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Come scegliere l’obiettivo giusto per la tua fotocamera

La scelta delle ottiche da abbinare alla propria fotocamera è un passo fondamentale per arricchire il proprio corredo. Vediamo come affrontarlo

Come scegliere un obiettivo

Se avete appena acquistato una macchina fotografica reflex o mirrorless, immagino possa gironzolarvi per la testa anche l’idea di acquistare un nuovo obiettivo. È sicuramente il pensiero giusto da fare, perché se avete acquistato la fotocamera solo con l’obiettivo standard del kit, sappiate che non potrà mai mostrarvi il suo intero potenziale. Si, perché le ottiche dei kit che si trovano in commercio non sono proprio il massimo che possiate avere, consideratelo anzi un limite. In questa guida vi spiego come scegliere un obiettivo, quali sono i fattori da prendere in considerazione e da dove iniziare a costruire il vostro corredo fotografico. 

Gli obiettivi standard che vengono venduti in kit con le fotocamere, di solito con quelle di fascia medio-bassa, sono degli zoom con poca escursione focale, spesso anche inferiore a quella di molte compatte. I più comuni obiettivi dei kit sono infatti dei 18-55mm o dei 14-42mm, dipende da produttore e genere di fotocamera. Per intenderci stiamo parlando di zoom 3x e ci sono compatte che arrivano facilmente a 20x. Inoltre, anche da un punto di vista costruttivo non è che siano il massimo. 

Ma non pensate immediatamente che davanti a voi ci sia da affrontare una seconda spesa importante e che la vostra ottica kit non dobbiate utilizzarla mai, perché comunque negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti. 

come scegliere un obiettivo

E se non avete ancora acquistato la vostra fotocamera ma ci state pensando potreste leggere la mia guida all’acquisto di una fotocamera.

Ci sono alcune considerazioni importati da fare prima di procedere all’acquisto di un’ottica, che voglio condividere con voi per aiutarvi a scegliere in modo consapevole.

Quando si acquista una fotocamera ad obiettivi intercambiabili, che sia reflex o mirrorless, automaticamente si fa una scelta e si accettano le conseguenze che ne derivano. La prima è il dover scegliere obiettivi dello stesso brand o quelli realizzati da terze parti per quel determinato produttore. Banalmente un obiettivo Canon non ha lo stesso attacco per la baionetta di Nikon, quindi andrà solo sulle fotocamere Canon. Ma, anche all’interno della stessa marca, ci possono essere delle differenze, come tra i sistemi mirrorless e quelli reflex, ma non solo.

Ci sono delle eccezioni però: Panasonic e Olympus condividono lo stesso attacco per le fotocamere Micro QuattroTerzi e sempre Panasonic, questa volta insieme a Sigma e Leica condividono l’attacco L-Mount sviluppato proprio dall’azienda tedesca. In sostanza quello che sto cercando di dirvi è che la prima cosa da verificare di essere certi che la vostra fotocamera abbia l’innesto adatto per l’obiettivo che avete intenzione di acquistare.

Come scegliere un obiettivo: la lunghezza focale

Vi siete mai chiesti cosa rappresentino esattamente quelle misure che caratterizzano tutti gli obiettivi? Che cosa vuole dire esattamente 18-55mm? Queste cifre rappresentano la lunghezza focale dell’obiettivo. Per lunghezza focale si intende la distanza fra il centro ottico dell’obiettivo e il piano di messa a fuoco (che nelle fotocamere digitali è il sensore) e viene espressa in millimetri. Questa lunghezza determina anche l’appartenenza ad una delle macrocategorie in cui possiamo suddividere gli obiettivi: fisheye, grandangolari, normali, teleobiettivi e macro.

Gli obiettivi fisheye, tradotto alla lettera “occhio di pesce”, sono quelli che offrono un ampio angolo di visione estremo ed è per questo che vengono definiti anche ultragrandangolari. Rientrano in questa categoria gli obiettivi con una lunghezza focale minore di 14mm.

come scegliere un obiettivo

Gli obiettivi grandangolari, compresi tra i 14mm ed i 35mm, sono utilizzati soprattutto per la fotografia di paesaggio ed architettonica per via dell’ampio un angolo di campo offerto, ideale in questi ambiti.

