fbpx
HotTech

SpaceX di Elon Musk sta costruendo satelliti spia per gli Stati Uniti

Lo dice Reuters

Proprio no, Elon Musk non riesce a stare più di un paio di giorni senza far parlare di sé.

Di solito è lui stesso, attraverso dichiarazioni reboanti, ad attirare l’attenzione dei media mondiali sulla propria persona. Ultima in ordine di tempo, la diatriba con Sam Altman di OpenAI. Dapprim, è stato Musk a denunciare l’azienda di ChatGPT, colpevole a suo dire di aver abbandonato la prospettiva open source e un po’ libertaria degli esordi, a favore di un’ottica puramente imprenditoriale. Puntualissima e secca è arrivata la risposta dei vertici di OpenAI. Che in un post ha pubblicato diverse mail in cui Musk, quando era nel board dell’azienda, appare non solo a conoscenza del cambio di rotta dell’azienda, ma pure lieto di avallarlo.

Nelle scorse ore non è stato un post su X dell’imprenditore di origine sudafricana a scatenare la stampa, ma un’indiscrezione di Reuters. Secondo cui SpaceX di Elon Musk starebbe costruendo satelliti spia per gli Stati Uniti.

elon musk spacex

Elon Musk e i satelliti spia

La clamorosa notizia è stata pubblicata in esclusiva da Reuters nella giornata di sabato 16 marzo.

Già il titolo dell’articolo è eloquente: “SpaceX di Elon Musk sta costruendo una rete satellitare spia per l’agenzia di intelligence statunitense.”

Dunque l’azienda aerospaziale di Musk starebbe approntando una rete di centinaia di satelliti spia, secondo un contratto del valore di 1,8 miliardi di dollari stipulato con un’agenzia di intelligence statunitense. Questo è quanto riferito da cinque fonti che sono a conoscenza del programma.

Degli 1,8 miliardi di dollari di impegno economico da parte di un’intelligence per rafforzare la difesa aveva già parlato il Wall Street Journal nel mese di febbraio.

Starshield e la NRO

Più precisamente, a lavorare ai satelliti spia di Elon Musk sarebbe Starshield, che potremmo definire come la variante per uso militare di Starlink, nata invece con l’obiettivo di creare l’accesso a Internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza, a uso commerciale.

Il contratto per la costruzione dei satelliti spia sarebbe dunque stato siglato nel 2021 dall’unità di SpaceX Starshield con la NRO, la National Reconnaissance Office. Cioè l’agenzia della Difesa Usa preposta proprio alla costruzione e gestione dei satelliti spia.

Alla NRO lavorano figure professionali della Us Space Force e della Cia, che forniscono immagini satellitari al Pentagono e alle altre agenzie di intelligence statunitensi.

La NRO non ha commentato l’indiscrezione di Reuters. Ma in una nota ha confermato in modo generico di essere al lavoro per “sviluppare un sofisticato sistema satellitare”. E di avere collaborazioni “con altre agenzie governative, aziende, istituti di ricerca e nazioni.”

Sempre secondo Reuters, sui satelliti spia forniti da Starshield di Elon Musk ci saranno sensori di un’altra azienda non meglio specificata.

Verso una sorveglianza globale

I piani dimostrano l’investimento del Pentagono in sistemi di satelliti in orbita terrestre bassa per supportare le forze di terra.

Vero è che qui siamo nell’ambito militare e non civile, ma colpisce la notizia di una rete di satelliti spia che Elon Musk starebbe costruendo per gli Usa, a pochi giorni dall’ok del Parlamento europeo all’AI Act, che regolamenta l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Europa. E con essa i sistemi di pubblica sorveglianza.

La costellazione di satelliti spia sarà infatti in grado di offrire “la copertura più persistente, pervasiva e rapida delle attività sulla Terra.”

Le fonti sostengono che “il programma farà progredire in modo significativo la capacità del governo e delle forze armate statunitensi di individuare rapidamente potenziali obiettivi in qualsiasi punto del globo.”

E una delle cinque fonti sentite da Reuters ha addirittura commentato: “Nessuno potrà sfuggirle”.

Offerta
Elon Musk. (Italiano)
  • Isaacson, Walter (Autore)

Starlink e le tensioni con il governo Biden

Nei paragrafi conclusivi della nota, dopo aver parlato dei rapporti commerciali tra il Pentagono e SpaceX, Reuters ricorda gli attriti fra Musk e l’amministrazione Biden causati da Starlink.

In sintesi, poco dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, Musk aveva messo a disposizione del Paese la sua tecnologia di Internet satellitare.

Le prime polemiche erano sorte perché il servizio sarebbe stato utilizzato anche per scopi militari offensivi. Ma a parte questo, Reuters spiega che “l’autorità su Starlink in una zona di guerra da parte di Musk, e non dell’esercito americano, ha creato tensione tra lui e il governo degli Stati Uniti.”

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button