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tERRORbane: la nostra recensione di un gioco (volutamente) buggato

Quello dei meta giochi è un genere che ormai è stato sdoganato, e sono sempre di più i prodotti che cercano di emulare quanto visto orami diversi anni fa dagli autentici pionieri del settore, come Undertale, giusto per fare un esempio a caso. tERRORbane è proprio uno di questi titoli, che abbiamo avuto modo di provare durante gli scorsi giorni: ecco la nostra recensione di questo esperimento tutto italiano.

tERRORbane: la nostra recensione

Ve lo diciamo subito: abbiamo apprezzato enormemente le idee messe sul tavolo da tERRORbane, al punto che siamo convinti che si tratta di uno di quei titoli, che pur nella semplicità della sua (geniale) idea, diventa immediatamente un classico da giocare almeno una volta nella vita; sì ci è piaciuto proprio così tanto, anche perché si tratta di un videogioco che non ha paura di mostrarsi per ciò che è.

Essenzialmente tERRORbane è un videogioco che parla del processo creativo che c’è dietro la creazione del videogioco, non a caso infatti verremo subito accolti da una voce narrante che altri non è che lo sviluppatore, il quale ci terrà compagnia per tutta la durata dell’avventura scandendo la narrazione con commenti volti a frantumare la quarta parete quanto più possibile.

tERRORbane recensione

Ed è qui che arriva il vero colpo di genio, dato che i veri protagonisti dell’avventura proposta in tERRORbane altri non so che i bug, errori di programmazione che il nostro amico sviluppatore ha commesso durante lo sviluppo e che porteranno ad una serie di situazioni ludiche a dir poco imprevedibili.ù

Ma come si dice spesso in casi di questo genere, non è il fine che conta ma il percorso, e questo detto vale anche per tERRORbane, il cui punto focale non è tanto la storia in sé, quanto la scoperta dei bug, che è sottesa ad una lista, che ci ha ricordato vagamente un Pokédex, affidataci del fiducioso sviluppatore. Un compito più facile a dirsi che a farsi.

Un mondo rotto

C’è un problema di fondo tuttavia, che mina il completamento di tale lista: lo stato in cui versa il mondo di gioco è a dir poco tragico, ed è difficile trovare qualcosa che effettivamente funziona come dovrebbe, ovviamente per precisa volontà del team. Le cose assurde che ci troveremo ad ammirare nel gioco sono tantissime, come città che sprofondano tra le texture o NPC che ci prendono in giro dicendo di non avere nulla di interessante da dire.

Ma esattamente com’è che si gioca? Beh, questo è un altro punto di forza della produzione, dato che con la scusa dei bug praticamente ci verrà proposta un’enorme varietà di gameplay che spazia da momenti action, fino al platform, passando persino alle avventure testuali. Da questo punto di vista tERRORbane fa un ottimo lavoro sfruttando il suo incipit narrativo.

tERRORbane recensione

Le soluzioni per riuscire a superare determinati punti del gioco sono davvero sopra le righe e ben congegnate per sembrare effettivamente degli exploit non previsti dal codice di gioco, caratteristica questa che ha solleticato non poco il nostro estro creativo. Quest’ultimo elemento rappresenta l’unico vero limite della produzione.

Se infatti il gioco da una parte sembra concedere molta libertà al giocatore, in realtà si tratta di una simpatica illusione, dato che in verità la trama è scandita da momenti e trigger specifici che vanno soddisfatti con una certa precisione. Proprio per questo motivo il gioco ha volte mostra il fianco ad alcune idee eccessivamente contro intuitive, che ben si sposano con il contesto, ma che rischiano di diventare tediose a lungo termine.

Un esperimento riuscito

Alla luce di quanto detto finora risulta evidente che tERRORbane è sicuramente un progetto da premiare in sede di recensione e che si distingue nel panorama videoludico per essere un prodotto piuttosto coraggioso e che si diverte a sradicare con un certo stile tutti gli stilemi tipici dell’industria videoludica moderna. L’esperienza di gioco si può riassumere con la frase: “semplice, ma efficace” e se siete degli appassionati di questo medium vi consigliamo di non lasciarvelo scappare.

PRO

  • Idea efficace
  • Gameplay sovversivo 
  • Divertente da giocare

CONTRO

  • A volte contro intuitivo
  • Potrebbe non piacere a tutti per via del suo incipit
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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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