Gli obiettivi normali o standard sono così definiti perché sono quelli che hanno angolo di visione quasi equivalente a quello dell’occhio umano. Hanno lunghezze focali intorno ai 50mm e in pratica riproducono le cose così come le vediamo con i nostri occhi.

I teleobiettivi, invece, hanno una lunghezza focale maggiore di 70mm e hanno come caratteristica principale quella di ingrandire i soggetti fotografati, restringendo l’angolo di campo. Vengono utilizzati nella fotografia di ritratto, in quella sportiva e naturalistica. Ma non solo ovviamente.

scegliere un obiettivo

Infine, esistono gli obiettivi macro che ti permettono di avvicinarti molto al soggetto per fotografarne i più piccoli dettagli. Non hanno un range di lunghezze focali ben definito, ma una caratteristica da prendere in considerazione nella scelta degli obiettivi macro è anche la distanza minima di messa a fuoco. Si tratta di un valore fondamentale, che indica l’effettiva distanza minima a cui ci si possa avvicinare al soggetto riuscendo a mettere a fuoco. 

A conclusione di questo discorso dovete sapere anche c’è un aspetto importante da tenere in considerazione nella valutazione delle lunghezze focali: sto parlando del fattore di ingrandimento del sensore. Se avete una fotocamera full frame questo discorso non è per voi, ma se invece avete un sensore APS-C o Micro QuattroTerzi allora dovete considerare di fare qualche moltiplicazione. Quasi tutte le fotocamere APS-C hanno fattore di moltiplicazione di 1,5x (Canon si è voluta distinguere e ha una fattore di 1,6x), mentre per le Micro QuattroTerzi il fattore è 2x. Cosa vuol dire? È presto detto. Su una fotocamera il cui sensore ha un fattore di ingrandimento 1,5x un classico 50mm ha un angolo di campo equivalente ad quello di un 75mm (50×1,5=75). Allo stesso modo è facile moltiplicare per 2, quindi su Micro QuattroTerzi un 50mm sarà equivalente ad un 100mm. Nello scegliere un obiettivo, quindi, tenete a mente anche questa variabile. 

Zoom e focale fissa

Tutte le categorie di cui vi ho parlato fino ad adesso, possono poi essere suddivise in ulteriore due famiglie, quella degli zoom e quella degli obiettivi a focale fissa. I primi offrono una lunghezza focale variabile, mentre i secondi, come dice il nome, offrono un’unica lunghezza focale.

In linea generale gli obiettivi zoom sono chiaramente più pratici potendo coprire con un solo obiettivo diverse situazioni. Prendiamo il caso di uno dei più classici obiettivi, il 24-70mm: è sia una grandangolare che uno standard. Ma c’è anche di più, ci sono gli zoom tuttofare, quelli come il 18-200mm o 28-300mm.

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Un errore comune è quello di considerare gli obiettivi zoom tutti dei teleobiettivi, mi capita spesso di sentire usare le due parole come fossero dei sinonimi. Non lo sono affatto! Esistono tantissimi obiettivi zoom che nascono grandangoli e rimangono grandangoli. Un esempio potrebbe essere il 12-24mm di Sigma che ha avuto un enorme successo.

C’è un motivo, comunque, se i fotografi professionisti non utilizzano gli obiettivi tuttofare come unica ottica. Dovendo coprire un’escursione focale così estesa, la qualità d’immagine che possono garantire non è la stessa di obiettivi zoom con una minore estensione o di quelli fissi. Sono meno nitidi e non sono in grado di offrire la stessa luminosità. Ciò è dovuto al fatto che il design ottico richiederebbe al loro interno lenti di grandissime dimensioni per permettere alla luce di arrivare senza eccessive dispersioni fino al sensore. I costi di elementi di questo tipo sarebbe troppo elevato ed è per questo che si utilizzano materiali meno pregiati che permettono di mantenere il prezzo accessibile.

