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Intervista a Helene Stapinski, autrice del libro Mistero a Matera

In occasione dell’uscita ufficiale il prossimo 26 ottobre del suo nuovo libro ambientato in Italia, dal titolo Mistero a Matera (Murder In Matera), abbiamo intervistato l’autrice Helene Stapinski, che ha già alle spalle diverse pubblicazioni a tema thriller e mistery. In particolare, questa sua prossima pubblicazione con Antonio Mandese Editore ha attirato la nostra attenzione per via della sua attinenza e vicinanza con il territorio e la popolazione italiana. Scopriamo insieme cosa ci ha raccontato, tra note biografiche e professionali, nella nostra intervista.

helene stapinski

Cominciamo la nostra intervista con una introduzione sulla tua carriera: come e quando hai deciso di diventare scrittore?

Ho iniziato a scrivere storie e poesie quando ero molto piccola, probabilmente intorno ai 7 anni. Nessuno nella mia famiglia era mai stato uno scrittore. Vengo da una famiglia della classe operaia: mio padre lavorava in un magazzino e mia madre lavorava al dipartimento dei veicoli a motore. Lei era anche una grande narratrice. In aggiunta, sono stata una delle prime persone nella mia famiglia ad andare al college, quindi diventare uno scrittore era qualcosa di molto estraneo a me. Non era un obiettivo facile da raggiungere, ma avevo molti insegnanti a scuola che riconoscevano il mio talento e mi incoraggiavano.

Come se non bastasse, nella mia famiglia ci sono alcuni assassini e criminali, così la scrittura è diventata un canale per permettermi di dare sfogo a rabbia e frustrazione, dovute a quanto ho visto intorno a me, prima come giornalista di un giornale nella mia città natale nel New Jersey. La mafia, i rifiuti tossici, i senzatetto, la corruzione politica, il patriarcato della chiesa cattolica. C’erano tante cose sbagliate e controverse a Jersey City e la professione di giornalista ha contribuito a cambiarne alcune. E mi ha reso meno arrabbiata con il mondo.

Quanto è importante per te essere una scrittrice di memorie?

Sono diventata tale perché ero stanca di scrivere di tutti gli altri. Ho sfruttato lo stesso focus e le mie abilità di report che ho usato per gli altri, ma questa volta indirizzate a me e alla mia famiglia. Ho capito che avevo una storia da raccontare, e l’ho raccontata. Con tutti i difetti del caso.

Quanti libri hai scritto prima di Mistero a Matera?

Ho scritto Five-Finger Discount: A Crooked Family History che parla di come si cresce a Jersey City e dei molti criminali nella mia famiglia. Poi ho pubblicato Baby Plays Around: A Love Affair with Music, storia di batteristi in una rock band a New York City. Sì, sono stata anche una batterista in una rock band negli anni Novanta.

helene stapinski 1

Come hai tratto ispirazione per scrivere Mistero a Matera? Quanti altri tuoi libri sono stati tradotti in lingue diverse dall’inglese?

Nel mio primo libro, ho brevemente menzionato Vita, la mia bisnonna, e un omicidio in cui era coinvolta. La famiglia non sapeva nulla dell’omicidio, ma mi ero sempre chiesta quale fosse la storia dietro questo fatto. Dopo aver finito il mio secondo libro, il mio agente letterario mi disse perché non portare i miei figli e mia mamma in Italia per l’estate, anche per fare ricerche sulla storia di Vita. Così ho fatto. Non avevo idea che ci sarebbero voluti dieci anni e cinque visite avanti e indietro nel Sud Italia per scoprire ciò che è realmente accaduto. È stato un viaggio incredibile che mi ha insegnato la storia di questi luoghi, di cui credo la maggior parte degli italoamericani non sappia nulla.

Le nostre famiglie sono venute in America, hanno cercato di ambientarsi e hanno voluto dimenticare quanto fosse stata terribile per loro la vita in Italia. La miseria, il sistema delle fattorie feudali, lo stupro sistematico delle donne da parte dei padroni feudali (una sorta di MeToo antesignano, dove le donne erano costrette a concedersi, o le loro famiglie sarebbero morte di fame). Tutto questo era un terribile segreto oscuro che tenevano per sé.

In America si sono lasciati alle spalle i brutti ricordi. Dunque ho scritto questo libro per raccontare innanzitutto la storia della mia famiglia, ma poi ho capito che era anche per far conoscere ai lettori tutto quello che ho scoperto nel mio viaggio. Probabilmente gli americani non sanno nemmeno che la Basilicata esista, ma un buon numero di coloro che sono venuti qui erano originari di lì. Quando chiedi alle persone da dove vengono, citano Napoli perché la loro barca è partita da lì, ma tantissimi stabilitisi in America provengono dalla Basilicata.

