Auto americane, le abbiamo sempre sognate. Ma come sono davvero?
In questo articolo di Auto for Dummies, la rubrica di Tech Princess che racconta le storie del mondo dell’auto in maniera semplice e intuitiva, parleremo di 5 caratteristiche tipiche delle auto americane che mancano nelle macchine europee. Molto spesso, infatti, quando pensiamo agli Stati Uniti d’America immaginiamo un Paese molto simile alla nostra Europa per tradizioni, valori e abitudini. Seppur per moltissime cose questo sia vero, con le dovute e ovvie differenze, ci sono diversi campi in cui le discrepanze tra Europa e America si fanno più stridenti. Uno di essi è proprio il mondo dell’auto, con particolare riferimento al car design. Niente paura, parliamo sempre di macchine con quattro ruote, un motore e volante, ma ecco, a parte queste similitudini, diciamo che il resto delle feature delle auto americane, tanto diverse dalle auto “nostrane”, potrebbe lasciarvi di stucco. Analizziamo quindi 5 caratteristiche tipicamente yankee assenti nei nostri veicoli. Pronti? C’mon let’s go!
- Com’è fatto il mercato delle auto americane?
- Feature n°1: clima potentissimo e portabicchieri a perdita d’occhio
- Feature n°2: pick-up e Minivan, due categorie di veicoli a noi sconosciuti
- Feature n°3: il “tastierino” per aprire l’auto di Ford
- Feature n°4: il laccio anti-rapimento, obbligatorio in tutte le auto americane
- Feature n°5: cilindrate e potenze enormi: there’s no replacement for displacement
- Auto americane: macchine strane, ma con un carisma tutto loro
Com’è fatto il mercato delle auto americane?
Prima di iniziare a parlare delle caratteristiche delle macchine americane, iniziamo facendo qualche precisazione sul mercato delle auto statunitense. L’America è un posto molto diverso da quelli a cui noi europei siamo abituati. Si tratta, infatti, di un Paese enorme, formato da 50 Stati e con una superficie che lo issa a terzo Stato più grande del mondo dietro Russia e Canada.
Proprio per questo, gli Stati Uniti grazie (o a causa) della loro immensità hanno una disparità di territori incredibile. Si va da metropoli con una densità di popolazione folle, come New York, a grandi praterie e deserti disabitati, passando per le distese del MidWest, caratterizzate da città enormi ma con pochissimi abitanti in relazione alle dimensioni.
Se vi state chiedendo se ci siamo improvvisamente trasformati in Ulisse o Voyager o cosa c’entri questo con le auto americane, vi basti sapere che conoscere l’aspetto geografico degli Stati Uniti è molto importante per capire qualcosa in più sul mercato automobilistico del Paese. E questo non vale solo per gli States, ma per tutte le nazioni in generale.
In America è infatti normale percorrere centinaia se non migliaia di km in auto per lavoro o per svago. Questo fa sì che possa capitare spesso di viaggiare a lungo nel nulla, senza incontrare assolutamente niente e nessuno per gran parte del tragitto. Durante questi viaggi può capitare, inoltre, di passare dal freddo pungente dell’Illinois o dell’Alaska al caldo soffocante del Nevada, con stati come Kansas o Minnesota dove d’estate il caldo è quasi sahariano, ma d’inverno la neve e il freddo sono all’ordine del giorno.
Tutte queste caratteristiche creano un mercato con delle richieste davvero uniche. L’affidabilità di un auto in America non è solo un effetto collaterale, ma una vera e propria necessità nei frequenti viaggi da Stato a Stato su strade letteralmente in mezzo al nulla, come la leggendaria Route 66.
Per questo motivo, le auto americane sono, e devono, essere progettate per affrontare il caldo torrido tanto quanto gli inverni rigidi. Non è un caso che i SUV siano nati proprio in America. Parliamo infatti di veicoli capaci di affrontare diverse condizioni atmosferiche e che sono, allo stesso tempo, comodi e spaziosi.
