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Chobin, il principe stellare: l’unione fa la forza!

Un anime in cui si intrecciano fantascienza e realtà, regalando al pubblico un importante insegnamento

Chi negli anni ’80 ha seguito le avventure di Chobin, il principe stellare, ha definito questo anime ‘una favola moderna’. L’intenzione del mangaka Shōtarō Ishinomori, autore di questo anime, era probabilmente proprio quella di raccontare una storia fantascientifica diversa da quelle finora arrivate sul piccolo schermo. L’anime, infatti, assume i tratti di una fiaba dove i protagonisti, sia cattivi che buoni, hanno tratti simpatici, quasi comici.

Chobin, il principe stellare non è però soltanto un anime semplice, destinato ad un pubblico di bambini e ragazzi, ma una vera e propria avventura che si snoda attraverso 26 episodi. Tratti che faranno di questo prodotto un vero e proprio successo anche in fasce di spettatori solitamente non simpatizzati con la fantascienza animata nipponica.

Chobin, il principe stellare: la storia dell’anime

Atterraggio sulla Terra

Partiamo col dire che le fondamenta del tipico anime giapponese fantascientifico degli anni ’80 ci sono tutte: un protagonista che deve vedersela da solo contro malvagi invasori alieni; l’assenza dei genitori; la presenza di aiutanti dalle caratteristiche ben definite, quasi buffe. La storia di Chobin, il principe stellare parte proprio con l’atterraggio di questo piccolo e particolare essere alieno sulla Terra. Il suo aspetto è inusuale se lo paragoniamo agli alieni finora visti negli anime: Chobin è buffo, piccolo e non ha nulla di umanoide.

Si scoprirà che il suo aspetto è dovuto all’età: Chobin è una sorta di ‘larva’ che, crescendo, assumerà l’aspetto di un umano ma dotato di ali. Ecco perché sua madre, che l’anime mostra sin dal primissimo episodio, è così diversa da lui (sembra infatti un’umana).

Chi è Chobin?

Ma chi è Chobin e perché è atterrato sulla Terra? Questo buffo esserino proviene dalla Stella Stellare, astro che è stato invaso dal terribile Brunga e dai suoi soldati che mirano ad impossessarsene. È proprio Chobin, una volta arrivato sulla Terra, a spiegare che si è salvato grazie a suo padre. Questi si è sacrificato per salvare la moglie e il figlio, inviandoli sulla Terra attraverso due diverse navicelle spaziali. Ecco perché Chobin è da solo.

chobin nonno

Il piccolo principe vuole infatti ritrovare sua madre e, per farlo, chiede l’aiuto delle due persone che incontra appena arrivato sul nuovo pianeta: la piccola Rori e suo nonno, un appassionato di stelle.

Il piano del malvagio Brunga

Purtroppo suo padre non è riuscito a scacciare gli invasori. Ora Stella Stellare è sotto le grinfie di Brunga e i suoi ma l’astro non potrà mai essere davvero suo fino a quando Chobin sarà in vita. Il piccolo alieno è infatti l’erede di Stella Stellare ed è dotato di un particolare braccialetto dai poteri straordinari: il talismano Goccia di Stella.

È stata la madre di Chobin a donarglielo prima che si separassero ed è proprio a questo che Brunga mira. Il terribile nemico, che si nasconde dietro un manto oscuro e ali da pipistrello, vuole impossessarsi di questo grande potere. Solo attraverso il talismano potrà avere la sua chance di distruggere Chobin e diventare il re di Stella Stellare. Riuscirci, però, non sarà affatto semplice.

chobin nemico brunga

Il finale

Brunga invia i suoi scagnozzi sulla Terra nell’intento di catturare Chobin e impossessarsi del talismano ma il nostro eroe riesce sempre a cavarsela. Ad aiutarlo, d’altronde, oltre a Rori e suo nonno ci sono alcuni animali del bosco, con i quali riesce a comunicare proprio grazie al suo bracciale magico. Gli episodi procedono in questo modo fino alla parte finale, quando Brunga arriva sulla Terra col suo esercito. Il malvagio, che ha rapito la mamma di Chobin, ha deciso di sferrare un attacco finale e definitivo, attirandolo in trappola proprio sfruttando la sua prigioniera.

Chobin ci casca e così ha inizio lo scontro finale che si conclude con l’uccisione di Brunga. Chobin riesce così a ritrovare e riabbracciare tra le lacrime sua madre, le stesse che poi verserà salutando tutti i suoi amici terrestri e tornando sulla sua Stella Stellare.

chobin mamma

Chobin, il principe stellare: curiosità e considerazioni sull’anime

Un racconto di fantascienza ‘credibile’

Chobin, il principe stellare è un anime che, pur partendo da basi che ben conosciamo, si sviluppa in modo abbastanza inedito rispetto a quanto finora visto. Realtà e fantascienza in questo caso si legano in modo indissolubile, rendendo il prodotto speciale. Questo accade perché ogni aspetto dell’anime, anche quelli più fantasiosi, ha una sua accettabilità nella realtà. In parole povere, anche ciò che non è possibile nella realtà assume un aspetto credibile attraverso lo svolgimento della trama o delle spiegazioni che vengono date dal protagonista stesso.

Un esempio esplicativo è la capacità di Chobin di parlare con gli animali del bosco. Un aspetto del genere avrebbe dato all’anime una parvenza troppo fantasiosa, infantile, se non fosse stato per la spiegazione che ne dà il protagonista: lui può parlare con loro grazie al suo talismano magico. L’oggetto infatti rende possibile adattare il suo linguaggio a quello di qualsiasi altro essere vivente, rendendolo comprensibile. Esempi del genere permeano l’anime, rendendo le parti più fantasiose credibili nella realtà.

Un importante insegnamento

È chiaro sin dall’aspetto del protagonista che le avventure di Chobin, il principe stellare, rappresentino una bella fiaba ‘moderna’ destinata sicuramente ad un pubblico di bambini e ragazzi; eppure l’anime porta in scena valori talmente universali da essere adatta anche ad un pubblico adulto e, dunque, apprezzata ancora oggi a circa 30 anni dal suo arrivo nelle TV italiane. D’altronde il protagonista porta con se un grande insegnamento che è l’importanza e la forza dell’unione.

Chobin è un principe e, arrivato sulla Terra, palesa tutti i luoghi comuni del caso. Si mostra infatti dispettoso, dispotico, arrogante, pretendendo dai terresti appena incontrati riverenze e un certo tipo di atteggiamento nei suoi confronti. Stesso atteggiamento è mostrato nei confronti degli animali che incontra nel bosco. Questo lo rende in poco tempo malvisto.

Se inizialmente Chobin non dà peso all’inimicizia che si crea intorno, poco a poco comprenderà che da solo non potrà mai riuscire a ritrovare sua madre, per di più su un pianeta a lui sconosciuto. Dal singolare il nostro protagonista inizia a pensare al plurale e questo apre una porta a lui sconosciuta: quella della vera amicizia. È solo grazie all’unione, all’amicizia nata sulla Terra che Chobin realizza i suoi propositi, regalando al pubblico un dolce lieto fine.

La sigla di Chobin, il principe stellare

La sigla italiana di Chobin, il principe stellare è cantata da Il mago, la fata e la zucca bacata, incisa su dischi RCA. Il testo della canzone è stato scritto da Franco Migliacci e Mauro Goldsand.

Volete rivivere altre storie legate agli anime degli anni ’80? Siamo andati all’avventura con la piccola Memole, combattuto al fianco di Re Artù e riso insieme ai Predatori del tempo. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking; vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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