ha dettato il proprio personalissimo piano di pace per l’Ucraina.

E poi c’è la ragione oggettiva.

elon musk twitter 1

Elon Musk e Twitter

Sì, perché al di là della grafomania spericolata del tycoon, c’è una questione ancora aperta, ed è quella dell’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk. Operazione per ora congelata, in vista dell’esito del processo attualmente in pausa sino al prossimo 28 ottobre.

Nel mesi scorsi, la tenzone Elon Musk-Twitter, vista appunto l’indole del Ceo di SpaceX, non è stata certo priva di colpi di scena.

Ma ora c’è una novità: la Sec (l’agenzia federale statunitense di controllo della Borsa) ha messo sotto inchiesta Elon Musk proprio per l’operazione Twitter. Scopriamo cosa è accaduto.

Musk sotto e l’operazione Twitter: gli ultimi sviluppi

La Sec ha aperto un’inchiesta sull’operazione di acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk.

O meglio sul suo tira e molla. Dal sì convinto, Musk si è poi tirato indietro, chiedendo di far luce sul numero reale degli account falsi, di cui ha preteso il riconteggio. La vicenda ha troppi capitoli (e ripensamenti) per riassumerli tutti qui. Ci basti sapere che, nelle ultime settimane, Musk si è di nuovo interessato concretamente all’acquisizione. Per questo, come vedremo, il processo è stato messo in pausa.

Addirittura, ed è notizia recentissima rivelata in anteprima dal New York Times, Elon Musk avrebbe chiesto uno sconto. Pare infatti che rispetto alla cifra dell’accordo iniziale, fissata a 44 miliardi di euro, gli avvocati dell’imprenditore abbiano proposto uno sconto di ben il 30%, facendo scendere la cifra a 31 miliardi.

Proposta rifiutata dai legali di Twitter.Inc. I quali, proprio per l’atteggiamento ondeggiante di Elon Musk, si sono rivolti alla corte del Delaware. Con la richiesta di poter accedere allo scambio di email tra Musk e le autorità federali che stanno indagando, appunto, sull’offerta di acquisto del social.

Ricostruiamo la vicenda.

Elon Musk indagato per l’operazione Twitter

La richiesta degli avvocati di Twitter, che lavorano allo studio Potter Anderson Corroon Llp, hanno fatto emergere l’inchiesta preesistente, per cui la Sec starebbe indagando su Musk per l’operazione di acquisizione della piattaforma social.

La richiesta di accesso allo scambio di email risale al 6 ottobre, ma solo venerdì 14 è stata rivelata da Bloomberg.

Si evince così che l’agenzia federale di controllo della Borsa USA già lo scorso 4 aprile aveva inviato a Elon Musk una richiesta di chiarimenti sull’allora freschissima proposta di acquisto.

Le perplessità iniziali erano scaturite dal fatto che nei primissimi giorni di aprile Elon Musk, acquistando il 9% delle azioni del social, era diventato uno dei maggiori azionisti di Twitter. Dopo di che, da lì a pochissimo, aveva lanciato l’offerta pubblica da 44 miliardi di dollari.

Poi l’attenzione delle autorità si è spostata sull’andamento della quotazione dei titoli, dipendente anche dalle imprevedibili sortite social del numero uno di Tesla.

Il ruolo degli avvocati di Twitter

I legali di Twitter hanno chiesto di consultare la corrispondenza tra Elon Musk e la Federal Trade Commission, l’agenzia governativa statunitense, per intercettare eventuali irregolarità nell’operazione.

Più in concreto, insomma, i legali di Twitter presumono che lo scambio di mail tra il miliardario di origine sudafricana e le autorità federali possa contenere un cavillo, uno spunto, un elemento oscuro. Qualcosa, insomma, da ritorcere contro lo stesso Musk, per costringerlo a chiudere l’ormai annoso accordo.

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Il processo sospeso

Ricordiamo, come si accennava ad apertura di articolo, che Kathaleen McCormick, giudice della corte di Chancery nel Delaware, ha messo in pausa il processo fra Twitter ed Elon Musk.

Le recenti intenzioni di Musk di acquistare nuovamente il social hanno concesso una tregua al processo. Ma McCormick ha fissato una data, e lo ha fatto con estrema precisione: se le due parti non avranno trovato un accordo entro le ore 17 di venerdì 28 ottobre, il processo ricomincerà. Quando? Con ogni probabilità, già a novembre.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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