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Ford Explorer Plug-In: vola come una farfalla, pungi come un’ape… seduto su un divano

Ford Explorer Plug-In prime impressoini: sorprende con un confort eccellente e una grande facilità di guida

Spesso ci capita di sentire riguardo ad un’auto la definizione “flagship” o “ammiraglia”.
Queste sono le auto più lussuose, grandi e piene di tutte le tecnologie presenti nel “portafoglio” della Casa:
E questa è una definizione che calza a pennello per Ford Explorer Plug-In Hybrid.
Per noi è un modello inedito, ma nella sua terra d’origine, gli Stati Uniti, è un modello importantissimo.
Al debutto, nel 1991, ha infatti avuto un ruolo fondamentale nel portare i SUV da prodotto di nicchia a vero e proprio successo.
Dopo una carriera trentennale piena di soddisfazioni, debutta per la prima volta in Europa con un’unica versione, la ST-Line, e un unico motore.
Anzi, con un unico powertrain ibrido Plug-In da ben 457 CV.
Come se la caverà sulle nostre strade? Lo abbiamo scoperto provandolo in Puglia: vediamo cosa ci ha trasmesso questo bestione yankee!

La storia di Explorer: uno dei primi SUV da guidare con la famiglia

Da noi Ford Explorer non è un modello molto conosciuto: in America invece è una vera e propria istituzione.
Al suo debutto nel 1991, i SUV non erano ancora così gettonati.
Anzi, erano ancora dei veri e propri fuoristrada prestati all’uso stradale, come Jeep Cherokee o Ford Bronco.
In quegli anni, i primi SUV creati per l’utilizzo prettamente stradale cominciarono ad avere successo, e Ford Explorer fu ed è ancora uno dei più venduti ed apprezzati SUV presenti sul suolo nordamericano.

Ford Explorer Plug-in prima serieFord Explorer Plug-in Excursion

Sono cresciute dimensioni, potenze, spazio e funzionalità nelle sei serie che si sono seguite dopo la prima del 1991, arrivando oggi ad un SUV di grandi dimensioni pregno di tutta la tecnologia Ford.

Ford Excursion

Piccola curiosità: se per noi gli oltre 5 metri di Explorer bastano per inserirlo tra i “bestioni”, in America questo tipo di SUV viene considerato “mid-size”, ovvero… di taglia media.
Vi starete chiedendo: cosa bisogna fare per diventare un SUV di taglia Extralarge negli States?
Beh, superare abbondantemente i 5 metri, come dimostrano i 5,35 m del più grande Ford Expedition.
Se poi non vi bastano neanche queste dimensioni Xl, Ford ha realizzato per una decina d’anni, tra il 1998 e il 2005, un SUV da oltre 5 metri e 80 di lunghezza, l’Excursion.
Mastodontico, dotato di motori V8, V10 e enormi V8 turbodiesel da oltre 7 litri di cilindrata.
Un enorme bisonte da oltre 3500 kg. Per lui ci va la patente C!

L’estetica di Ford Explorer Plug-In: grosso, ma filante… all’anteriore

Dopo questo viaggio doveroso per noi europei per capire la genesi di cotanta imponenza, vediamo nel dettaglio Ford Explorer.
Partiamo dall’estetica, che non può in nessun modo trascendere dalle dimensioni davvero abbondanti di questo mega SUV.
Sono 5,05 i metri di lunghezza, che fanno il paio con l’altezza di 1 metro e 80 e la larghezza di 2 metri esatti, che diventano 2,20 contando anche gli specchietti decisamente voluminosi.

Ford_Explorer Plug-in frontale

Dal frontale però trasmette molto dinamismo, con linee moderne e ben riuscite.
Spicca nella visione frontale l’enorme griglia frontale, nera lucida sulla nostra versione “italiana” ST-Line, con il bel dettaglio del nome Explorer riproposto a lettere cubitali sopra la griglia. Si vede che per un periodo Ford ha posseduto Land Rover!
Fanno il paio con questo frontale aggressivo anche i fari Full LED di generose dimensioni e il cofano muscoloso, che fa capire subito che sotto di esso ci sono tanti cavalli.

