Non si giudica un libro dalla copertina, e nemmeno una serie TV dal titolo, evidentemente. Il nuovo prodotto firmato da è un perfetto esempio di doppia trasposizione. Tratta da una piece teatrale, a sua volta tratta da un podcast, Gli Orrori di Dolores Roach è la nuova serie in otto episodi che ha portato un guizzo di novità in questo caldo, caldissimo luglio. Una serie che rivede sullo schermo la presenza della cantante Cindy Lauper, unica comparsa davvero famosa e nota tra il cast, e che ci accompagna in un viaggio interessante e inaspettato. Soprattutto a partire da quello che ci potremmo attendere dal titolo.
Gli Orrori di Dolores Roach, quando l’horror non spaventa
Una pièce teatrale, sangue, un po’ di horror macabro tra una battuta e l’altra alla fine dello spettacolo, ma l’attrice, Flora, che interpreta l’assassina Dolores Roach ha un’improvvisa visione alle sue spalle. Fantasia o realtà? La stessa Dolores Roach le appare in camerino, raccontandoci la sua storia, dai sedici anni scontati in carcere, raccontati con voice over in prima persona, al ritorno alla libertà.
Qui Dolores (Justina Machado), tornata a Washington Heights, deve tornare a barcamenarsi per le strade di un quartiere che ritiene “ripulito”.
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Ritrova vecchie conoscenze, ma ben poche, e tante novità. Ottiene però anche un nuovo lavoro come massaggiatrice nel seminterrato del locale di empanadas di Luis, suo caro, vecchio amico, ma il passato è sempre pronto a soccombere. Dolores “Mani magiche”, definizione non priva di esplicito riferimento a Edward Mani di Forbice, si rifà una vita dandosi ai massaggi. Ma si ritrova infatti a dover compiere nuovamente gesti e atti al limite della legalità.
Una dramedy godibile e inaspettata
Gli orrori di Dolores Roach è tutt’altro che una serie spaventosa, cupa e orrorifica. Come dicevamo, il titolo non ha niente a che vedere con il terrore che potrebbe promettere, anzi ci troviamo di fronte quasi a una sorta di dramedy inaspettata e molto godibile. A partire dal formato rapido e veloce di circa 25-30 minuti per episodio, fino al tone-of-voice della narrazione e della recitazione stessa.
Dolores, di fatto, è in realtà un’antagonista con cui possiamo tranquillamente (o quasi) empatizzare, per via della sua umanità squallida e piuttosto comune che si cela sotto i suoi atti e pensieri talvolta estremi. E non è di certo la sola artefice del suo destino, per via di una formidabile Marci (Judy Reyes, meglio nota per il ruolo di Carla in Scrubs) che non consente a Dolores di vivere serenamente la sua nuova attività lavorativa.
Non solo lei, ma un’altra special guest di questa serie è Cyndi Lauper, come anticipato, che punteggiano brevemente il copione di questo prodotto non brillantissimo, ma che può funzionare. Due comparse di guest star che mirano forse più ad attrarre il pubblico, che a lasciare il segno per la loro effettiva rilevanza nell’economia della storia. Ma va bene così.
Le due anime dell’horror
Un aspetto colpisce, in tutti i sensi, di questa serie: se da un lato c’è tanta voglia di ridere, con un umorismo surreale e una costante, o quasi, satira sociale, vi è anche un netto rovescio della medaglia. Riesce ad arrivare dritto allo stomaco, in maniera quasi fastidiosa, come era successo con un’altra serie Prime Video, Sciame. Lo splatter dunque non abbandona i nostri schermi, per quanto comunque non sia nemmeno protagonista assoluto, anzi.
E non siamo nemmeno certi che questa stagione sia la sola a campeggiare nel catalogo del servizio streaming Amazon. Senza alcuno spoiler, tra una risata, una scena macabra e un sobbalzo, arriviamo ai momenti finali della storia che sembrano davvero suggerire un ulteriore prosieguo della narrazione. Ma non abbiamo ancora certezze su questo aspetto. La cosa certa, al contrario, è che la serie di per sé riesce ad arrivare allo spettatore, una piacevole riuscita abbastanza fresca in questa calda estate.
Gli orrori di Dolores Roach è su Prime Video
Gli otto episodi dell’intera prima stagione de Gli orrori di Dolores Roach è su Prime Video dallo scorso 7 luglio, e sembra aver trovato abbastanza consensi di pubblico. Non è stato forse degnamente e sufficientemente pubblicizzato, questo nuovo titolo in catalogo da due settimane e oltre. Sia per le guest star che offre, ma anche per la soluzione innovativa del racconto di una donna nera e coinvolta in azioni illegali con un tone-of-voice scanzonato e convincente. Non il solito horror, nemmeno l’ennesimo thriller. Una buona trovata, non originalissima ma fresca.
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