Altro fattore da non dimenticare è quello relativo al petrolio. Gli USA sono infatti uno dei pochissimi Paesi occidentali a produrre oro nero in ingenti quantità. Questo rende la benzina davvero economica in America, con un costo ad oggi equivalente a 0,58 € al litro. Questo ha comportato la diffusione di auto dai motori grossi e potenti, adatte a percorrere le enormi distanze americane.
E visto che gli Stati Uniti sono anche il terzo Paese più popoloso del mondo, i numeri di vendita delle macchine sono enormi. In America sono infatti vendute ben 12 milioni di automobili ogni anno, gran parte delle quali sono prodotte in loco da Case americane e non, con modelli unici progettati e realizzati solo per il mercato nordamericano. Tra esse abbiamo le due note Case yankee, Ford e General Motors, con i loro celebri marchi di auto americane Chevrolet, Cadillac e GMC, il gruppo FCA con le marche Chrysler e RAM, e alcune Case giapponesi, tra cui la Toyota e la Nissan, che producono negli States veicoli dedicati esclusivamente al mercato a stelle e strisce.
Grandi protagonisti del mercato automobilistico statunitense sono i pick-up, noti in America come pickup truck, da sempre scelta preferita di tantissimi cittadini americani. Negli ultimi anni i pick-up si sono “automobilizzati”, offrendo prestazioni e tecnologie da auto, tant’è che il loro successo si è moltiplicato.
Se è una costante la notizia che l’auto più venduta sia proprio un pick-up, Ford F-150, la vera novità è che ad Aprile per la prima volta siano stati venduti più pickup truck che automobili “normali”. Testamento di un mercato folle come quello americano.
Dopo questa breve panoramica sul mercato delle macchine negli Stati Uniti, scopriamo subito insieme le 5 caratteristiche e gli accessori che rendono un’auto americana degna di questo nome.
Auto americane n°1: clima potentissimo e portabicchieri a perdita d’occhio
Partiamo dalle prime feature immancabili su qualsiasi macchina americana: aria condizionata e portabicchieri. Un binomio indissolubile.
Impianti di climatizzazione
Come abbiamo già detto, il caldo in America può raggiungere livelli mai visti alle nostre latitudini. Nel 90% degli Stati d’America, infatti, in estate si superano abbondantemente i 30 gradi di media. Allo stesso tempo, gli inverni sono molto freddi e l’escursione termica è così imponente da richiedere necessariamente un impianto di climatizzazione importante.
Questo si traduce nella necessità, per qualsiasi auto americana, di disporre di impianti di aria condizionata potentissimi, a prescindere dal marchio e dall’anno di produzione. Per capire la portata di questi impianti, vi basti pensare che sui veicoli più potenti e a grossa cilindrata il compressore del climatizzatore ha una potenza fino a 6/7 CV, simile ai sistemi Mild Hybrid che si montano oggi sulle auto ibride. Non è pazzesco?
Chi di voi è salito almeno una volta su un’auto americana, saprà già che c’è una vera e propria differenza in termini di potenza e di potere “raffreddante” nei sistemi di climatizzazione made in US rispetto a quelli europei. Questo è fondamentale per permettere agli occupanti di superare senza fatica i deserti del Nevada, ad esempio.
Non è un caso, quindi, che l’aria condizionata sia stata inventata proprio in America nel 1902, e che la prima auto con impianto di aria condizionata sia anch’essa americana. Parliamo della Chrysler Imperial del 1953, che offriva ai suoi clienti il sistema AirTemp.
