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I corrieri Amazon invitati a guidare oltre i limiti per rispettare le consegne

Alcuni autisti negli Stati Uniti riportano che le aziende partner di Amazon li invitano a disattivare il sistema per la sicurezza sulla strada

Le aziende a cui Amazon si affida per le consegne dei pacchi negli Stati Uniti starebbero incoraggiando i corrieri a guidare oltre i limiti. Per rispettare i tempi di consegna, le aziende chiedono agli autisti di disattivare l’app Mentor, che monitora la velocità e assegna agli autisti un punteggio per la guida sicura.

I corrieri Amazon invitati a guidare in maniera meno sicura

Esci da Mentor se non l’hai già fatto scrive una compagnia di consegne a Detroit, dopo cinque ore del suo turno da dieci. Ad Atlanta, un altro corriere riceve questo messaggio: “A partire da domani tutti devono collegarsi a Mentor per due ore e non di più, quindi assicuratevi che sia la prima cosa che fate al mattino.

Mentor è un’app sviluppata da eDriving per Amazon, che monitorare i corrieri di società esterne che consegnano pacchi per Amazon. Utilizzando i sensori nello smartphone, analizzano la velocità a cui viaggia l’autista, quando volte frena bruscamente. Controllano anche se sono distratti dallo smartphone alla guida. Il risultato di quest’analisi si riassume in un punteggio che indica quanto sia sicura la guida del corriere.

Ma Motherboard VICE (link in calce all’articolo) ha raccolto le testimonianze di corrieri di New York, del Texas, del Michigan e di autisti da tutti gli Stati Uniti che riportano che le aziende invitano a spegnere il controllo dell’app. Molte delle testimonianze riportano che il motivo principale è la necessità di andare più in fretta sulla strada. “Erano duri con gli autisti che non andavano veloci quanto volevano” spiega un ex-corriere, licenziatosi per le pressioni ricevute.

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La risposta di Amazon (e le critiche dei partner)

Rena Lunak, portavoce di Amazon, ha spiegato alla testata giornalistica americana che “Questo comportamento è inaccettabile e non rispetta gli standard di sicurezza che ci aspettiamo dai Delivery Service Partners. È anche fuorviante dire che questo comportamento sia necessaria: infatti oltre il 90% dei corrieri riesce a completare le consegne prima del tempo previsto seguendo le procedure di sicurezza”.

Una delle aziende di consegne che lavorano per Amazon a Seattle ha commentato per voce del proprietario: “Il problema qui è che Amazon non paga le aziende di consegne adeguatamente per quello che chiede di fare. Tutto è fatto su un budget limitato. Le aziende che chiedono agli autisti di spegnere le app lo fanno per ottenere un risultato perfetto. Secondo me, non è etico”.

Gli autisti che lavorano per i partner di Amazon devono consegnare circa 400 pacchi al giorno in turni da 10 ore. Il sistema di bonus va in base al numero di consegne fatte ma anche del punteggio dell’app Mentor. Quindi le aziende chiedono ai corrieri di guidare nei limiti per un paio di ore, per alzare il punteggio di sicurezza. E poi di spegnere l’app e correre per recuperare.

Amazon e i partner per le consegne si additano a vicenda per la responsabilità di questo sistema che sta creando molti problemi: potete trovare nell’articolo di Motherboard VICE molte testimonianze a riguardo. Ma quello che è certo è che chi subisce la situazione sono i corrieri, che sono più stressati e meno sicuri.

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Source
VICE

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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