scegliere un obiettivo

Gli zoom più comuni per un fotografo sono il già citato 24-70mm, che in un corredo di buon livello viene accompagnato da uno zoom grandangolare come può essere un 16-35mm o qualcosa di ancora più spinto come il 14-24mm. A queste ottiche si associa solitamente anche un teleobiettivo come il 70-200mm e in questo modo un fotografo potrà cimentarsi in praticamente ogni genere fotografico, potendo contare su obiettivi di qualità. Ma costruire un corredo di questo tipo costa un bel po’ di soldi, quindi prima di arrivarci vi consiglio di intraprendere un’altra strada, soprattutto se siete alle prime armi.

In generale, infatti, abbiamo un’incredibile varietà quando si parla di ottiche zoom: basta dare uno sguardo ai siti dei produttori per rendersene conto. Quindi, per aiutarvi nella scelta iniziale di uno zoom, il suggerimento è prendere un obiettivo come un 55-200mm o un 70-300mm. La scelta può dipendere dal tipo di fotocamera su cui andrà montato lo zoom. Un’ottica di questo genere prima di tutto non sarà troppo cara (possiamo trovarne anche a meno di 200 euro) e vi permetterà di coprire più o meno tutte le lunghezze focali necessarie per un primo approccio alla fotografia. Con l’ottica standard avrete da grandangolo a normale e con lo zoom da normale a teleobiettivo.

In questo modo potrete cercare di trovare la vostra strada avendo gli strumenti necessari per iniziare.

Non fatevi assolutamente problemi ad acquistare obiettivi di terze parti, ci sono produttori eccellenti come Sigma e altri come Tokina o Samyang che possono offrire prezzi davvero competitivi.

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Gli obiettivi a focale fissa, invece, non hanno alcuna escursione focale, questo vuole dire che lo zoom può essere realizzato solo con i vostri piedi, avvicinandovi o allontanandovi fisicamente dal soggetto. Gli obiettivi fissi sono però quelli che in linea di massima sono in grado di offrire la migliore qualità d’immagine. Utilizzare un obiettivo 50mm sicuramente garantirà risultati più nitidi rispetto ad utilizzare uno zoom impostato su 50mm. La struttura ottica è meno complessa di quello di uno zoom e questo consente l’utilizzo di meno lenti e quindi di una migliore trasmissione della luce. E se da una parte ne abbiamo alcuni che possono costare un occhio della testa, dall’altra ce ne sono anche a prezzi molto bassi. Come al solito la differenza sta nella qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione: più il vetro utilizzato è pregiato, più si alza il prezzo e la qualità in termini di nitidezza che possono offrire.

come scegliere un obiettivo

Tra gli obiettivi fissi possiamo trovare anche tanti obiettivi speciali, come i macro o i fisheye o come teleobiettivi molto spinti come possono essere i 400mm, 600mm e addirittura gli 800mm. 

Un’altra caratteristica che accomuna quasi tutti gli obiettivi fissi è l’ampia apertura di diaframma (indicata con la lettera f) che consente un maggiore afflusso di luce verso il sensore. Più luce che entra si tramuta in una ridotta profondità di campo e quindi un maggiore stacco dei piani.

Inoltre, i fissi sono spesso un vantaggio anche in termini di dimensioni, possono essere molto piccoli e in particolare sulle fotocamere mirrorless ne possiamo trovare di talmente sottili da essere definiti “pancake”.

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I primi passi nel mondo delle ottiche a focale fissa possono essere fatti spendendo poco e portando a casa obiettivi come un 35mm f/1,8 o un 50mm f/1,8 che vi potrebbero costare anche meno di 200 euro l’uno. Dipende da produttore a produttore e anche dal formato del sensore della vostra fotocamera.

Come scegliere un obiettivo: il diaframma

Una volta identificata la lunghezza focale dell’obiettivo da acquistare potrete imbattervi in situazioni difficili da comprendere all’istante. Ad esempio potreste aver optato per un obiettivo 50mm e trovarvi di fronte a due prezzi totalmente diversi nonostante il brand sia lo stesso: 150 euro (circa) e oltre i 1000. Da cosa dipende? Uno dei fattori che più incide sul prezzo di un obiettivo è il diaframma o l’apertura focale. Viene misura in f-stop e più è basso il numero più è la luce che un obiettivo è in grado di catturare.

