fbpx
CulturaFeatured

Brexit: è fuga di aziende hi-tech dall’U.K.

Da Sony all'inglese Dyson, sono sempre di più le imprese che decidono di abbandonare Londra per il Vecchio Continente

La Brexit fa paura e a nulla potrebbe servire la votazione di questo mese per rimandare l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Le aziende lo hanno capito e, per questo motivo, stanno dirottando le proprie sedi verso il Vecchio Continente.

Le aziende dell’hi-tech spaventate dalla Brexit

Sony e Panasonic hanno già spostato le loro sedi oltremanica. Fiutando un possibile ostacolo negli affari, sono circa 1200 le aziende che hanno deciso di emigrare, specie di fronte una Brexit senza alcun accordo economico con l’U.E.

La meta prediletta, a discapito della cosmopolita Londra, è un’altra città altrettanto importante, Amsterdam. La città delle biciclette sta diventando uno dei nuovi centri finanziari europei. La giapponese Sony, ad esempio, è una delle aziende hi-tech che ha deciso di spostarsi nella capitale dei Paesi Bassi.

Anche il colosso tecnologico americano Salesforce ha deciso di abbandonare l’UK per l’Europa, ma, per motivi logistici ed economici, senza allontanarsi troppo dall’isola di Sua Maestà della Regina Elisabetta.

Probabilmente la nuova sede europea sorgerà a Dublino, capitale dell’Irlanda.

Effetto brexit: un’opportunità per l’U.E.

Per quanto in Gran Bretagna ci si stia disperando per la Brexit, capendo troppo tardi l’errore compiuto, in Europa gli umori sono decisamente differenti.

Vista più come un’opportunità che altro, è sicuramente un punto a favore delle città del continente ospitare le sedi di società importanti come Facebook e Cisco.

Ciò che stupisce è che anche aziende made in U.K. come la Dyson, abbiano deciso di espatriare, questa volta con meta Singapore.

L’incertezza che dà la Brexit è pericolosa. Neanche gli incentivi economici promessi per le aziende straniere sono stati capaci di far restare gli investitori. Questo perché Londra diventerebbe una sorta di paradiso fiscale, portando le tasse ad aumentare nei paesi di provenienza delle aziende straniere.

E questo è esattamente il discorso fatto dalla Sony. Una perdita economica per rimanere nell’affascinante Londra non porterebbe ad alcun beneficio per uno dei leader della tecnologia mondiale. Il gioco, insomma, non varrebbe la candela.

Un futuro nero?

Quel che è certo è che la Brexit preoccupa non solo gli investitori stranieri ma anche gli inglesi stessi. Più e più volte è stato tentato di rimandare quello che si presuppone essere l’inevitabile. Londra e altre città industriali inglesi hanno anche cercato di chiedere all’Unione Europea un accordo speciale che permettesse loro di rimanere all’interno dell’Unione, ma senza successo.

Le perdite che ci saranno sono impossibili da stimare. Quel che è certo è che la Gran Bretagna dovrà soppesare ogni step per il futuro, per arginare l’emorragia di aziende straniere che pian piano stanno abbandonando il suolo britannico. Quel che serve sono politiche economiche serie, specie in un mondo sempre più hi-tech, dove la presenza di un colosso tecnologico è sicuramente un punto a favore per la città ospitante.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
 
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
 
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Via
SonySalesforce

Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button