Portabicchieri
Gli americani non vanno pazzi solo per il fresco: amano anche le bibite e i caffè “on the go”, ossia da asporto. E vi dirò di più. In tutto il Nord America è consuetudine uscire di casa con un caffè in tazza oppure acquistarlo in un cafè (come Starbucks, ad esempio), per poi consumarlo nel tragitto casa-lavoro. Non per nulla, da diversi decenni, tutte le auto americane offrono almeno due portabicchieri, o meglio, cupholder integrati all’interno della macchina. Per lo stesso motivo, i portabottiglie americani hanno spesso dimensioni importanti in grado di contenere, in sicurezza, caffè, bibite ghiacciate o l’occorrente per un pasto di corsa.
È così che il cupholder è diventato un must-have per le auto made in US e per tutte le automobili straniere vendute su suolo nordamericano. La presenza o meno dei portabicchieri in macchina per alcuni è addirittura un metro di paragone.
Ci sono auto che hanno un numero di portabicchieri pari a quello degli occupanti previsti, ossia da 5 a 7. Esistono persino automobili che vanno oltre, come la Subaru Ascent, un SUV di medio-grandi dimensioni venduto solo in Nord America e che ha la bellezza di 19 cupholder. Sì, avete capito bene: diciannove!
Alcune curiosità sui portabicchieri
C’è stato un periodo tra gli anni ’80 e ’90 in cui il fenomeno di portare in macchina tazze e bicchieri da asporto stava diventando via via sempre più grande. Le Case americane furono le uniche in grado di intercettare subito il desiderio dei propri clienti, mentre quelle europee e nipponiche lo compresero con un lieve ritardo. A dirla tutta, le auto europee e giapponesi di quegli anni spesso non offrivano né i grandi e stabili cupholder americani né qualsiasi altro alloggio per le tazze.
Alcune di queste Case aggiunsero i portabicchieri in auto in un secondo momento, a progettazione già avvenuta. Nacquero così gli “after-thought cupholders”, letteralmente “i portabicchieri a cui hanno pensato dopo”, strane costruzioni astruse e poco stabili che accontentavano ben pochi consumatori. Per ovviare al problema, adesso tutte le auto vendute anche su suolo americano vengono dotate a monte di grandi portabicchieri.
Auto americane n°2: pick-up e Minivan, due categorie di veicoli a noi sconosciuti
La seconda caratteristica peculiare delle auto americane riguarda i modelli di automobili che percorrono le strade delle città del Nord America. Sia negli Stati Uniti che in Canada, infatti, non sono per nulla diffuse utilitarie o piccole compatte come ad esempio Ford Fiesta o Volkswagen Golf. Entrambi questi veicoli sono venduti sul suolo americano, ma vengono scelti solo da pochissimi clienti e non dai veri yankee.
Rispetto all’Europa, gli ampissimi territori di USA e Canada eliminano il problema degli spazi che abbiamo qui dai noi. Le città sono quasi tutte moderne, con le più antiche (salvo eccezioni) datate 1890, e sono state create senza la necessità di risparmiare sugli spazi, senza centri storici o altri “restringimenti” tipici delle città europee.
Se a questo aggiungiamo anche l’incredibile disponibilità di spazio che c’è fuori dalle grandi città americane, capiamo presto che le piccole compatte due volumi, seppur presenti sul mercato americano, non sono affatto necessarie.
Gli americani possono optare senza problemi per auto grosse, a volte anche gigantesche, senza mai sentirsi dei Gulliver nel paese di Lilliput. Per questo, quando si tratta di scegliere l’auto di famiglia, i cittadini puntano comunemente su due principali categorie di auto: i minivan e i pick-up truck.
Pick-up americani
Dei pick-up abbiamo già parlato in precedenza. Si tratta di grandi mezzi con quattro ruote motrici, cassone per portare tante cose e disposizione meccanica da fuoristrada, o meglio da mezzo da lavoro. Tuttavia, come anticipato, con il passare del tempo i pick-up, da semplici mezzi lavorativi, sono diventati un vero e proprio fenomeno di costume. Tantissimi americani li usano per il tempo libero, per la famiglia, per la vita di tutti i giorni. Inoltre, i moderni pickup sono diventati dei veri e propri SUV con il cassone, con interni da auto, motori potenti e tante caratteristiche tecnologiche e tecniche da auto di prima classe.