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Questi due obiettivi mostrano tutta la scala di valori di diaframma disponibili sul corpo, da f/2 o f/3.5 fino a f/22

Restiamo sull’esempio del 50mm, per dare delle cifre esatte prendiamo in considerazione le alternative che Canon presenta a listino. C’è una versione venduta a circa 130 euro, una a 325 euro e un’ultima da addirittura 1130 euro. Accanto ad ogni dicitura 50mm vedrete anche il valore della massima apertura di diaframma che offre e nonostante cambi davvero di poco le differenze sono grandi. La versione più economica ha un’apertura di f/1,8, la versione di mezzo f/1,4 e quella più costosa ha una diaframma massimo pari a f/1,2. Devo precisare che la versione più cara si differenzia anche per il tipo di vetro utilizzato per le lenti e i materiali del corpo: anche questi aspetti hanno il loro peso sul prezzo finale. La versione f/1,2 del 50mm fa parte della gamma L, che identificano gli obiettivi professionali di Canon e non è necessario puntare così in alto per cominciare. Ma se comunque non pensate di utilizzare flash e soprattutto di scattare spesso in condizioni di scarsa illuminazione sarà fondamentale optare per un obiettivo con apertura massima pari o inferiore ad f/2. Questo aspetto vi permetterà di scattare con anche in condizioni critiche.

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La maggior parte delle ottiche economiche, eccetto quelle fisse di cui vi ho appena parlato, hanno un diaframma variabile. Questo vuol dire che in base alla lunghezza focale a cui si scatta avremo un diaframma massimo disponibile diverso. Ad esempio, nel caso del classico obiettivo da kit 18-55mm il diaframma è solitamente f/3,5-5,6. Vuol dire che alla minima escursione focale (18mm) potrà contare su un’apertura massima di f/3,5, mentre alla massima escursione (55mm) solo di f/5,6. Nella pratica questo vuol dire che fotografando a 55mm questo obiettivo perde 1 f-stop e mezzo e che quindi la luce che potrà filtrare attraverso lo schema ottico sarà meno della metà di quanto accada a 18mm.

come scegliere un obiettivo

Gli zoom professionali, come il 24-70mm che ho già citato in precedenza, hanno invece un diaframma fisso f/2,8. Grazie alla costruzione ottica, quindi, sono in grado di mantenere la stessa apertura massima di diaframma lungo tutta l’escursione focale. Non è un caso questi obiettivi infatti costino intorno ai 2000 euro.
Per darvi qualche esempio in più, quasi solo a titolo informativo, esistono anche degli obiettivi che vedono più dell’occhio umano in pratica ed hanno diaframmi inferiori a f/1. In particolare ne cito due, il Leica Noctilux 50mm f/0,95 e il quasi omonimo Nikkor Noct 58mm f/0,95 per le fotocamere mirrorless serie Z di Nikon. Il prezzo di obiettivi del genere è davvero elevato, quello Leica supera i 10.000 euro, mentre il quello marchiato Nikkor è in vendita a “soli” 8990 euro!

Stabilizzazione ottica d’immagine

Se da una parte molte fotocamere mirrorless oggi offrono la stabilizzazione ottica integrata sul sensore per ridurre l’effetto mosso non è lo stesso per le reflex. È per questo motivo che molte ottiche possono contare su un sistema ottico di stabilizzazione, che serve a prevenire i movimenti involontari al momento del scatto per rendere le immagini più nitide. Ogni produttore ha la sua dicitura per questi sistemi: per Canon c’è l’IS (Image Stabilization), per Nikon il VR (Vibration Reduction), Sony ha il suo OSS (Optical Steady Shot) e così via.

stabilizzazione ottica

La stabilizzazione dell’immagine è una funzione che non è necessaria per ogni genere fotografico e per ogni situazione, ma, soprattutto in condizioni di scarsa luce quando i tempi di scatto si allungano, ci permette di portare a casa i risultati. È molto utile anche quando si fotografa con obiettivi di lunga focale, mentre possiamo farne a meno con ottiche fisse dalla grande apertura di diaframma. Infatti, sugli obiettivi fissi non è comune trovare un sistema stabilizzazione.