Ford_Explorer Plug-in Laterale

Lateralmente Explorer dissimula bene le dimensioni, e sta bene sia in colori sobri come il grigio del nostro esemplare in prova che nel rosso di lancio.
La linea dei finestrini non è esageratamente alta, rendendo l’aspetto si aggressivo e “cattivo”, incentivato dai vetri oscurati e dai dettagli in nero lucido, ma anche accogliente.
La bella linea però è come se si fermasse al montante C, molto inclinato.
Dopo di esso infatti, dove noi europei siamo abituati a veder finire le auto dopo pochi centimetri, la carrozzeria va avanti, e tanto.

Ford_Explorer Plug-In Posteriore

Per accogliere al meglio infatti i passeggeri della terza fila, il posteriore è molto squadrato e alto, e anche la linea del portellone e dei fari è un po’ troppo squadrata.
Rispetto alle linee dinamiche e moderne del frontale, il posteriore sembra quasi un po’ pesante e… vecchio, rispetto al resto della linea.
Sono sicuro che sia più una prerogativa dei SUV di così grandi dimensioni a cui noi non siamo abituati, più che una criticità di Explorer. Basta farci un attimo l’occhio e ci si abitua, ma sulle prime questo “sederone” spiazza un po’.
Che, nel complesso, regala una linea davvero riuscita che dissimula bene le dimensioni.
Certo, trovarselo davanti mette un po’ soggezione, ma è curato, ben fatto e ben realizzato.
Bene così!

Gli interni di Ford Explorer Plug-In, curati e tecnologici

Passiamo agli interni, e togliamo subito le ovvietà di mezzo: si, è enorme.
Ma prima vediamo com’è fatta e come è realizzata.
La linea è interessante e molto particolare: abbiamo infatti una plancia molto voluminosa, realizzata in plastica morbida e inserti in simil-fibra di carbonio.
Tutto è molto curato, ben fatto e da una sensazione di qualità molto marcata.

Ford_Explorer Plug-in interni

Ciò che però attira subito l’attenzione è l’enorme schermo da 10 pollici verticale del sistema Sync 3.
Dopo vi racconteremo come abbiamo trovato il sistema di infotainment, ma sulle prime la sua forma è davvero particolare.
Lo schermo è parecchio a sbalzo, e “sbuca” dalle linee della plancia in maniera davvero prominente.
Abbiamo poi notato che è forse troppo piatto, con un orientamento forse troppo conservativo.
Fosse stato girato più verso il guidatore sarebbe stato più facile da vedere e usare in marcia.
Belle però le grandi bocchette poste ai lati dello schermo, originali e molto pratiche.

Abbandonando l’elefante nella stanza per un attimo, troviamo un altro schermo da 12,3 pollici per il quadro strumenti digitale, molto chiaro e facile da leggere in ogni situazione.
Il volante poi ricorda da vicinissimo quelli delle produzioni europee di Ford, come Fiesta, Puma e Focus.
A questo proposito, sono moltissime le componenti comuni con le Ford a cui siamo abituati,come tasti, levette e il selettore del cambio.
Non che sia un difetto, ma vedendo il prezzo di listino ci saremmo aspettati un po’ di esclusività in più.

Ford Explorer 2020

Per il resto, però, tutto è molto ben realizzato e ben pensato.
I sedili sono rivestiti in morbida pelle con cuciture rosse a contrasto, la console centrale è voluminosa ma molto ben realizzata. E proprio nella console centrale facciamo conoscenza con i primi, enormi portaoggetti.
Sono 123 i litri sparsi tra tutti i portaoggetti in giro per l’auto, e non mancano altre piccole attenzioni.

Ci sono infatti ben 12 portabicchieri, o cupholder come vengono chiamati oltreoceano, 5 prese 12 Volt, diverse prese USB sia di tipo A che di tipo C, ricarica wireless per il cellulare e la fantastica presa domestica da 230 V.
Se volete ricaricare o alimentare oggetti elettronici, Explorer farà sicuramente al caso vostro.
Non manca poi il clima trizona con bocchette per tutti i 7 passeggeri, e una chicca per il confort: i doppi vetri.

