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Carlos Sainz, una storia familiare nel nome del… figlio

Intervista speciale a Carlos Sainz, Sr. e Jr., su F1, Rally e Dakar. Chi è il "Top Sainz" oggi?

Non è facile riuscire ad emergere nel mondo dei motori, soprattutto se il proprio sogno è quello di correre.
Che sia in pista, nei rally o in altre categorie, riuscire a diventare campioni è davvero complicato.
Riuscire a farlo e poi vedere il proprio figlio ripetere gli stessi passi è una cosa pressochè impossibile.
Questo è però quello che è successo alla “dinastia” Carlos Sainz.
Carlos Sainz Senior è uno dei piloti di rally più vincenti della storia di questo sport, mentre il figlio, Carlos Junior, è al suo quinto anno in F1, e si sta preparando al trasferimento in Ferrari per il 2021.

Come si vive in una famiglia così improntata al motorsport? Quali sono le speranze di uno e dell’altro per il futuro delle rispettive carriere?
L’azienda torinese Sparco, storica partner di Carlos Sainz Sr., ha intervistato entrambi in esclusiva. Vediamo cosa hanno raccontato nella loro intervista doppia!

Chi è Carlos Sainz Senior?

Cerchiamo prima di capire cos’hanno di speciale i Sainz.
Partiamo ovviamente da Carlos Sainz Sr.
Il pilota madrileno classe ’62 è una vera e propria leggenda dei rally.
Dal suo debutto nel 1987 fino al ritiro nel 2005 è riuscito a rimanere sempre al vertice delle classifiche e a mantenere un’incredibile costanza.

Carlos sainz Sr.

Sainz Sr. è infatti il pilota con più rally disputati della storia di questo sport, e capace di essere per 11 stagioni nei primi 3 posti del Campionato WRC, il Mondiale Rally.
“El Matador” non è solo stato in grado di mantenere un livello altissimo per molti anni, ma è stato anche capace di adattare il suo stile di guida a tantissime auto e costruttori diversi.
Al contrario di rivali più titolati, infatti, Sainz ha corso con costruttori come Ford, Subaru, Lancia e Citroen, passando dalla leggendaria Delta Integrale fino alle moderne WRC.

Carlos Sainz toyota

Il suo nome però si lega indissolubilmente con Toyota, costruttore con cui ha vinto i suoi due mondiali, nel 1990 e nel 1992, al volante della splendida Celica GT-Four.
Sfiorò la vittoria del mondiale anche nel 1998, al volante della nuovissima Toyota Corolla WRC.

Carlos Sainz Corolla

Arrivato all’ultima tappa in Gran Bretagna, il rivale Tommi Mäkinen andò a sbattere nelle fasi iniziali del rally.
A Sainz bastava mantenere la sua posizione per vincere il titolo, ma a soli 300 m dal traguardo finale la sua Corolla WRC decise che per lei era troppo. Motore rotto e sogni infranti.

Carlos-Sainz-Dakar

Dopo il ritiro dai rally nel 2005, Carlos Sainz Senior è rimasto uno dei rallisti più amati dai fan di tutto il mondo.
E non ha mica smesso di correre. Anzi, continua ancora oggi.
Dal 2006 infatti ha iniziato una brillante carriera nei rally raid, veri e propri “rally-maratone” con tappe lunghissime e terreni impossibili, con la Parigi-Dakar (oggi Rally Dakar) come punto più alto dello sport.
In questa disciplina il Matador è stato in grado di vincere 3 volte la Dakar: nel 2010 con Volkswagen , nel 2018 con Peugeot e nel 2020 con MINI.

… e invece chi è Carlos Sainz Jr.?

Da un padre così vincente e amato nel mondo dei rally, ci si aspetta che i figli abbiano seguito le sue orme.
Beh, si, ma non proprio nella stessa direzione.
Si perchè se il giovane Carlos Sr. ha provato la carriera in circuito e poi è subito passato ai rally, il passaggio non è mai avvenuto per il figlio, Carlos Sainz Jr.

Carlos Sainz toro rosso

Chili“, com’è soprannominato, infatti, ha sempre preferito la pista allo sterrato dei rally. 
Fin dagli inizi della sua carriera sui kart da piccolissimo ha sempre avuto il sogno di competere in Formula 1.
Piano piano, poi, entrato nella “famiglia Red Bull”, Carlos Jr. si è fatto strada nelle categorie minori fino ad arrivare alla Formula 1 nel 2015, debuttando con la Toro Rosso.

Carlos sainz e alonso

Dal 2015 al 2018 Carlos ha coronato il suo primo sogno, quello di correre contro il suo grande idolo Fernando Alonso, guidando per la Toro Rosso fino al 2017 e con Renault per le ultime 3 gare del 2017 e tutto il 2018.
La svolta della carriera del giovane Sainz è arrivata l’anno scorso.
Come nelle migliori delle sceneggiature, infatti, il giovane spagnolo ha sostituito il due volte Campione del Mondo , ed idolo del madrileno, Fernando Alonso in McLaren.

Carlos Sainz McLaren

Con la scuderia inglese è poi riuscito ad ottenere dei risultati incredibili, issandosi come “primo degli altri“, ovvero il miglior pilota fuori dalle 3 scuderie più forti (Mercedes, Ferrari e Red Bull).