Minivan
Dei minivan abbiamo avuto invece solo un piccolo assaggio in Europa. Possiamo infatti assimilarli ai nostri grandi monovolume, ossia veicoli con tantissimo spazio per cose o persone. Parliamo di automobili come FIAT Ulysse, Lancia Phedra o Renault Espace, che pur essendo molto simili ai minivan restano comunque diversi da questi ultimi.
I minivan americani portano la definizione di “spazio” ad un livello successivo. Sono mezzi enormi, capaci di offrire fino a 4 posti singoli con le cosiddette “Captain’s chair”, la sedia del capitano, più un divano posteriore. Si parla quindi di macchine a 7 posti come le nostre monovolume grandi, ma con 7 posti veri e comodissimi.
Il minivan offre spazio a volontà per cose e persone, tanti cupholder, e non solo. I veicoli di questo tipo offrono anche finiture curate, TV per i passeggeri posteriori, motori davvero potenti e feature che sembrano quasi folli agli occhi di noi europei.
Due di queste caratteristiche pazzesche sono contenute nell’ultima serie di Honda Odyssey, uno dei minivan più venduti e apprezzati. Questo enorme veicolo, che misura oltre 5,1 metri, offre al suo interno un vero e proprio frigo e addirittura un aspirapolvere, montato direttamente sulle pareti del bagagliaio. Riuscite anche solo ad immaginarlo?
Curiosità: minivan in Europa
In Europa l’unico Minivan che abbiamo potuto conoscere nella sua forma più pura è il Chrysler Voyager, venduto dal 1998 fino al 2011, e divenuto, in quell’anno, Lancia Voyager a seguito dell’acquisizione di FCA.
Auto americane n°3: il “tastierino” per aprire l’auto di Ford
La terza caratteristica che rende le auto americane di oggi diverse dalle nostre macchine è in realtà una soluzione utilizzata da un solo brand, Ford, e solo sul suolo statunitense. Sto parlando del geniale Ford SecuriCode. Che cos’è? Si tratta di un tastierino numerico nascosto sulla portiera del guidatore. Grazie a questo sistema, basta inserire un codice e l’auto si aprirà senza l’utilizzo della chiave. Una vera e propria genialata.
Il sistema SecuriCode è nato nel 1980 e ha debuttato per la prima volta sulla Ford Thunderbird dell’epoca. Oggi è appannaggio di tutti i modelli americani di Ford e del marchio di lusso Lincoln.
Nato come tastierino fisico, il sistema da qualche anno è stato “nascosto” dietro la modanatura nera del montante B, quello della portiera. I “tasti” sono a sfioramento e si illuminano solo se vengono toccati, in modo da essere quasi invisibili ad auto spenta.
L’utilità del SecuriCode: esempi pratici
Vi state chiedendo per che cosa possa essere utile il SecuriCode? Beh, diciamo che questo sistema a noi sconosciuto può essere utilissimo in diverse occasioni. Per praticità, vi faccio due esempi:
- Esempio n°1: state andando a correre o a fare sport. In queste occasioni, il desiderio è sempre quello di avere meno cose possibili addosso. Infatti, si corre sicuramente meglio senza le chiavi della macchina in tasca, mentre quando si nuota potreste addirittura non avere nessun posto dove mettere le chiavi in sicurezza. In questi casi SecuriCode può essere una vera manna. Basta lasciare tutti i propri averi in macchina e chiudere l’auto con il codice. In questo modo si può andare a fare sport con testa e tasche leggere. Utile, no?