Spazio ed abitabilità: aria in ogni direzione possibile

Prima di passare a parlare della incredibile silenziosità di marcia però concentriamoci per un attimo sullo spazio.
La posizione di guida è molto molto alta, più di molti SUV a cui siamo abituati.
Ma grazie alle regolazioni elettriche trovare la posizione giusta (e comoda) è un gioco da ragazzi, e questa guida ancora più alta regala un controllo maggiore delle dimensioni dell’auto.

I sedili anteriori poi sono anche dotati di massaggio, riscaldamento e raffrescamento, per non farsi mancare nulla.
Il bello però arriva dietro. Non c’è una panca posteriore, poiché i sedili sono tutti singoli e regolabili.
Tra le regolazioni e la presenza di un vero e proprio clima dedicato, la seconda fila può godersi tutto lo spazio disponibile. Per gambe, spalle, testa, ginocchia, insomma per tre persone adulte lo spazio non manca mai.
Una sorpresa poi arriva reclinando uno dei sedili della seconda fila.
Da qui si crea un accesso decisamente agevole per la terza fila, che accoglie due sedili per nulla striminziti.
Certo, non si può pretendere di fare una traversata dell’Europa in sette.
Però tra spazio da compatta di segmento B, bocchette dell’aria, buona visibilità all’esterno e la presenza di prese 12 Volt e portabibite, anche la terza fila è adatta a degli adulti.

Ford Explorer bagagliaio

Per concludere la questione spazio, il bagagliaio.
Con tutti e sette i sedili alzati, lo spazio non è eccessivo. Premendo i tasti a lato del portellone è possibile abbassare (ed anche alzare) i sedili della terza fila, ed ottenere un piano di carico da ben 1157 litri.
Tra le auto “europee”, pochissime riescono a fare meglio con 5 passeggeri.
Abbattendo anche la seconda fila, si entra in territorio furgoni con 2274 litri di capacità fino alla linea dei finestrini.
Se dovete portare tante cose, Explorer è perfetto.

La meccanica di Ford Explorer Plug-In: motore V6 biturbo e coppia da camion

Tutto questo spazio e queste features però alzano il peso, che qui sfiora i 2400 kg in ordine di marcia.
Come fare allora per dare ad Explorer la capacità di spostarsi bene e abbattere i consumi?
Sfruttando la tecnologia ibrida Plug-In.

Ford Explorer Plug-In Hybrid

Si, avete sentito bene: questo bisonte Made in Chicago è ibrido.
Da qualche anno Ford sta iniziando l’elettrificazione di tutta la gamma, il percorso Go Electric, e questo sistema Plug-In tutto “fatto in Casa” è uno dei passi avanti verso questa transizione.
Sotto il cofano si trova infatti un bel motore plurifrazionato a benzina, un 3.0 V6 biturbo Ecoboost da circa 350 CV, accoppiato ad un motore elettrico da circa 100 CV.
Il totale? 457 CV e una coppia di ben 825 Nm, superiore persino ad un mostro come Porsche 911 Turbo S che si ferma a “soli” 800 Nm.

Il tutto è coadiuvato da un cambio automatico con convertitore di coppia a 10 marce e ad una batteria da 13,6 kWh.
La trazione è ovviamente integrale e permanente sulle quattro ruote, e le prestazioni sono da compatta sportiva. L’accelerazione 0-100 km/h si copre in meno di 6 secondi, con una velocità massima di 230 km/h.
La batteria agli ioni di litio si ricarica in 5 ore e mezza dalla presa domestica, e garantisce un’autonomia in full electric omologata di 35-40 km in un utilizzo misto.

Il sistema ibrido cerca sempre di aiutare il motore termico nelle ripartenze, e così facendo si possono ottenere consumi parecchio interessanti (di cui vi parleremo dopo).
Le modalità di guida poi sono ben 7, e passano dalla Eco alla modalità Confort, passando per diverse modalità offroad, quella Sport e l’ultima dedicata all’utilizzo di un traino.
Perché tra gli assi nella manica di Explorer c’è una capacità di traino di 2500 kg, e una serie di assistenti alla guida con rimorchio.