Al Gran Premio del Brasile 2019, poi, è riuscito ad ottenere il suo primo podio, arrivando terzo (quarto in pista ma promosso al terzo posto dopo una penalità comminata a Lewis Hamilton) dopo una gara incredibile che lo ha visto partire 20esimo ed ultimo e condividere il podio con il suo ex compagno di squadra in Toro Rosso Verstappen e con un altro neofita del podio, il francese Pierre Gasly.

Dopo una stagione memorabile, qualche settimana fa è stato annunciato il suo passaggio in Ferrari dal 2021, dove farà coppia con il monegasco Charles Leclerc sulla monoposto di Maranello.

Carlos Sainz Jr.: “Ho deciso a 9 anni: volevo essere il nuovo spagnolo in F1”

Intervistati da Sparco, azienda italiana che accompagna la carriera di Carlos Sr. da oltre 20 anni e che è fornitore di tute, guanti ed abbigliamento da gara di McLaren da due decenni, i due Sainz si raccontano.

Carlos Sainz insieme

Alla domanda sul perchè non abbia seguito le orme dell’omonimo padre, il giovane Carlos ha detto di aver deciso relativamente presto.
“La mia passione per la Formula 1 è nata insieme a quella per le auto, avendo vissuto in mezzo ad esse sin da quando avevo due anni. A partire dai cinque anni ho iniziato a correre sui kart.”

“È però a nove anni, durante un Gran Premio, che mi sono innamorato definitivamente della Formula 1. A dieci anni ho deciso di voler uno dei migliori piloti spagnoli dopo Alonso e De La Rosa (all’epoca entrambi piloti di Formula 1)“.

Sainz Jr ha raccontato inoltre del periodo trascorso finora con McLaren.
Il 2019 è stato probabilmente l’anno migliore della mia carriera in Formula 1. Nonostante la forte responsabilità legata all’aver preso proprio il posto di Alonso, mi sono sentito subito a casa, grazie all’ambiente di lavoro positivo e al buon rapporto con Lando Norris.”

Carlos Sainz Sr.: “Corresse nei rally lo consiglierei di più, adesso sono il suo primo fan”

Sainz Sr invece afferma di essere molto orgoglioso del figlio, avendo scelto una strada difficile come quella della Formula 1.
Se avesse scelto il rally avrei potuto aiutarlo di più. Adesso provo ad aiutarlo quando posso, ma ormai è adulto e mi limito a essere un suo fan speciale: lo supporto e consiglio se ha dei dubbi”.

Carlos Sainz insieme 2

Il Matador, poi, ricorda con grande piacere i suoi grandissimi trascorsi nel mondiale Rally nella sua epoca d’oro.
“Ricordo con emozione e piacere le sfide con Miki Biasion, Didier Auriol, Juha Kankkunen e con il mio caro amico Colin McRae“.
Proprio all’italiano bicampione del Mondo con Lancia Delta Integrale, Sparco ha dedicato una linea di prodotti Heritage Martini Racing 2020, che fa il verso alla Delta Integrale con livrea Martini.
Ci sono molti prodotti molto interessanti, dai guanti da guida alla sedia da ufficio/gaming, passando da una esatta replica della tuta Martini Racing usata in quegli anni, e tutti questi prodotti sono acquistabili sul sito di Sparco.

Passando poi in rassegna le auto con cui ha corso, le sue preferite sono “la Subaru Impreza, le Ford Escort e Focus e soprattutto la “mia” Toyota Celica GT-Four, con cui ho vinto i miei due Mondiali”.

Carlos Sainz MINI

C’è spazio anche per parlare di Dakar, delle auto e delle gare, della preparazione e delle prove fisiche e tecniche necessarie. Sempre tenendo a mente che, anche con l’aiuto del copilota, quando si guida si è praticamente “ciechi”.
A differenza della Formula 1, in cui è fondamentale la precisione e conoscere alla perfezione il circuito, nel rally c’è più improvvisazione. Ma, conclude, “nonostante le differenze, la filosofia è la stessa”. 

“Un giorno contro alla Dakar? Adesso la F1, domani chissà…”

Nella loro intervista traspare un rapporto padre-figlio molto normale, caratterizzato dalla personalità di entrambi molto competitiva.
Anche se più passa il tempo e più diventa difficile tenere testa al figlio (“Sui circuiti è migliore lui”), ci sono ancora un paio di sport in cui Sainz Sr. riesce a batterlo, come il golf e lo squash (di cui il padre è stato campione).
“Non è per nulla facile avvicinarsi al suo livello a squash, figurarsi batterlo!” conclude il giovane spagnolo.

L’intervista si chiude con una domanda molto interessante, ovvero se ci fosse la possibilità di vedere una sfida padre-figlio alla Dakar.
Il neo-pilota Ferrari ha ovviamente dichiarato di essere concentrato prima sulla stagione 2020 con McLaren e poi al 2021 col Cavallino. Di fronte ad una possibile sfida nei prossimi anni contro il padre, però, Carlos Jr. non ha chiuso le porte. “Oggi sono concentrato e focalizzato sulla Formula 1, un domani però, chissà…“.

Da questa intervista doppia, traspare l’amore per il motorsport e il sostegno reciproco di due veri campioni.
Uniti da un’unica passione, sfruttata prendendo strade differenti, i due Sainz portano alto il loro nome e la bandiera spagnola da diversi anni.
Per chi fosse interessato a rivedere tutta l’intervista tenuta da Sparco ai due campioni madrileni, qui sotto potete trovarla integralmente.

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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