- Esempio n°2: state uscendo di casa di corsa e proprio nel momento in cui chiudete la porta vi rendete conto di aver dimenticato le chiavi di casa dentro. Nessun problema, ne avete una copia nel portaoggetti dell’auto, ma , ahimé, vi accorgete subito di aver lasciato le chiavi dell’auto proprio accanto a quelle di casa. Quello che in Europa sarebbe un disastro, in America e con una Ford con SecuriCode è una passeggiata…fino alla macchina. Vi basta infatti inserire il codice, prendere le chiavi di casa e ricominciare la giornata col piede giusto, senza dover chiamare un fabbro e perdere il vostro tempo prezioso.
A chi non ci è abituato, può sembrare un sistema superfluo o addirittura inutile, ma vi assicuro che i clienti Ford americani lo adorano.
Alcune curiosità sul tastierino numerico e il sistema keyless
Anche altre Case hanno provato ad implementare e offrire ai propri clienti un sistema simile al SecuriCode, tra esse Cadillac e Chevrolet, ma tutte, ad un certo punto, hanno abbandonato il progetto. Ford, invece, ci crede talmente da essere convinta che sia uno dei modi più sicuri per permettere l’accesso keyless alle proprie auto. Ed in effetti parliamo dell’unico vero sistema keyless che consente di entrare in auto con solo un dito.
Pensate che Ford quando ha lanciato la Focus in America, progettata inizialmente solo per il mercato europeo, non l’ha fornita di SecuriCode. Infatti, le Ford europee non hanno mai avuto questo sistema. Tuttavia, i clienti Ford americani hanno subito chiesto a gran voce alla Casa di inserirlo, perché per loro è una feature ormai irrinunciabile.
La nuova Mustang Mach-E e il neo-“Europeo” Explorer, seppur siano modernissime auto con ingresso keyless, sono dotate di questo sistema, che finalmente anche noi europei potremo provare. Io non vedo l’ora, e voi?
Auto americane n°4: il laccio anti-rapimento, obbligatorio in tutte le auto americane
La quarta caratteristica esclusiva delle auto americane è il laccio anti-rapimento, caratteristica piuttosto curiosa che, tra l’altro, è l’unica della lista resa obbligatoria dalla legislazione americana.
Senza sfociare in luoghi comuni, gli Stati Uniti d’America sono uno degli Stati mondiali dove la criminalità è più diffusa e il rapimento è una vera e propria piaga sociale. Nonostante negli ultimi anni ci stata una decrescita di questo fenomeno, da diversi anni il governo degli Stati Uniti ha preso provvedimenti forti per limitare i danni derivanti da eventuali rapimenti. È così che, dal 2000, è obbligatorio per tutte le auto avere al proprio interno un laccio o un sistema per aprire il bagagliaio in caso di rapimento.
In generale, il laccio anti-rapimento è un laccio realizzato in una speciale plastica che si illumina al buio ed è posto nel bagagliaio. Nel caso in cui qualcuno venisse chiuso al suo interno, basta tirare il laccio, ben visibile al buio, per aprire il bagagliaio e liberarsi.
Tuttavia, è ormai abitudine di molte Case automobilistiche inserire nel bagagliaio, al posto del laccio, un tasto retroilluminato che consente di aprire il portellone dall’interno.
Laccio anti-rapimento: fun fact
L’obbligatorietà del laccio anti-rapimento vige su tutte le macchine, a prescindere dalle dimensioni del bagagliaio. Questo significa che persino il portabagagli anteriore di una Porsche 911 è obbligato a contenere questo tasto, anche se al suo interno non ci starebbe neanche un cagnolino!
Auto americane n°5: cilindrate e potenze enormi: there’s no replacement for displacement
L’ultima caratteristica peculiare delle auto americane non può che essere una domanda che tutti prima o poi si pongono: perché le auto americane hanno sempre motori grossi e potenti?
In realtà una risposta “vera” non c’è. I fattori infatti sono tantissimi. Le già citate dimensioni del Paese hanno sempre scandito la necessità di avere automobili veloci, o comunque capaci di mantenere una velocità elevata per diverso tempo senza rompersi. La disponibilità continua di benzina poi non ha mai portato il mercato americano a scontrarsi con prezzi alti dei carburanti, il che ha favorito la continuazione della “tradizione” dei motori grossi.