Come scegliere un obiettivo: l’autofocus

Dulcis in fundo c’è un ultimo, ma importantissimo tema da affrontare prima di scegliere un obiettivo. Sto parlando dell’autofocus. Ci sono alcuni generi fotografici per cui oggi è imprescindibile avere un buon autofocus, come la streetphotography, la fotografia sportiva o quella naturalistica. Si tratta in tutti e tre i casi di situazioni in cui è fondamentale catturare l’attimo e quindi la velocità, ma anche la silenziosità, sono fondamentali. Ci sono vari tipi di sistemi di messa a fuoco, più o meno prestanti e anche in questo caso la scelta può essere determinata soprattutto dal budget. Tenete presente anche che alcuni produttori hanno a listino ancora molte opzioni con il solo fuoco manuale e che con gli obiettivi dotati di AF potremo sempre scegliere di utilizzare anche la messa a fuoco manuale. In alcuni casi anche quando è attivata la modalità automatica, magari per intervenire e scegliere con più precisione il punto di fuoco. 

Come scegliere un obiettivo: conclusioni

La scelta dell’obiettivo giusto dipende soprattutto da quello che volete fotografare. Come già anticipato, il primo passo per costruire un corredo fotografico è quello di scegliere che ci permettano di coprire tutte le lunghezze focali comprese tra i 18 o almeno 24mm e i 200mm. Potete farlo investendo tutto su un solo obiettivo tuttofare che vi permetta di viaggiare leggeri e non dover mai cambiare obiettivo quando siete in giro, oppure selezionando obiettivi diversi dalla minore escursione focale e che sicuramente offriranno una maggiore qualità d’immagine. La scelta può chiaramente dipendere anche dal budget a disposizione. Personalmente i primi passi nel mondo della fotografia li ho affrontanti con un 50mm f/1,8, un 24-70mm e un 70-300mm.

Il primo perché rappresenta un grande passo in avanti rispetto al 18-55mm che avevo in kit sulla mia reflex e mi ha permesso di iniziare a giocare con le profondità di campo e gli sfocati grazie all’ampia apertura di diaframma. Il 24-70mm perché a quanto pare ogni fotografo ne deve avere uno nel proprio zaino, ma soprattutto perché si tratta di uno zoom con cui affrontare la maggior parte dei generi fotografici.

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Lo zoom 70-300mm è stata una scelta obbligata perché le ottiche professionali, come il 70-200mm hanno costi importanti che non vale la pena affrontare se non è strettamente necessario. Con lo zoom 70-300mm bisogna solo fare attenzione a non utilizzarlo in condizioni di scarsa illuminazione o magari per fotografare sport che si svolgono in palazzetti al chiuso. Ma rappresenta sicuramente una di quelle ottiche che è meglio avere nella propria borsa.

E per iniziare ad espandere il proprio corredo ricordatevi anche che può essere saggio pensare ad obiettivi realizzati da produttori come Sigma, Tokina o Tamron per risparmiare qualche soldo da investire magari in altra attrezzatura utile. Questi produttori, comunque garantiscono ottiche di ottimo livello quindi non lasciatevi scoraggiare dal fatto che non abbiano lo stesso marchio della vostra fotocamera.

Quasi dimenticavo, non chiamate lenti gli obiettivi, le lenti sono quelle all’interno degli obiettivi!

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Luca Forti

Fotografo dal 2002 e scrivo di fotografia dal 2004: insomma, amo la fotografia e tutto ciò che le ruota intorno. Da due anni sono stato adottato da Milano e da sempre sono appassionato di tecnologia, di praticamente tutti gli sport, amo viaggiare, mangiare bene e non toglietemi il mio gin tonic!

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