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Brent Renaud, giornalista e documentarista, ucciso in Ucraina

Ancora un atto di barbarie delle forze russe

Ancora notizie sconcertanti dal conflitto Russia-Ucraina. Brent Renaud, giornalista americano del New York Times, è stato ucciso dalle forze armate russe sul territorio ucraino. A dare la notizia con un post su Facebook è stato Andrei Nebitov, capo della Polizia della King Region. La conferma dell’accaduto sarebbe poi arrivata da una serie di post condivisi su Twitter, che mostrano i documenti di Renaud e denunciano la barbarie dell’esercito russo.

Brent Renaud ucciso in Ucraina dalle forze russe

Secondo quanto riportato in Rete, Brent Renaud era in Ucraina insieme al fratello Craig Renaud, un noto regista di documentari con cui ha realizzato buona parte dei servizi che hanno consacrato la sua carriera. Insieme, i due fratelli hanno vinto numerosi premi. Tra questi, “un Peabody, un IDA Award per la migliore serie TV, due Overseas Press Club Awards, due Columbia Dupont Awards e un Edward R. Murrow Award per il loro lavoro con il New York Times“. E così, dopo aver lavorato in luoghi difficili come l’Iraq e l’Afghanistan, i fratelli Renaud avevano deciso di raccontare la storia dei profughi ucraini in fuga da Irpin. Sfortunatamente, le forze russe hanno attaccato i giornalisti, colpendo mortalmente al collo Brent Renaud.

Il suo collega, invece, ha riportato soltanto alcune ferite superficiali. Ed ha potuto così raccontare l’accaduto: “Stavamo filmando i profughi in fuga. Stavamo attraversando il primo ponte a Irpin con altri colleghi, per filmare i rifugiati in fuga. Si è avvicinata un’auto che ci ha chiesto se volevamo andare con loro per passare il secondo ponte, abbiamo superato il checkpoint e ci hanno sparato contro. Brent è stato ferito e lo abbiamo dovuto lasciare indietro per fuggire. Un’ambulanza mi ha portato qui. Ho visto che gli hanno sparato al collo, ma non so che fine abbia fatto“. Così ha raccontato il produttore in un video condiviso sui social dall’ospedale di Kijv.

Siamo profondamente rattristati dalla morte di Brent Renaud. Brent era un fotografo e un regista di talento che negli anni passati aveva collaborato con noi – scrive il New York Times dopo aver appreso la notizia della morte del giornalista -. Anche se aveva collaborato con il Nyt in passato (più recentemente nel 2015) non si trovava in missione in Ucraina per il quotidiano. Le prime informazioni riferiscono che lavorava per noi perché è stato trovato con il tesserino del giornale che gli era stato dato per una missione anni fa“. Così la testata giornalistica ricorda il suo collaboratore. Di Brent Renaud ora, però, non c’è traccia. I suoi documenti circolano sui social, e così il mondo del giornalismo saluta un altro collega perso a causa della crudeltà dei Russi.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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