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Videogiochi

Razer Nari Ultimate for Xbox One, tuffarsi nelle avventure virtuali

Le abbiamo provate in prima persona alla Gamescom di Colonia e vogliamo raccontarvele

Se in passato erano uno strumento utilizzato solo dai giocatori più appassionati, negli ultimi anni le cuffie sono diventate uno strumento fondamentale dell’esperienza gaming. Opere videoludiche sempre più complesse hanno iniziato a richiedere un’immersione completa nel mondo di gioco. Questo, insieme alla diffusione dell’online e la necessità quindi di comunicare con i propri compagni di squadra, ha reso le cuffie una parte indispensabile di qualsiasi set-up gaming. Lo sa bene Razer, azienda leader nel settore delle periferiche per i videogiocatori, che lancia in queste ore il suo modello Nari Ultimate for Xbox One.

Razer Nari Ultimate for Xbox One, immersione totale

Questo modello nasce originariamente come un headset wireless dedicato ai videogiocatori su PC. Nonostante fossero molto apprezzate da utenti di ogni tipo, non si potevano tuttavia utilizzare pienamente anche su Xbox One. Pur restando comunque disponibili tutte le funzionalità offerte da queste cuffie, era necessario connetterle alla console tramite un cavo jack 3,5 mm. Ora questa necessità è superata.

Come si può infatti intuire dal nome, le Razer Nari Ultimate for Xbox One nascono già con la console di casa Microsoft in mente. Si tratta del primo headset con immersione tattile concepito per questo dispositivo. Sarà quindi possibile godersi la qualità del prodotto che già è stato apprezzato su PC anche su Xbox One senza necessità di cavi e con un’ottimizzazione migliorata.

Una delle caratteristiche chiave di queste cuffie è infatti il Razer HyperSense. Grazie alla tecnologia sviluppata da Lofelt, è possibile convertire i suoni in un segnale da inviare al controller, che reagirà tramite la funzione di vibrazione. I giocatori quindi potranno sentire quello che avviene nell’ambiente di gioco anche tramite le proprie mani, trovandosi ancora più immersi nelle proprie avventure virtuali.

Ovviamente a questo si accompagna una qualità audio eccezionale. La presenza dell’audio spaziale THX crea una immaginaria sfera a 360° intorno al giocatore, trasmettendo i vari rumori dal giusto punto. La sensazione sarà quindi di percepire i suoni come se avvenissero nella nostra realtà, aiutando l’utente a capire (ad esempio) esattamente da dove e da quanto lontano lo stanno attaccando.

La qualità dei materiali delle Razer Nari Ultimate for Xbox One le rende estremamente comode e adatte a ogni taglia. L’ideale per lanciarsi anche in lunghissime sessioni di gioco, senza sentirne il peso.

La nostra prova alla Gamescom di Colonia

Come anticipato dal sottotitolo di questo articolo, abbiamo avuto la possibilità di scoprire in prima persona le Razer Nari Ultimate for Xbox One. Durante la presentazione alla Gamescom di Colonia, abbiamo potuto provarle, lanciandoci in una partita di Doom. E le ottime premesse non sono state assolutamente disattese.

La comodità di questo modello è eccezionale: una volta indossate, senza bisogno di particolari aggiustamenti, le sentiremo praticamente sparire. Pur restando assolutamente stabili, sembra davvero di non sentirle, lasciandoci comunque la possibilità di sentire i rumori esterni per qualsiasi evenienza.

Anche dal punto di vista dell’HyperSense, questo headset mantiene le proprie promesse. La vibrazione del controller in sincronia perfetta con i rumori ambientali può sembrare un dettaglio minore, ma aumenta la tensione in maniera davvero eccezionale. In combo con l’audio spaziale THX ci sentiremo davvero al centro dell’azione. Un’ottima scelta per tutti i videogiocatori Xbox One, che vogliono un’esperienza di gaming di livello superiore.

L’headset Razer Nari Ultimate for Xbox One è disponibile dal 26 settembre. Per maggiori informazioni, vi rimandiamo al sito ufficiale dell’azienda.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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