Come una fake news su X ha fatto oscillare il prezzo del Bitcoin

Un attacco hacker, una fake news e un post su X: è bastato questo a far impennare improvvisamente il valore dei Bitcoin. L’ennesimo evento che la dice lunga sull’estrema volatilità di quella che è considerata la regina delle criptovalute. 

Ma procediamo con ordine, ecco cos’è successo in queste ore.

La fake news sul Bitcoin: cos’è successo ieri?

Tutto è cominciato ieri, martedì 9 gennaio 2024, quando l’account X/Twitter della  Securities and exchange commission (Sec) – l’organo che supervisiona il mercato azionario statunitense – ha pubblicato un post decisamente sospetto. 

Il post conteneva un aggiornamento in merito allo stato normativo degli Etf su Bitcoin, un prodotto finanziario che, se approvato dalla Sec, permetterebbe di investire in Bitcoin come se fossero azioni ordinarie.  La pubblicazione, che conteneva anche un’immagine con una citazione falsa attribuita a Gary Gensler (Presidente della Sec), è stato successivamente rimosso, ed è stata la stessa Securities and exchange commission a chiarire l’incidente:

“La Sec ha rilevato un accesso e delle attività non autorizzate sull’account @SECGov da parte di un individuo ignoto per un breve lasso di tempo poco dopo le 16:00”, ha fatto sapere un portavoce della Sec a Wired. “L’accesso non autorizzato è stato bloccato. La Sec collaborerà con le autorità e con gli altri enti governativi per indagare sul fatto e stabilire le azioni più opportune sia per l’accesso non autorizzato che per eventuali altre violazioni correlate”.

L’impatto sul mercato delle criptovalute

La fake news ha causato un vero scossone nel mercato crypto, provocando una repentina impennata nel prezzo di Bitcoin (il cui valore è cresciuto del 2,5%, salendo 47.870 dollari). Valore che – all’annuncio che si trattava di una fake news – è poi sceso del 3,2% rispetto al valore iniziale.

L’oscillazione repentina, provocata da una notizia infondata, ha rimesso al centro il problema della volatilità del mercato crypto, soprattutto in circostanze di dubbia legalità come nel caso di un attacco hacker finalizzato a influenzare il mercato stesso.

Difatti, dopo la notizia della violazione dell’account, il senatore americano Bill Hagerty ha scritto su X che il Congresso americano “dovrebbe indagare sull’accaduto”.

X è un social sempre meno sicuro

Quanto accaduto ieri è la seconda grande violazione di un account X negli ultimi giorni. Il 3 gennaio, infatti, un hacker aveva violato l’account di Mandiant, una nota azienda di cybersicurezza di proprietà di Google. Il cybercriminale aveva cercato di sottrarre le criptovalute ai suoi followers pubblicando un link malevolo.

Nell’ultimo anno, i drastici tagli al personale di X da parte di Elon Musk hanno sollevato diverse preoccupazioni sulla sicurezza di una piattaforma usata spesso anche da personalità di spicco (oltre che da agenzie governative in tutto il mondo).

Già prima dell’acquisizione da parte di Musk, l’ex capo della sicurezza Peiter Zatko aveva denunciato i presunti problemi di sicurezza della piattaforma. Questi ha affermato che i dipendenti dell’ex Twitter avevano un accesso eccessivo alla piattaforma, senza alcun controllo. 

“Le persone ripongono troppa fiducia in un’entità che ha cessato di essere un’azienda seria”, ha detto Allison Nixon, responsabile della ricerca per la società di cybersicurezza Unit 221B (via Wired). “Se un governo vuole fare dichiarazioni affidabili, non può farlo su una piattaforma che ha un problema di violazioni mirate di account”.

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