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Elon Musk ha chiesto in un sondaggio se deve dimettersi da CEO di Twitter

Il miliardario valuta le proprie dimissioni, forse anche per via del valore perso da Tesla in Borsa

Dopo le controversie sui ban unilaterali degli ultimi giorni, Musk ha chiesto scusa agli utenti di Twitter e promesso che tutti i cambiamenti importanti della piattaforma saranno prima messi ai voti. E la prima decisione da prendere tramite sondaggio riguarda proprio la possibilità di chiedere le dimissioni di Elon Musk da CEO di Twitter. E per il momento, sembra stia vincendo chi vuole che il proprietario della piattaforma rinunci a essere “Chief Twit“.

Elon Musk pronto a dare le dimissioni da CEO di Twitter, se così decide il sondaggio

Già prima di acquistare la società, Elon Musk aveva assicurato (anche in tribunale) che non sarebbe rimasto a lungo CEO di Twitter. La carica voleva risultare temporanea, idealmente per rendere velocemente più competitiva la piattaforma e poi trovare un CEO che seguisse il percorso virtuoso da lui iniziato. Le cose tuttavia non sono andate proprio così, e gli eventi degl ultimi giorni sembrano aver accelerato le cose.

Musk ha da subito licenziato poco meno dei tre quarti della compagnia, passata da 7.500 a circa 2.000 dipendenti. Ha ridotto la moderazione e lanciato una nuova versione dell’abbonamento Twitter Blue, che mettendo il badge blu in vendita a creato moltissimi problemi: questo ha portato diversi inserzionisti a lasciare Twitter.

elon musk twitter licenzia

Lo scandalo degli ultimi giorni però ha scontentato diversi utenti Twitter, tra cui anche i sostenitori di Musk. Il miliardario ha dapprima bannato l’account @ElonJet, che posta la posizione del suo aereo privato, dopo aver cambiato le policy per rendere questa pratica illegale su Twitter. Poi ha sospeso l’account dei giornalisti che avevano linkato questa risorsa, in una mossa contestata: quando ha chiesto in un sondaggio se avrebbe dovuto riammetterli, la risposta “Subito” ha vinto in due poll consecutivi.

Le scuse, le dimissioni, le razionalizzazioni

Dopo questa vicenda, in cui Musk ha dovuto scontrarsi con un’opinione popolare contraria alla sua, il miliardario ha promesso di cambiare strategia. Twitta: “D’ora in avanti, ci sarà un voto per ogni importante cambio di policy“.

Il primo sondaggio recita “Dovrei dimettermi da capo di Twitter? Rispetterò qualsiasi risultato di questo sondaggio”. Al momento della stesura di quest’aricolo, il sì sembra vincere con il 56% su oltre 15 milioni di voti. Visto il gran numero di utenti Twitter, potrebbe cambiare: si chiuderà nelle prossime due ore.

elon musk caos twitter

Dopo questo post, sembra che Elon Musk abbia iniziato a razionalizzare le sue dimissioni da Twitter con qualche ora in anticipo. Ha scritto: “Come dice l’adagio, stai attento a quello che desideri, perché potresti ottenerlo”. E ha assunto toni messianici scrivendo Quelli che vogliono il potere sono quelli che lo meritano di meno“.

Lo spettro di Tesla

Ma nessuna razionalizzazione di questa decisione sembrerebbe più importante del valore delle azioni di Tesla. Musk, che ha di recente venduto 3,4 miliardi di azioni della società, ha visto l’altra società di cui è CEO (e dal cui valore dipende gran parte della sua fortuna) perdere il 50% del proprio valore nell’arco di un anno. Tanto che Musk non è più l’uomo più ricco al mondo, sostituito al vertice da Bernard Arnault.

E sembra che il tempo che Musk spende a gestire Twitter stia spazientendo gli investitori di Tesla. Come riporta Reuters, il terzo investitore individuale di Tesla, KoGuan Leo, ha twittato “Elon ha abbandonato esla e Tesla non ha un CEO al lavoro” e più recentemente Spero che Elon trovi velocemente un nuovo CEO di Twitter”.

Quindi sembra che sia gli utenti Twitter che gli investitori di Tesla vogliono che Musk esca dagli uffici di Twitter e lasci a un’altra persona la gestione del social. Resta da valutare se Musk riuscirà a stare lontano dalla sua ultima acquisizione, che non solo gestisce ma che usa anche moltissimo. Lo sapremo presto (il sondaggio scade fra due ore), e vi terremo aggiornati.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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