Inoltre, dal momento che le automobili americane sono grandi e pesanti, l’uso di motori grossi e potenti è sempre stato inevitabile. Infine, non è da trascurare la questione fiscale. In America e Canada non ci sono tasse sul possesso di un’auto e le assicurazioni non tengono conto della cilindrata come in Italia o in generale in Europa. Per questo tutte le macchine americane più vendute hanno motori enormi e molto affidabili (di solito), e le potenze sono davvero ragguardevoli.
La questione potenza poi è quasi un controsenso, visto che gli Stati Uniti sono uno dei Paesi con i limiti di velocità più stringenti e le sanzioni più alte. Ma tant’è, l’abitudine è questa.
Niente diesel, che infatti costa di più in America della cara vecchia benzina.
Niente motori piccoli: solo negli ultimi anni si è timidamente affacciato il downsizing anche sulle auto americane.
Più coppia: in Europa le auto sono tendenzialmente piccole, quindi la coppia necessaria per spostarle è relativamente poca. Con i grossi SUV o berline americane invece un motore compatto e turbo farebbe una gran fatica a portarsi appresso oltre 2 tonnellate di auto. E una cilindrata maggiore significa più coppia, ovvero più forza nel dare moto all’auto e ai suoi occupanti. Tant’è che anche in Europa sulle auto più grandi come BMW X7 o Audi Q8 vediamo motori almeno 3.0 di cilindrata.
Nessun problema di consumi: la benzina in America costa l’equivalente di 58 centesimi al litro. Questo significa che mantenere un 5.0 V8 che percorre 8 km con un litro in America costa quanto mantenere un’utilitaria 1.0 in Europa.
Le auto quindi sono tendenzialmente potenti in America. I veicoli statunitensi più grandi hanno almeno motori con 6 cilindri, con una netta preferenza per il V8, il motore simbolo dell’industria dell’auto americana. Questo vale per berline, pick-up, sportive, ma anche per minivan e auto piccole.
I minivan di cui abbiamo parlato prima hanno per la maggior parte motori che partono dai 3 litri di cilindrata e con potenze di almeno 250 CV, con punte di oltre 300 per alcune versioni. Persino le auto che commercializziamo anche in Europa sono più potenti in America. Ad esempio, la tedeschissima Volkswagen Golf è stata venduta per anni sul solo mercato americano anche con un bellissimo 2.5 5 cilindri in linea aspirato da circa 200 CV, motore che da noi non si è mai visto. Peccato…
Gli americani hanno sempre avuto un detto: “There’s no replacement for displacement”, ovvero “Non si può sostituire la cilindrata”. Motori grandi sono anche motori affidabili, capaci di percorrere tantissime miglia senza fermarsi, potenti e capaci di portare in giro senza fatica 2000/2500 kg di auto. E poi diciamolo: che bello un minivan con un 3.5 V6 da quasi 300 CV, o un pick-up con un V8 da quasi 400!
Auto americane: macchine strane, ma con un carisma tutto loro
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio nell’industria automobilistica americana. Ma non abbiamo fatto altro che sfiorare la punta dell’iceberg con queste 5 caratteristiche peculiari.
Le auto americane sono davvero particolari, possiamo anche dire strane. Spesso non badano troppo alle apparenze e ai dettagli, ma offrono esattamente quello che vuole il pubblico. Tra tonnellate di spazio, motori potenti, portabicchieri e modi per entrare in auto senza chiave, il carisma di queste automobili è indubbio.
Un giorno faremo anche un viaggio tra le auto più iconiche ed “americane” mai prodotte.
Come la mitica Chevrolet Corvette!
Per oggi però Auto for Dummies finisce qui. Ci vediamo alla prossima!
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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