Tecnologia ed infotainment: tanti ADAS, e le telecamere lo rendono (quasi) maneggevole

Sul discorso tecnologia ed ADAS infatti Explorer è molto completo.
Ci sono tutti i sistemi più diffusi per ottenere un sistema di guida autonoma di Livello 2.
Ci sono poi diverse chicche, come la frenata automatica d’emergenza in retromarcia, chiamata Reverse Brake Assist, e la già citata assistenza alla guida con rimorchio.

Questo sistema utilizza dei sensori per capire il comportamento del rimorchio. Se nota qualcosa di anomalo, attiva i dispositivi di sicurezza attiva del veicolo come il Lane Centering o il Lane Keeping Assist per frenare serpeggiamenti o sbandamenti del rimorchio.

Ford Explorer Plug-in rimorchio

Se avete poi paura delle dimensioni, la tecnologia vi viene in aiuto.
Grazie a delle ottime telecamere a 360 gradi, sensori di parcheggio in ogni direzione e ad un rinnovato parcheggio automatico, manovrare Explorer in città o in spazi stretti sarà davvero semplice. O meglio, molto più semplice di quanto sembri: con la fisica non si può troppo scherzare!

Ford_Explorer Plug-in infotainment

Uno sguardo infine all’infotainment. Ho lasciato in ultima questa disamina poiché il sistema è il classico Sync 3 che già conosciamo: fluido, veloce e molto facile da usare.
La novità sta nella presenza di uno schermo verticale. Questo però non cambia l’esperienza d’uso e anzi: in alcune situazioni diventa molto comodo, come nella visualizzazione della navigazione.
Ero molto curioso di vedere come Android Auto ed Apple Car Play sarebbero stati implementati, e ho avuto una piacevole sorpresa.
Lo schermo infatti si divide in due riquadri: in uno è riportata l’interfaccia per smartphone con le proporzioni a cui siamo abituati, mentre nell’altro rimane una finestra di dialogo con il sistema Ford.
Così ad esempio è possibile navigare con le app del cellulare ma ascoltare la radio o regolare il massaggio dei sedili senza interrompere la navigazione. Bell’implementazione dei diversi sistemi!

Alla guida: sembra molto più piccola, ma con un confort impareggiabile

È il momento di mettersi alla guida di Ford Explorer Plug-In.
I primi minuti sono di completo straniamento: sembra gigantesca e mette in soggezione.
Bastano però neanche 5 minuti per sentirsela addosso, e neanche fare più caso alla presenza di 5 metri di metallo.

Ford Explorer Plug-In pargheggiato

Dopo qualche altro chilometro si comincia a sentire il bel lavoro dei tecnici Ford.
Lo sterzo ha una corona piuttosto grande ma è preciso e sorprendentemente diretto.
Il rollio è contenuto e i 457 CV e la coppia da camion aiutano a muovere con grandissima facilità Explorer.

Ed è proprio questa la parola che ci è rimasta più in testa: facilità.
Guidare Ford Explorer Plug-In è sempre un’esperienza facile. L’auto è sorprendentemente agile, facilissima da guidare e manovrare.
Il cambio è fluidissimo, senza strattoni o strappi, e la potenza del powertrain ibrido è sempre tanta e lineare.
Abbiamo fatto 180 km tra città, strade statali pugliesi e poca autostrada, ma in nessuna situazione ci siamo sentiti fuori luogo o “fuori forma”.
Certo, le zone che abbiamo percorso non erano molto battute, e forse in una città come Milano potrebbe essere più goffa. Grazie a sensori e telecamere, però, non si è mai in imbarazzo per la stazza.
In autostrada, poi, il V6 ronfa a 1600 giri a 120 km/h, per consumi accettabili ed un silenzio tombale.

Ford Explorer Plug-in guida

Il confort è la cosa che più impressiona di Explorer.
Certo, è in grado di accelerare come una sportiva e si guida anche parecchio bene tra le curve, ma ad andatura tranquilla assicura una silenziosità davvero impressionante.
I doppi vetri mantengono fuori pressochè qualsiasi rumore esterno, e grazie ad un powertrain molto silenzioso i viaggi sono sempre rilassanti, comodi e molto silenziosi.
Un ambiente così calmo è poi il terreno migliore dove poter godere al massimo dell’impianto audio Bang&Olufsen da ben 14 altoparlanti e 1000 W di potenza.
In ogni situazione tra città, statale, autostrada, guida sportiveggiante e persino offroad si è circondati nel più totale silenzio e confort.
Anche sulle strade sterrate si comporta bene, anche se per una disamina del comportamento fuori strada vogliamo provarla un po’ più che su delle strade bianche.