Quanto alla traduzione, Mistero a Matera è stato tradotto anche in francese ma a parte il Regno Unito, i miei libri non sono stati pubblicati in altri Paesi solitamente. Inoltre, molte persone in Basilicata mi hanno aiutato nella ricerca a fini della stesura questo libro e molti di loro non parlano inglese, ed ero dispiaciuta del fatto che non potessero leggere il mio libro. Quindi ero determinata a trovare un editore italiano per questi motivi.

Finora hai scritto storie su assassini, intrighi romantici e passionali, due concetti forti, questi ultimi: cosa rappresentano per te e cosa pensi della loro connessione potenziale?

Beh, la dimensione erotica e amorosa si riferiscono alla passione, ma così avviene spesso anche per gli assassinii. I crimini passionali erano facilmente difendibili nel Sud Italia cent’anni fa. Se uccidevi un uomo perché stava avendo una relazione con la moglie di un altro, non c’erano possibilità che andassi in galera. Quindi sono molto connessi. All’inizio, quando avevo cominciato le ricerche per il libro, pensavo che ci fosse sotto un crimine passionale. Poi si è scoperto che era di privazione, ma non voglio rivelare altro sul mistero legato al mio libro!

La tua vita privata, e quella della tua famiglia, sono fortemente connesse al tema della migrazione: il fatto di essere immigrati come ha condizionato le vostre vite?

Tutti noi, a parte gli indiani native americani e gli eschimesi, siamo immigrati in questo Paese (USA, ndr). Ma penso che a volte gli americani se lo dimentichino. Siamo anche determinati dal background delle nostre famiglie, dal luogo in cui dovevano vivere quando sono arrivate, a dove potevano lavorare. Il continente americano è una terra piena di opportunità, ma devi combattere per ottenerle. I nostril avi stavano nei ghetti ed erano obbligati a svolgere lavori umili e ai limiti della dignità umana, ma era pur sempre meglio che la realtà vissuta nel Sud Italia.

La povertà e la mancanza di educazione e cibo, oltre che non poter condurre una vita decente erano all’ordine del giorno, così i padroni dei terreni al Sud (Italia, ndr), tenevano il meglio per sé e sfruttavano i loro lavoratori. Solo in America, gli italiani sono riusciti in gran parte a modificare il proprio stile di vita.

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Hai anche trattato nei tuoi libri il tema dell’immigrazione: la tua esperienza personale ha influenzato queste storie? Inoltre, cosa ne pensi della situazione attuale dell’immigrazione, e degli immigrati, nel mondo?

Penso che molti italoamericani di terza o quarta generazione oggi abbiano un’amnesia, o semplicemente non conoscono le sofferenze sopportate dalle loro famiglie, quindi molti sono repubblicani, o di destra, e sono contro altri immigrati che arrivano in America: musulmani, messicani, centroamericani e sudamericani che stanno letteralmente scappando verso il confine americano. Non sono in buoni rapporti con quelle persone, perché non si rendono conto di quanto i loro antenati avessero in comune con loro. È tragico, davvero. Quando incontro un italoamericano che sostiene Donald Trump, non lo comprendo. Costruire un muro? E i tuoi antenati? Se ci fosse stato un muro, la tua famiglia non sarebbe potuta venire qui.

Ora Mistero a Matera è la prima traduzione italiana dei tuoi libri?

Sì, è la prima volta che uno dei miei libri viene tradotto in italiano, così che non solo possa essere letto da tutti in Italia, ma anche per fare in modo che italiani di altre regioni possano conoscere più da vicino questa terra.

Ultima domanda, sei già al lavoro su nuove storie? Ci puoi dire qualcosa in merito?

C’è un nuovissimo libro che uscirà a febbraio negli USA. Parla di un uomo che si chiama Jules Schulback, il quale scappò dalla Germania nazista nel 1938. Le sue vicende si intrecciano in qualche modo anche con Marilyn Monroe, nella notte in cui accadde il famoso evento del suo vestito che si è sollevato sulla grata della metropolitana a New York City. Il libro si intitolerà The American Way (basato sul motto di Superman, “justice and the American way” e si basa su una storia che ho realizzato per il New York Times.

Mistero a Matera non è ancora disponibile all’acquisto online nella traduzione italiana, ma potete trovare l’edizione originale su Amazon al prezzo di 11,29€ in versione copertina rigida. Il prezzo in versione copertina flessibile è invece di 14,79€ e in formato e-book per Kindle è di 14,36€.

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