Quando le si vuole infine “tirare il collo” i motori spingono bene, lo sterzo è preciso e le sospensioni, che prima la rendevano comodissima, adesso non fanno ondeggiare troppo l’auto nei cambi di direzione.
Sembra molto più compatta di quello che in realtà è, tranne che in frenata. Quando si vuole rallentare, si avvertono tutti gli oltre 2400 kg, ma si sa che contro la fisica ad un certo punto non si può fare nulla.

Consumi: con batteria carica davvero sorprendenti

In soli 180 km di guida non abbiamo potuto capire fino in fondo i consumi di Ford Explorer Plug-In, quindi ci riserviamo di rilevarli meglio in una prova più approfondita.
In questo primo contatto però siamo riusciti a stare entro una media di circa 12 km/l, percorsi tra città e statali con una piccola puntata in autostrada, e senza lesinare su acceleratore e modalità Sport.

Ford_Explorer Plug-In quadro strumenti

Quello che abbiamo capito è però che la carica della batteria è un requisito fondamentale per consumare poco.
Usando con delicatezza il piede destro e con la batteria carica, si riescono a fare anche medie dei 18 km/l.
Con al contrario la batteria scarica, fare i 9 con un litro sarebbe un vero e proprio miracolo…
In modalità pure electric, invece, si riescono a percorrere circa 32 km senza ricorrere al motore termico: non male per la stazza dell’auto.

Difetti? Un po’ brusca e qualche dettaglio sottotono

Ford Explorer Plug-In ci è piaciuta davvero tanto, ed offre un’esperienza completa sotto quasi tutti i punti di vista.
CI sono solo un paio di “sbavature” che abbiamo riscontrato.
L’auto quando viene messa in Sport è molto pronta, fin troppo: a volte sembra quasi “scattosa” e molto nervosa agli imput dell’acceleratore. Meglio essere più dolci con il piede destro.
Sempre in modalità Sport, il silenzio dell’abitacolo lascia il posto ad un sound del motore che però sembra arrivare dalle casse. Con quei bei 4 terminali sportivi al posteriore, mi aspettavo un sound reale dall’ottimo 3.0 V6.

Infine, come detto in precedenza la presenza di tasti, comandi al volante, alzacristalli ed altri dettagli comuni a Ford meno nobili come Fiesta può far storcere il naso a qualcuno.

Prezzo e conclusioni: un “bestione” che ha senso nella vita reale

Queste considerazioni però lasciano il passo ad un prezzo di listino davvero ottimo.
Si parla infatti di 81 mila euro, un prezzo che comprende tutto, ma proprio tutto quello che vedete nelle immagini.
L’unico allestimento ST-Line comprende tutto di serie, e dovrete scegliere solamente il colore.
Rispetto a rivali premium come Volkswagen Touareg R o BMW X5 40e il prezzo è molto concorrenziale, fino a 30 o 40 mila euro inferiore.
Lo diventa ancora di più se si prende in esame l’offerta di lancio Ford, che propone Explorer Plug-In a poco più di 67 mila euro.

Al primo sguardo, Ford Explorer Plug-In può sembrare un po’ un pesce fuor d’acqua, ed una scommessa da parte di Ford nel portarlo in Europa.
Conoscendolo e guidandolo però colpisce per la sua facilità e per un confort quasi impareggiato anche dai rivali più premium. Offre poi tanta potenza, tantissimo spazio e una bella dose di tecnologia, ad un prezzo tutto sommato concorrenziale.
Quest’auto è una vera e propria ammiraglia, con cui trasportare nel silenzio e nella comodità famiglia, cose e hobby personali.
Ford Explorer Plug-In è una vera e propria Halo Car, un’auto che mostra le potenzialità della Casa americana.
Chissà che la bontà di quest’auto non spinga più persone a scegliere Puma o Kuga, o a scegliere lei in prima battuta.
Se doveste farlo, sappiatelo, non rimarrete delusi.

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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